mercoledì 29 giugno 2016

A Bari, dal 29 giugno al 3 luglio, la XIII edizione degli Italian Screenings organizzati da Istituto Luce - Cinecittà: 130 operatori da 30 paesi per 20 anteprime mondiali

A Bari, da oggi 29 giugno al 3 luglio, si tiene la XIII edizione degli Italian Screenings organizzati da Istituto Luce Cinecittà, che vedrà manager e buyers internazionali animare uno degli appuntamenti più importanti per gli addetti ai lavori del cinema italiano. Gli Italian Screenings, infatti, sono l’unico mercato annuale interamente dedicato alle produzioni italiane e, mai come in questa edizione, i numeri parlano da soli: 130 operatori, 30 Paesi rappresentati, 20 film in anteprima mondiale, oltre alle anteprime internazionali, 60 proiezioni. Numeri in aumento rispetto agli anni precedenti, a conferma del prestigio crescente dell’appuntamento, l’iniziativa è diventata la vetrina di maggior successo per l’internazionalizzazione del cinema italiano. La scelta di Bari come luogo dove creare l’incontro tra i film italiani, i potenziali distributori e i possibili coproduttori si motiva come una risposta coerente al lavoro fatto da Regione Puglia e Apulia Film Commission, in questi anni, per creare, all’interno della regione, un sistema che supporti e coordini l’intera filiera cinematografica, dall’ideazione alla distribuzione, passando per scrittura, produzione e promozione. Un esempio virtuoso divenuto fonte di ispirazione per altri settori economici, anche a livello nazionale. “Siamo onorati di ospitare a Bari per il secondo anno consecutivo gli Italian Screenings - commenta l’assessore alle Culture Silvio Maselli - e siamo grati a Istituto Luce Cinecittà che ha confermato la scelta del capoluogo pugliese per un appuntamento attesissimo dagli addetti ai lavori del cinema di tutto il mondo. Appuntamenti come questi rappresentano per Bari la conferma di essere città perfetta per accogliere i business meeting e ci danno fiducia per raggiungere sempre più ambiziosi traguardi”. La tredicesima edizione degli Italian Screenings, in programma presso il Multicinema Galleria, sarà presentata nel corso di un incontro con la stampa fissato per domani, giovedì 30 giugno, alle 10.30.

lunedì 27 giugno 2016

Una 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro più ricca e giovane che mai. Le retrospettive e un Focus sugli sguardi e sul 'Porno al femminile'

Ritorna più ricca di proposte che mai la 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, stavolta in una panoramica cinematografica di otto giorni - dal 2 la 9 luglio anziché negli ultimi giorni di giugno come nelle precedenti edizioni - tra passato, presente e futuro. Diretta da Pedro Armocida (ri)parte, ovviamente, nel segno del “nuovo cinema”, in un variegato viaggio che porterà il pubblico a seguire una manifestazione chiara nella programmazione e con una precisa messa a

