mercoledì 7 novembre 2012

Ultimi giorni d'attessa e qualche conferma per la VII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma

Conto alla rovescia all’inizio del Festival Internazionale del Film di Roma. Infatti apre i battenti venerdì 9 novembre 2012 per una otto giorni ricca di proposte e qualche sorpresa. Nel frattempo è arrivata qualche conferma o è stato svelato qualche nome in arrivo. Tra le presenze già confermate, approderanno dagli Stati Uniti, dal Canada e dall’Australia: Sylvester Stallone, Adrien Brody, Jude Law, Bill Murray, James Franco, Stephen Dorff, Matthew Modine, Katheryn Winnick, Henry Hopper, F. Murray Abraham, Mary Farley, Willy Vlautin e i giovanissimi attori rivelazione Adam Mediano e la tarantiniana Tina Rodriguez.

Dall’Europa, il Festival ospiterà le inglesi Charlotte Rampling, Rebecca Night, Melia Kreiling e il connazionale, Julian Sands; le star francesi Romain Duris, Déborah François, Anna Mouglalis, Clara Ponsot, Valérie Donzelli, Valérie Lemercier, Jean-Marc Barr, Jérémie Elkaïm, Lou Doillon; gli spagnoli Leonor Watling, Marisa Paredes, Cayetana Guillen Cuervo, Eduard Fernandez; l’attore tedesco Sebastian Koch e quelli olandesi Lotte Verbeek e Johan Leysen; i russi Aleksei Guskov, Egor Beroev e l’affascinante Anastasia Mikulchina; l’attrice polacca, cara a David Lynch, Karolina Gruszka, con Sambor Czarnota, Borys Szyc e Magdalena Boczarska. Tra gli attori e le attrici dall'Asia calcheranno il red carpet i popolarissimi attori cinesi Fan Bingbing, Donnie Yen, Alec Su Youpeng, Xu Fan, Feng Xiaogang, Li Xiaoran, Zhao Tao, Zhang Guoli, i talent giapponesi Ito Hideaki e Mizuno Erina, la diva iraniana Leyla Hatami e l’attrice-cantante indiana Rii Sen. Il Festival Internazionale del Film di Roma (9 - 17 novembre 2012) dedica il red carpet della settima edizione agli scenografi che hanno fatto grande Cinecittà. Sul tappeto rosso dell'Auditorium Parco della Musica saranno esposte cinque sculture di vetroresina e legno (di oltre tre metri di altezza) selezionate tra gli elementi scenografici dei film che meglio raccontano Cinecittà dalla "Hollywood sul Tevere" a oggi: verranno ordinate, in sequenza cronologica, la "Divinità Egiziana" dal film “Cleopatra” (1963) di Joseph L. Mankiewicz (scenografia di John F. De Cuir), il bassorilievo ‘Drago Cinese’ che appare in “Delitto al ristorante cinese” (1981) di Bruno Corbucci (scenografia di Marco Dentici), la ‘Poltrona mano’ di “Codice privato” (1988) di Francesco Maselli (scenografia di Marco Dentici), la ‘Statua di divinità greco-romana’ de “Il gladiatore” (1999) di Ridley Scott (scenografia di Arthur Max) e il ‘Buddha ridente’ di “Gangs of New York” (2002) di Martin Scorsese (scenografia de premi Oscar, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo). Tutte le opere sono state realizzate dalla Cinears, la storica società che ha i suoi laboratori all'interno di Cinecittà Studios. Lo speciale allestimento per il red carpet del Festival sarà realizzato dagli Studios in collaborazione con Adriano De Angelis che per l’occasione ha restaurato e prestato le opere. Inoltre sarà Claudia Pandolfi a fare gli onori di casa nelle serate di apertura e di chiusura della VII edizione del Festival. L’attrice romana darà il segnale di inizio della manifestazione e presenterà la giuria, prima della proiezione di “Voidanii morja” (Aspettando il mare), il kolossal di Bakhtiar Khudojnazarov che sarà presentato nel Galà Fuori Concorso in prima mondiale la sera del 9 novembre. La madrina Pandolfi condurrà anche la serata di premiazione del Festival, alla quale seguirà il film di chiusura, “Una pistola en cada mano” del regista e sceneggiatore catalano Cesc Gay, Fuori Concorso, in prima mondiale. Saranno, invece, Walter Hill, Paul Verhoeven, James Franco e Douglas Gordon i protagonisti degli incontri col pubblico nel corso della kermesse. Un’occasione unica che il Festival dedica ancora una volta a tutti gli appassionati di cinema: ad un prezzo popolare, sarà possibile vedere da vicino autori e attori, ascoltare le loro testimonianze e rivolgere loro domande, curiosità, riflessioni. Il primo incontro si terrà sabato 10 novembre alle ore 16.30 e vedrà salire sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Paul Verhoeven, il regista che fra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta ha firmato pellicole di straordinario successo – e già in corso di remake – come “RoboCop” (1987), “Atto di forza” (1990) e “Basic Instinct” (1992). L’incontro si svolgerà in occasione della proiezione di “Steekspel /Tricked”, l’ultimo lavoro del cineasta olandese, un visionario film partecipato nel quale Verhoeven ha coinvolto i suoi fan: attraverso i social network, infatti, il pubblico ha determinato lo sviluppo della storia e contribuito alla scrittura dei dialoghi. Nel corso della serata, l’autore di “Black Book” presenterà inoltre il suo documentario “Paul’s Experience”. L’incontro sarà condotto da Giona Nazzaro e Mario Sesti. Il secondo incontro con il pubblico, in programma giovedì 15 novembre (alle ore 17, sempre in Sala Petrassi), vedrà protagonista il regista, sceneggiatore e produttore