fuoco nel mostrare ‘luci e ombre’ di cinema, eterogenei ma sempre interrogativi e pieni di senso. Apertura ufficiale sabato 2 in Piazza con “Saint Amour” di Benoit Delépine e Gustave Kervern, presentato fuori concorso alla Berlinale 2016, che segna una svolta nella produzione artistica del duo registico che mette al centro dell’opera l’esplorazione dei sentimenti umani attraverso un rapporto tra padre e figlio. Chiusura con un'altra commedia, “About Love” della regista russa Anna Melikyan, premiata nel 2008 al Sundance Film Festival.
Niente più proiezioni al mattino, riservati da quest’anno esclusivamente agli incontri con gli autori, le tavole rotonde e i dibattiti (Centro Arti Visive Pescheria); al pomeriggio e alla sera le solite proiezioni (sala Grande e sala Pasolini del Teatro Sperimentale e Cinema in Piazza); a mezzanotte la novità della sonorizzazione dei capolavori del cinema (Palazzo Gradari). Con lo sguardo sempre più rivolto agli studenti che, da tutta Italia e sempre più numerosi, affollano i luoghi del festival, la Mostra si conferma luogo privilegiato di formazione dei futuri
spettatori, che comporranno la giuria, presieduta da Roberto Andò, che sceglierà il film vincitore del Premio Lino Miccichè del Concorso. Agli stessi giovani sono dedicate le due selezioni che più guardano al futuro del cinema, il Concorso (con i film che meglio incarnano l’idea di nuovo cinema, lontano anche dai classici stilemi tipicamente ‘da festival’) e la nuova Satellite - Visioni per il cinema futuro (che punta a quella produzione extraindustriale a low-budget) insieme a due omaggi retrospettivi, all’ormai mitico “Rocky” di John G. Avildsen, in occasione del quarantesimo
anniversario dell’uscita americana (il film che lanciò Silvester Stallone verrà proiettato in piazza venerdì 1 luglio come evento di pre-apertura durante la Notte Rosa della Riviera Adriatica) e il capolavoro “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, regista scomparso lo scorso gennaio a cui la Mostra aveva dedicato l’Evento Speciale nel 2002.
Ecco i film - tra opere prime e seconde - del concorso, selezionati da Armocida con Paola Cassano, Cecilia Ermini, Anthony Ettorre e Michela Greco: “Les Ogres” di Léa Fehner (Francia), ritratto corale di una grande compagnia di teatranti; “Akounak Tedalat Taha Tazoughai - Rain the Color Blue
with a Little Red in It” di Christopher Kirkley (Nigeria), dallo sguardo etnologico; “Kaili Blues” di Bi Gan (Cina), viaggio nella recondita provincia cinese (Miglior Regia al Festival di Locarno - Cineasti del presente; “David” di Jan Tesitel (Repubblica Ceca) ), il percorso interiore di un giovane affetto da disturbi psichici; “The Ocean of Helena Lee” di Jim Akin (Usa), viaggio on the road (e interiore) di un’adolescente; politica e sociale sono il tema degli ultimi film “Where I
Grow Old” di Marilia Rocha (Brasile), nei ritratti femminili dal punto di vista di due portoghesi nel Brasile di oggi; sia in“In the Last Days of the City” di Tamer El Said (Egitto), il disperato tentativo di ‘normalità’ in un paese sconvolto dalla ‘Primavera araba’. E, infine, “Per un figlio” di Suranga Deshapriya Katugampala, immigrato di prima generazione dello Sri Lanka, cittadino italiano, che rappresenta l’Italia in concorso. Le difficoltà e i conflitti culturali di una
piccola comunità relegata ai margini della società che lotta per la sopravvivenza. Certamente, non mancano le interessanti retrospettive, in primo luogo ‘Romanzo popolare’ – a cui è dedicato il consueto volume omonimo. ‘Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano negli anni Duemila’ a cura di Pedro Armocida e Laura Buffoni (edito da Marsilio) e la tavola rotonda – che, attraverso coppie o tris di film, tra passato e presente, affrontano tematiche che spaziano dal lavoro alla politica, con linguaggi e cifre stilistiche distinti.
Sul grande schermo si confrontano: il mondo del lavoro in “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì (2008) e “I compagni” di Mario Monicelli (1963); il cosiddetto ‘film politico’ da “Todo modo” di Elio Petri (1976) a “Viva la libertà” di Roberto Andò (2013); la commedia giovanilistica di ambiente studentesco con “Terza liceo” di Luciano Emmer (1954) e “Come te nessuno mai” di Gabriele Muccino (1999); l’evoluzione del noir, dal poliziottesco “Milano calibro 9” di Fernando Di Leo (1972) agli odierni ‘senza un solo poliziotto’ di “Suburra” di Stefano Sollima (2015) e “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari (2008); il romanzo storico da “Senso” di Luchino Visconti (1954) a “Noi credevamo” di Mario Martone (2010) e “Il resto di niente” di Antonietta de Lillo (2004).
Significative anche le altre retrospettive, una dedicata al regista algerino Tariq Teguia, la cui arte ha come punto di riferimento quella di Jean-Luc Godard, l’altra al ‘Critofilm’ - termine che definisce i film sul cinema -, ormai divenuto un vero e proprio genere cinematografico, ufficializzato con la vittoria di “Novo film” di Eryk Rocha (figlio di Rocha) come Miglior documentario all’ultimo Festival di Cannes – a cura di Adriano Aprà che ha dedicato per l’occasione al Critofilm anche il primo ebook multimediale della Mostra.
“E’ stato un lungo e appassionante lavoro – confessa Aprà -, con cui ho scoperto un campo immenso, tramite i 2.800 titoli selezionati e quaranta interviste, e un nuovo modo di fare critica”. Un ruolo importante quello dell’animazione italiana, sia per la sezione ‘Corti in Mostra - Animatori italiani oggi’ a cura di Pierpaolo Loffreda, che comprende una selezione tra i migliori cortometraggi di animazione italiana, sia per il manifesto e la sigla firmati da Virgilio
Villoresi, tra gli autori più prestigiosi del genere. Immancabile, la sezione, ormai appuntamento fisso, ‘Sguardi femminili’ a cura di Giulia Marcucci, dedicata alle nuove tendenze del cinema russo contemporaneo delle donne. Completano il programma del festival: l’evento dedicato a ‘Le ragazze del porno’, all’interno del quale verrà proiettato l’ultimo cortometraggio di Monica Stambrini, “Queen Kong”, sessualmente esplicito - interpretato dalla giovane pornostar Valentina Nappi, Luca Lionello e Janina Rudenska - ed accompagnato dalla tavola rotonda “Porno al femminile” con la rivista «8 e ½» di Gianni Canova
(che nell’ultimo numero ha pubblicato uno studio-inchiesta sull’argomento); ‘Super 8’, la sezione a cura di Karianne Fiorini e Gianmarco Torri dedicata a due autori come Giuseppe Baresi e John Porter che lavorano con questo formato; il Concorso ‘(Ri)montaggi. Il cinema attraverso le immagini’ a cura di Chiara Grizzaffi e Andrea Minuz, una selezione di cinque video essay/recut/mash-up/remix con una giuria composta da Rinaldo Censi, Tommaso Isabella e Daniela Persico che sceglieranno il vincitore; le ‘Lezioni di storia - Videoteppismi: storie e forme del video di lotta’ a cura di
Federico Rossin, incontri e lezioni di storia attraverso la proiezione di alcuni film suddivisi in tre programmi. Tra le proiezioni speciali, cinema del reale con “Covered with the Blood of Jesus” di Tommaso Cotronei, girato nella regione del Delta del Niger, devastato dalle compagnie petrolifere, e “Frammento 53” di Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli, racconto sull’ineluttabilità della guerra attraverso i racconti dei gerrieri, generali, signori della guerra in Liberia.
Non solo, tutte le sere, a partire dalla mezzanotte, sarà possibile partecipare al ‘tradizionale’ Dopofestival - Il muro del suono a cura di Anthony Ettorre (con la collaborazione dello stesso Armocida, Rinaldo Censi e Giulia Ghigi), in un alternarsi di musica e immagini fuori dagli sche(r)mi, in cui ci sarà anche Violante Placido, col suo alter ego musicale ‘Viola’. José de Arcangelo