Walter Hill, uno dei cineasti statunitensi più apprezzati e versatili, regista di cult-movie come “Il guerrieri della notte”, “48 ore” e “Strade di fuoco”, produttore di “Alien” di Ridley Scott e dei due sequel. Per il suo cinema lontano dagli schemi, nel corso del Festival il regista riceverà anche il ‘Maverick Director Award’ e mostrerà, in prima mondiale, il suo nuovo film, “Bullet to the Head” con Sylvester Stallone. L’incontro sarà sempre condotto da Nazzaro e Sesti. James Franco e Douglas Gordon incontreranno il pubblico venerdì 16 novembre (ore 17, Teatro Studio) in un inedito colloquio su “Arti visive, arte cinematografica… e cinema”, che vedrà di fronte due personaggi molto diversi: da una parte, James Franco, uno degli attori più apprezzati della nuova generazione, premiato con il Golden Globe per “127 ore”, divenuto famoso per il suo ruolo nella trilogia di “Souder-Man” di Sam Raimi e per la sua interpretazione in “Milk” di Gus Van Sant; dall’altra Douglas Gordon uno dei più importanti artisti visivi del mondo, premiato a soli trent’anni con il Turner Prize, in grado di lavorare a suo agio e produrre capolavori su media profondamente diversi come video installazioni, film, fotografie, oggetti e testi. L’incontro sarà condotto da Alessandra Mammì. Il biglietto per ogni incontro avrà un prezzo speciale di sette euro. Agli incontri potranno partecipare gratuitamente tutti gli accreditati (stampa, professionisti, culturali). Il direttore artistico del Festival, Marco Müller, ha annunciato inoltre i componenti della giuria che assegnerà i premi ai film in concorso nella settima edizione: accanto al presidente Jeff Nichols (Stati Uniti), il regista e sceneggiatore di “Shotgun Stories”, “Take Shelter” e “Mud”, troviamo il regista e produttore russo di origine kazaka Timur Bekmambetov, l’attrice italiana Valentina Cervi, il critico cinematografico e direttore di festival statunitense Chris Fujiwara, l’attrice iraniana Leila Hatami, il regista australiano P.J. Hogan e lo scrittore e regista argentino Edgardo Cozarinsky. La giuria attribuirà il Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film, il Premio per la migliore regia, il Premio Speciale della giuria, il Premio per la migliore interpretazione maschile, il Premio per la migliore interpretazione femminile, il Premio a un giovane attore o attrice emergente, il Premio per il migliore contributo tecnico, il Premio per la migliore sceneggiatura. Al programma del Festival si sono aggiunti due nuovi titoli Fuori Concorso, un vero e proprio ‘pomeriggio per famiglie’ pensato per l’ultimo giorno del Festival, sabato 17 novembre: i due film sono “Black Star” di Francesco Castellani e “Tom le Cancre” di Manuel Pradal. Il primo, ambientato a Roma, è la storia emozionante della squadra di calcio di rifugiati "Liberi Nantes Football Club", mentre il secondo è una sorta di Peter Pan moderno, uno spaccato poetico e visionario del momento in cui un gruppo di ragazzi varca la soglia che separa l'infanzia dall'adolescenza. Müller ha annunciato, inoltre, il primo dei due film-sorpresa che andranno a completare il Concorso della settima edizione: si tratta di “1942” (Back to 1942) di Feng Xiaogang, che verrà presentato a Roma in prima mondiale. Il film è di uno dei registi più popolari e amati in patria, regista di commedie, melodrammi e film d’azione di enorme successo (è stato il primo cineasta cinese ad aver superato il miliardo di yuan, oltre 146 milioni di dollari al box office nazionale), vede fra i protagonisti, accanto ad un cast cinese all-stars, due divi di Hollywood, i premi Oscar Adrien Brody e Tim Robbins. Nel film i due attori interpretano rispettivamente un giornalista americano e un prete cattolico, durante la guerra contro il Giappone. Infine è stata annunciata “Vedo Doppio”, la nuova promozione per il pubblico. Da quest’anno infatti il Festival offre una nuova opportunità: acquistando un film in prima mondiale sarà possibile vedere anche quello successivo. La promozione riguarda i film proiettati ogni sera presso la Salacinema Lotto: il prezzo complessivo è di 18 euro.