giovedì 23 giugno 2016

All'Ortigia Film Festival - dal 9 al 16 luglio 2016 . sarà Niccolò Ammaniti presidente della Giuria e presenterà il suo documentario "The Good Life"

Lo scrittore Niccolò Ammaniti sarà il Presidente di Giuria dell’VIII edizione di Ortigia Film Festival diretto da Lisa Romano che si terrà dal 9 al 16 luglio. Ammaniti e la giuria da lui presieduta valuteranno i lungometraggi italiani presenti nella sezione competitiva di opere prime e seconde. Già vincitore del Premio Strega nel 2007 per “Come Dio comanda” è uno degli autori italiani che con maggior versatilità passa dal romanzo, al racconto breve, alla sceneggiatura partecipando attivamente alla realizzazione dei film tratti dai suoi libri. Dopo aver scritto numerose storie adattate per il grande schermo come “Io non ho Paura” o “Come Dio comanda” stesso, nel 2014 debutta alla regia col documentario-reportage “The Good Life” raccontando la vita di tre italiani che in India hanno trovato la via di una nuova esistenza. E proprio “The Good Life” sarà proiettato tra gli eventi del Festival di Ortigia e sarà occasione per un incontro tra lo scrittore e il pubblico della kermesse. “Sono felice di presiedere la Giuria del festival che si svolge in una delle più belle città del nostro paese - ha detto Ammaniti e a proposito del suo documentario ha aggiunto - Io racconto storie inventate dalla prima all’ultima parola. In questo caso andando dietro la macchina da presa, quello che mi interessava fare era l’opposto: raccontare il nostro paese, gli anni settanta, attraverso lo sguardo obliquo di chi li ha vissuti e ora vive lontano.” Lo scrittore in questo documentario usa il suo talento e la sua sensibilità per narrarci tre storie di italiani che partiti come hippie per l’India hanno trovato lì il senso della loro esistenza. Ortigia Film Festival, incorniciato nello splendido scenario di Ortigia, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2005, oltre alla Sezione competitiva di opere prime e seconde italiane, presenta una Sezione di Documentari sociali internazionali e una Sezione competitiva di cortometraggi. Il Festival ha il sostegno del MiBACT, di SIAE, del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero del Tesoro, della Regione Sicilia, di Regione Sicilia Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Ufficio Speciale per il Cinema e l'Audiovisivo / Sicilia Film Commission, della Città di Siracusa.

lunedì 20 giugno 2016

Il Biografilm Festival fa un bilancio positivo e porta anche a Roma, dal 23 al 29 giugno, una selezione dei più grandi successi della XII edizione

Si conclude oggi a Bologna la dodicesima edizione di Biografilm Festival | International Celebration of Lives, il primo evento interamente dedicato alle biografie e alle storie di vita. Forte del successo di quest’anno e grazie alla collaborazione di Circuito Cinema, dal 23 al 29 giugno Biografilm supera i confini di Bologna e porta anche a Roma, al cinema Quattro Fontane, il meglio del cinema documentario, con una selezione dei più grandi successi di questa edizione e le anteprime di film che hanno saputo conquistare pubblico e giurie del festival.

Tra i film in programma, “Porno & libertà” di Carmine Amoroso, “Lo and Behold”, “Reveries of the Connected World” del maestro Werner Herzog, “The Black Sheep” di Antonio Martino (vincitore del Guerrilla Staff Award | Biografilm Festival 2016), “The Music of Strangers: Yo-Yo Ma and the Silk Road Ensemble” del regista premio Oscar Morgan Neville (vincitore dell’Audience Award | Biografilm Music 2016), “Goodby Darling, I'm Off to Fight” di Simone Manetti (vincitore del Best Film Yoga Award | Biografilm Italia 2016 e della menzione speciale della Giuria Opera Prima) e “See You in Texas” di Vito Palmieri (vincitore dell’Audience Award | Biografilm Italia 2016).
In ventidue giorni di eventi, Biografilm Festival ha proposto al pubblico bolognese 20 concerti e ben 90 film. 73 le anteprime, 23 delle quali anteprime mondiali, e numerosissimi i film provenienti dai più importanti festival del mondo, da Cannes a Berlino, dal Sundance a Toronto a IDFA di Amsterdam. Oltre 300 gli ospiti, nazionali e internazionali, che hanno animato con la loro presenza e il loro entusiasmo Bologna in questi giorni.
La dodicesima edizione ha confermato il consolidarsi, attorno al festival, di una comunità attiva e accogliente. Gli accreditati al festival sono aumentati del 24% rispetto all’anno scorso, superando il numero di 2500 tessere. Un dato legato tra l’altro alla sempre maggiore presenza a Biografilm di professionisti del settore dall’Italia e dall’estero: tra accrediti professional e accrediti specifici per l’unCONVENTIONal meeting di I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, il numero di tessere dedicate ai professionisti di Biografilm 2016 ha raggiunto le 300 unità. In questo ha giocato un ruolo fondamentale il consolidamento di Bio To B | Doc & Biopic Business Meeting, la tre giorni di networking e pitching dedicata al cinema documentario e biografico giunta ormai alla sua terza edizione.
Importante l’aumento di presenze negli eventi a pagamento in sala: gli spettatori sono passati dai 16mila del 2015 a superare quest’anno i 18mila, con una lusinghiera crescita del 12%. Si conferma infine il consueto successo di pubblico al Bio Parco, la rassegna di eventi fuori sala di Biografilm Festival che illumina le serate del Parco del Cavaticcio, che anche quest’anno le 100mila presenze, con picchi di affluenza in corrispondenza dei concerti di Nada, Bombino e Calcutta. Il pubblico complessivo del festival, tra sala e fuori sala, arriva così a superare le 118mila presenze. Il programma completo di Biografilm a Roma è consultabile su http://www.biografilm.it/2016/biografilmroma/

sabato 18 giugno 2016

A giugno e luglio, il cinema italiano ai Festival di Mosca e Karlovy Vary

David Grieco e Stefano Mordini saranno presenti al 33° Festival di Mosca (23-30 giugno), accompagnati da Massimo Ranieri e Riccardo Scamarcio per l’anteprima internazionale de “La macchinazione” e la prima presentazione estera di “Pericle” il nero, dopo l’anteprima al Festival di Cannes.

Il film di Grieco, dedicato all’omicidio di Pier Paolo Pasolini è infatti invitato in Concorso, selezionato dal critico Peter Shepotinnik, responsabile della programmazione per l’Italia, che definisce il poeta e regista friulano “un genio assoluto, uno degli artisti più amati in Russia, la cui scomparsa misteriosa lo ha avvolto in un’aura di leggenda”.
Fuori concorso, Riccardo Scamarcio, protagonista e produttore di “Pericle il nero”, si presenterà ad una platea, quella russa appunto, che lo conosce e lo segue con interesse già da tempo. Completano il programma italiano di quest’anno “Assolo” di Laura Morante, “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi e due documentari nella sezione ‘Sex, Food, Culture, Death’: “Sexxx” di Davide Ferrario e “Porno & Libertà” di Carmine Amoroso.
“L’arte cinematografica italiana – spiega Shepotinnik - ha sempre costituito una componente fondamentale del festival, tenuto a battesimo alla prima edizione nel 1963 dalla vittoria di ‘8 e ½’ di Federico Fellini, tra i massimi capolavori mondiali, che dà il nome a un’importante sezione dell’evento dedicata ai grandi maestri. Il regista vinse nuovamente con ‘Intervista’ ai tempi della Perestrojka, nel 1987”.
Al famoso Festival di Karlovy Vary, “Le confessioni” di Roberto Andò rappresenterà l’Italia al concorso del 51° Festival (1-9 luglio), mentre “Fai bei sogni” di Marco Bellocchio, “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi e “Bella e perduta” di Pietro Marcello completano una selezione che offre del nostro cinema un panorama eclettico e potente. Nell’ambito delle retrospettive sono programmati “Rocco e i suoi fratelli”, uno dei capolavori di Luchino Visconti, in versione restaurata, e, a quarant’anni dalla sua prima uscita, “L’ultima donna” di Marco Ferreri con i giovanissimi Gérard Depardieu e Ornella Muti.
Nella prestigiosa sezione Variety Critics’ Choice, che ogni anno presenta i dieci migliori esordi del mondo secondo i critici di ‘Variety’, è stato invitato “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti. Le selezioni e le delegazioni italiane ai Festival di Mosca e Karlovy Vary sono organizzate dall’Area Promozione Cinema Contemporaneo (Filmitalia) di Istituto Luce Cinecittà.

Dal 13 al 18 giugno torna a Fiano Romano "Lo schermo è donna", una rassegna che premia il talento femminile al cinema. Dalla Ferilli all'esordiente Scoccia

Ritorna la rassegna che premia il talento femminile nel cinema “Lo schermo è donna” - dal 13 al 18 giugno 2015 (a partire dalle ore 21:00) -, a Fiano Romano a due passi da Roma, nella suggestiva cornice del Castello Ducale.

La Manifestazione, giunta alla sua XIX edizione, è promossa e organizzata dall’associazione culturale “Città per l’Uomo” con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio, della Provincia di Roma e del comune di Fiano Romano. Sei giorni di proiezioni, incontri con i protagonisti del cinema italiano e approfondimenti sui film, selezionati tra le recenti uscite cinematografiche.
Ad aprire quest’anno la rassegna, lunedì 13 giugno, saranno la regista Maria Sole Tognazzi e l’attrice Sabrina Ferilli. Proprio lunedì 13 sarà assegnato il primo premio di questa edizione a Maria Sole Tognazzi che riceverà il “Premio Giuseppe De Santis alla carriera". La serata proseguirà con la proiezione del film “Io e lei” con protagoniste la stessa Ferilli e Margherita Buy.
Martedì 14 giugno saliranno sul palco il regista Claudio Giovannesi e la giovanissima attrice Daphne Scoccia, che riceverà il “Premio Giuseppe De Santis – Giovani” per il film “Fiore” di Claudio Giovannesi, che verrà proiettato subito dopo la premiazione.
Mercoledì 15 giugno sarà il giorno dell’omaggio al maestro Ettore Scola, scomparso pochi mesi fa. Durante la serata sarà presentato il documentario di Silvia e Paola Scola “Ridendo e scherzando” alla presenza di una delle registe, Silvia Scola e Walter Veltroni, storico amico di Ettore Scola.
Giovedì 16 giugno sarà proiettato il film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. Per l’occasione saliranno sul palco per introdurre il film alcuni dei protagonisti della pellicola: Silvia D’amico, Roberta Mattei, Alessandro Borghi, e gli sceneggiatori Francesca Serafini e Giordano Meacci.
Venerdì 17 giugno sarà assegnato l’ultimo premio di questa edizione ex-aequo “il Premio Giuseppe De Santis” a Valeria Solarino e Claudia Potenza, per il film “Era d’estate” di Fiorella Infascelli, che sarà a Fiano assieme alle due attrici. Sabato 18 giugno per la serata conclusiva della rassegna, arriva sul palco di Fiano Romano l’attrice Paola Minaccioni che introdurrà la commedia corale “Miami Beach” in cui è l’interprete principale assieme a Max Tortora per la regia di Carlo Vanzina, sceneggiato come da quarant’anni col fratello Enrico.
L’ingresso alla Rassegna è gratuito fino a esaurimento posti.

venerdì 17 giugno 2016

Al Biografilm Festival di Bologna trionfano "A Family Affair" e "Sonita"

Stasera, venerdì 17 giugno, la Giuria del Concorso Internazionale Biografilm Festival, composta da Hussain Currimbhoy, Mike Goodridge, Margita Gosheva, Roberto Mancinelli e Michal Marczak ha assegnato il Best Film Unipol Award | Biografilm Festival 2016 per il miglior film: “A Family Affair” di Tom Fassaert

Motivazione: «La giuria ha deciso di assegnare il primo premio a “A Family Affair”, per il suo sguardo pungente nelle trame di una famiglia a pezzi. Uno sguardo che si sforza di comprendere senza pregiudizi le radici del problema, lasciando più domande che risposte riguardo a una realtà che pare non avere facili soluzioni». Il Life Tales Award | Biografilm Festival 2016 è stato assegnato a: “Presenting Princess Shaw” di Ido Haar
Motivazione: «Princess Shaw è una donna con un talento di cui è impossibile non innamorarsi. La sua voce è come il suo approccio alla vita: calda, aperta e piena di gioia. Siamo stati molto toccati dalla sua storia e dalla sua forte volontà, capace di trasmettere un’incredibile positività a chiunque lei incontri». La Giuria Opera Prima, composta da Daniel Marquet, Chad Gracia, Frankie hi-nrg mc e da una studentessa della Biografilm School, Chiara Lenzi, ha assegnato il Premio HERA “Nuovi Talenti” |
Biografilm Festival 2016: “Sonita” di Rokhsareh Ghaem Maghami. Motivazione: «La giuria assegna il Premio HERA Nuovi Talenti a “Sonita”, film che oltre alle straripanti emozioni che è stato in grado di darci, porta anche con sé una implacabile testimonianza, dando una possibilità in più di lottare contro l’oscurantismo. Speriamo che questo film possa contribuire all’emancipazione di tutte le donne oppresse nel mondo. Menzione speciale per: “Goodbye Darling, I’m off to Fight/Ciao Amore, vado a combattere” di Simone Manetti.
Motivazione: «Immensa dimostrazione del potere dell’individuo di perseverare nel compimento del proprio destino, nonostante tutti gli ostacoli e le avversità che la vita gli pone davanti». Best Film Yoga Award | Biografilm Italia 2016 per lo stesso: “Goodbye Darling, I’m off to Fight/Ciao Amore, vado a combattere” di Simone Manetti Motivazione: «Per la coerenza espressiva ed estetica con cui racconta il superamento di una sfida non solo sportiva ma anche umana, viaggiando al confine tra realtà e messa in scena di una donna attrice di se stessa». Life Tales Award | Biografilm Italia 2016 a: “Ninna nanna prigioniera” di Rossella Schillaci Motivazione: «Per aver saputo fotografare con onestà e attenzione civile la condizione dei bambini forzati al carcere, aiutando a far crescere l’urgenza di un cambiamento non più rinviabile.» Il Guerrilla Staff Award | Biografilm Festival 2016 è stato attribuito a “The Black Sheep” di Antonio Martino Il Guerrilla Staff Award al Miglior Ospite | Biografilm Festival 2016 a Luca Marinelli, uno dei protagonisti delle due più belle sorprese del cinema italiano dell’ultima stagione: “Non essere cattivo” e “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
Nel corso della serata sono inoltre stati assegnati il Celebration of Lives Award a Gael Garcia Bernal, i premi del Biografilm School Award | Biografilm Festival 2016 per Daniel Marquet e il Premio speciale della 12° edizione di Biografilm Festival che il festival ha inteso attribuire per l’opera di pace e cultura alla “Silk Road Ensemble”, ritirato da Cristina Pato.

mercoledì 1 giugno 2016

I Nastri d'Argento hanno festeggiato i 70 anni al MAXXI e per l'occasione, oltre a presentare le 'cinquine' 2016, ha premiato i migliori 'tecnici' del cinema italiano

Maurizio Calvesi per la fotografia di “Non essere cattivo” e “Le confessioni”, Paki Meduri per la scenografia di “Alaska” e “Suburra”, Catia Dottori per i costumi di “La pazza gioia”, Gianni Vezzosi per il montaggio di “Veloce come il vento” e Angelo Bonanni per il sonoro in presa diretta di “Non essere cattivo” sono i vincitori dei primi Nastri d’Argento 2016 consegnati dai giornalisti cinematografici a Roma ieri sera per festeggiare i candidati e i premi speciali insieme al compleanno del Sindacato e dei Nastri, nati nella primavera del 1946. Li ha premiati nelle cinquine dei candidati 2016 una giuria speciale del Sngci che ha votato anticipando il verdetto che seguirà nelle altre categorie per i Nastri in vista del gran finale del 2 Luglio al Teatro Antico di Taormina.

Dal 6 al 20 Giugno il voto dei giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI che organizzano, come sempre, anche questa 70.a edizione – main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas - con il sostegno istituzionale di MiBACT - Direzione Generale per il Cinema, e in occasione delle “cinquine” a Roma con il patrocinio della Regione Lazio (e il sostegno della Roma Lazio Film Commission). I premi verranno poi consegnati a Taormina, al Teatro Antico, grazie al contributo della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto ‘Sensi Contemporanei’. Grande successo intanto della serata romana per il documentario di Antonello Sarno “Nastri70
Argento vivo” sulla storia del Premio e per la prima edizione del Premio Graziella Bonacchi che a Taormina segnalerà un attore o un’attrice under 35 di particolare talento. Un compleanno che i Giornalisti hanno condiviso, con tanti giovani, innanzitutto i ragazzi di “Un bacio” di Ivan Cotroneo premiati con il Biraghi andato anche (con Nuovo Imaie) a Moisè Curia. Ma soprattutto con Stefania Sandrelli, eccezionalmente Nastro d’Oro: ''I Nastri sono il premio più importante italiano, sono stati i primi riconoscimenti destinati al nostro cinema, per tutti noi come un faro” ha detto. E ha concluso autoironica anche sui suoi prossimi 70 in arrivo: ''Anche la Repubblica ha 70 anni... Siamo giovani, perché ci vuole molto tempo per diventarlo''.
Tra gli ospiti della serata Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti (“La pazza gioia” è il film più nominato di quest'anno, con 10 candidature), Valeria Golino con Giuseppe Gaudino, Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria, Piera degli Esposti, Valentina Carnelutti, Adriano Giannini e Monica Guerritore e ancora Greta Scarano, Alessandro Siani, Peppino Di Capri, Fiorella Mannoia, Pierfrancesco Favino e Claudio Amendola, Massimiliano Gallo e poi, oltre le candidature, Vittoria Puccini, Massimo Popolizio, Sabrina Impacciatore e la grande famiglia degli attori TNA che hanno
promosso la prima edizione del Premio intitolato a Graziella Bonacchi. Autentica commozione quando Adelina Ponti, la mamma di Claudio Caligari, ha affiancato Valerio Mastandrea, Nastro d’Argento e tutto il cast del film ricevendo i premi per il film dell’anno, “Non essere Cattivo”. Premio di interesse culturale nazionale, i NASTRI d’ARGENTO, quest’anno alla 70.a edizione, sono una produzione del SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani - realizzata con il sostegno del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo- Direzione generale per il cinema, main sponsor BNL- Gruppo BNP Paribas - di alcuni partner istituzionali: la Regione Lazio con il patrocinio e il supporto della Roma Lazio Film Commission a Roma, la Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, nell'ambito del progetto "Sensi Contemporanei" .
Sponsor 2016: Porsche, Hamilton, Persol, Shiseido, Wella, Nastro Azzurro. Con la collaborazione di Parisi e La Baronessa (a Taormina). Partner Tecnici Ge-Gruppo Eventi, Control Cine Service - Demba Group, VideoBank Il SNGCI ringrazia intanto il MAXXI e in particolare, con la sua Presidente, Giovanna Melandri, l’intero staff organizzativo del Museo per il supporto e l’ospitalità in una sede che accoglie i Giornalisti Cinematografici, quest’anno in un’edizione evento davvero speciale, per la quarta volta. Il MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo è la prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea.