lunedì 30 luglio 2018

Gli attori Nicolas Vaporidis, Dino Abbrescia e il regista Pippo Mezzapesa ospiti domani, 31 luglio, della XV edizione del Magna Graecia Film Fest

Domani, martedì 31 luglio, quarta giornata di incontri e proiezioni della XV edizione del Magna Graecia Film Festival, dedicata alla memoria dell’indimenticato Maestro Vittorio De Sica, ideata e diretta da Gianvito Casadonte, con Silvia Bizio presidente del Comitato artistico e dedicata alle opere prime e seconde, che si tiene, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il porto di Catanzaro, fino al 5 agosto 2018.

Il programma di domani, con la presentazione della conduttrice radio e tv Carolina Di Domenico, prevede alle ore 21:30 la performance musicale di Giusy Abbruzzese e a seguire la proiezione di due cortometraggi, "La macchina umana", di Adelmo Togliani e "Eyes", di Maria Laura Monaci. Ospiti della serata l'attore Nicolas Vaporidis, il regista Pippo Mezzapesa e l'attore Dino Abbrescia. A seguire, la proiezione del film "Veleno", che sarà presentato dal regista Diego Olivares, dall'attrice Miriam Candurro e dal produttore Gianluca Curti. Il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia durante la Settimana della Critica e interpretato anche da Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri e Salvatore Esposito, è il racconto vero di due famiglie che vivono nella Terra dei Fuochi, alla periferia del casertano. Due contadini, Cosimo e Rosaria, lottano quotidianamente per tenere il loro allevamento di bestiame e la loro terra lontano dall'avvelenamento dei rifiuti tossici disseminati in quelle terre.
Comproprietari della piccola impresa Ezio, fratello di Cosimo, e sua moglie Adele, genitori di tre bambini piccoli. Quando Rosaria scopre finalmente di aspettare un figlio da Cosimo, la lotta per la difesa della proprietà di famiglia diventa un dovere. Intanto, le pressioni dei responsabili dello "smaltimento rifiuti" diventano sempre più insistenti, quando per ottenere l'appezzamento che confina con le discariche abusive che ne permette l'ampliamento, viene tirato in causa Rino Caradonna, un meschino avvocato, che a sua volta aspira a diventare sindaco del paese. Mentre Ezio e Adele sembrano inclini a cedere a quelle pressioni, la battaglia di Cosimo e Rosaria continua fino a quando Cosimo scopre di avere un tumore in fase terminale, ed impaurito per il futuro di sua moglie e della nascitura, decide di vendere tutto. Sarà Rosaria a prendere in mano la situazione e a non lasciarsi intimorire dalle minacce...
Ospite del Magna Graecia Film Festival e protagonista di una masterclass il prossimo 2 agosto, il regista statunitense Premio Oscar Oliver Stone sarà omaggiato, presso il Teatro Comunale di Catanzaro con una rassegna dei suoi capolavori: domani, alle ore 17:30 il lungometraggio proiettato è "The Doors", biografia del cantantautore e poeta Jim Morrison, interpretato mimeticamente da Val Kilmer nel 1991. Come sempre fitta e intrigante, nel pomeriggio il programma delle presentazioni di libri, presso l'hotel Perla del Porto, a partire dalle ore 17:30, con tre titoli, “Al termine del servizio redigere dettagliata relazione”, viaggio nelle volanti della Polizia di Stato, di Sergio Paoli. Dello stesso scrittore, a seguire, la presentazione del libro "Il Ritorno". Alle ore 18:30, la presentazione del libro "Le voci dell'eco", di Daniela Rabia.
Per informazioni www.magnagraeciafilmfestival.it segreteria@mgff.it

sabato 28 luglio 2018

Apre stasera la XV.a edizione del Magna Graecia Film Festival di Catanzaro con una ricca programmazione di film, master class e tanti ospiti. Da Pierfrancesco Favino a Oliver Stone, da Vittoria Puccini a Zahi Hawass

La XV.a edizione del Magna Graecia Film Festival, dedicata alla memoria dell’indimenticato Maestro Vittorio De Sica, è ormai partita. Infatti, l’arena che ospiterà la kermesse apre i battenti oggi, sabato 28 luglio alle 21.30 nell’incantevole cornice dell’area portuale del quartiere marinaro di Catanzaro. Una location che negli ultimi anni ha reso ancor più suggestivo l’Mgff - Festival riservato alle opere prime e seconde di giovani e talentuosi cineasti - ideato dal patron Gianvito Casadonte (reduce dal recente successo del Taormina Film Fest in cui ha curato la direzione artistica insieme alla collega Silvia Bizio, protagonista anche dell’Mgff con l’organizzazione di diversi appuntamenti).

La rassegna ha ormai contagiato tutti, in città come nel resto della regione, tanto da creare un’attesa febbrile nella gente che come di consueto seguirà in massa le proiezioni degli otto film in concorso e la lunga serie di eventi targati Mgff. Il direttore Casadonte, anche nel 2018, ha voluto mantenere inalterato il ‘classico canovaccio’ della kermesse, non disdegnando però il ricorso ad alcune novità. Prima fra tutte la conduzione delle serate, affidata alla presentatrice Rai Carolina Di Domenico che - raccogliendo idealmente il testimone dal patron - avrà adesso il compito di presentare il Festival. Un Magna Graecia che riesce a portare in un luogo dell’estremo Sud della Penisola star del firmamento cinematografico mondiale. A cominciare dal pluripremiato regista Oliver Stone (capace di vantare ben tre Premi Oscar). E con lui ci saranno anche altri vincitori delle prestigiose statuette dell’Academy come Richard Dreyfuss o attori del calibro di Rupert Everett. Una parata di stelle internazionali che sarà arricchita dalla partecipazione di altri big del panorama italiano quali Pierfrancesco Favino, Edoardo Leo, Francesco Montanari e Marcello Fonte, oltre al presidente di giuria Paolo Genovese. Ma l’elenco è davvero interminabile, perché il Magna Graecia è ormai diventato un appuntamento clou a cui nessuno vuol mancare.
E a riguardo come non citare anche le tante donne di cinema e di spettacolo, oltre alla splendida Di Domenico, che come di consueto daranno un tocco di fascino a un evento glam quale l’Mgff. Si tratta della madrina Anna Ferzetti, di Giulia Elettra Gorietti, che sarà di nuovo al Festival, e di Vittoria Puccini. Tutto pronto, dunque, per accendere le luci sul palco di un’Arena concepita in modo ancor più elegante e funzionale, ma sempre con al centro il suo famoso red carpet. Una maniera per strizzare l’occhio agli Awards hollywoodiani, ma anche a Cannes e Venezia, facendo respirare ‘aria di casa’ ad artisti abituati a solcarlo nelle occasioni più importanti. Altro must del Festival sono le masterclass - in programma nel centro storico della città capoluogo della Calabria - che tra pochissimi giorni saranno animate da Dreyfuss, Stone, Favino e dall’egittologo di fama mondiale Zahi Hawass. Anche per quest’ultimo può parlarsi di un gradito ritorno dopo il grande contributo intellettuale apportato alla rassegna nel 2017, quando l’insigne cattedratico e volto noto di National Geographic volle peraltro visitare i siti archeologici di maggior pregio del territorio catanzarese.
Ma non stupisce, perché Mgff è una realtà che fa soprattutto rima con arte e cultura proponendo performance musicali come l’esibizione dell’apprezzato cantautore Raphael Gualazzi e appuntamenti dedicati all’approfondimento e alla riflessione quali proiezioni di trailer come quello sul docufilm “Caravaggio” o sul ciclo di interviste di Be Kind - La diversità vista con gli occhi dell’innocenza - oltreché dibattiti, presentazioni di libri, momenti conviviali alla scoperta della ricca tradizione enogastronomica locale di alta qualità e molto altro ancora. Tra le tante chicche dei giorni di programmazione, ci sarà anche spazio per la presentazione della serie tv “L’Involontario” alla presenza dell’ideatore Ugo Vivone e di uno degli attori protagonisti, Marco Maccarini. Non mancheranno i premi assegnati ai
cineasti in concorso e alle figure di spicco del cinema nazionale ed estero, a cui andrà un riconoscimento per la promozione del cinema nel mondo, quali le famose Colonne d’Oro realizzate dal Maestro orafo Michele Affidato (che da anni ha legato il suo nome al Festival) e le bellissime sculture in vetro del Maestro Silvio Vigliaturo. Per informazioni www.magnagraeciafilmfestival.it segreteria@mgff.it

mercoledì 25 luglio 2018

La Settimana Internazionale della Critica - nell'ambito del Festival di Venezia - compie 33 anni e offre 7 opere prime, cortometraggi e 2 eventi tra sorprese e novità, generi e rivisitazioni da tutto il mondo

Negli anni, la Settimana Internazionale della Critica – nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica -, fondata nel 1984 da Lino Micciché e arrivata oggi alla 33.a edizione, ha selezionato le opere prime (o seconde) di registi emergenti poi affermatisi nel panorama cinematografico internazionale. Quest’anno sono state selezionate sette opere prime per il concorso e due eventi speciali, tutti presentati in anteprima mondiale, tra sorprese e novità, generi e rivisitazioni. La selezione è curata dal Delegato Generale della SIC Giona A. Nazzaro con i membri della commissione di selezione Luigi Abiusi, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria.

“Dall’osservatorio che è la Settimana Internazionale della Critica – afferma Nazzaro -, il cinema appare dunque come una fucina in piena attività. Le mappe di ieri sono già inutilizzabili, la sfida del presente, però, è irresistibile ed è un privilegio unico poterla accogliere. Non solo: confortati dal successo della precedente edizione (davvero al di là delle più rosee aspettative) abbiamo tentato di allargare ancora di più l’orizzonte dello sguardo possibile. Tentando così di raggiungere mondi e sguardi che non avevamo ancora lambito”. LA SELEZIONE 2018 (concorso)
“A Kasha - The Roundup” di Hajooj Kuka (Sudan, Sudafrica, Qatar, Germania), la Guerra vista come una commedia degli equivoci “(e dei travestimenti) con soldati che si devono reinventare persino come donne. Come un ponte gettato fra il Miles gloriosus di Plauto e La grande guerra di Monicelli, ma con la sguardo caldo e anticoloniale di Ousmane Sembène”. “Adan und Evelyn – Adam & Evelyn” di Andreas Goldstein (Germania). Una riflessione sull’Europa odierna alla luce dei giorni che precedettero la caduta del muro di Berlino. “Betes Blondes - Blonde Animals” di Alexia Walther e Maxime Matray (Francia). Una commedia surreale e stralunata tra memoria, lutto e desiderio. “Lissa Ammetsajjel - Still Recording” di Saaed Al Batal e Ghiath Ayoub (Siria, Libano, Qatar, Francia). Un documentario girato nei giorni più duri della guerra in Siria.
“M” di Anna Eriksson (Finlandia). “Il film più radicale di tutta la selezione. Un vortice sensoriale strutturato come una sinfonia industriale”. “Saremo giovani e bellissimi” di Letizia Lamartire (Italia). Un musical insolito, la commedia italiana – generazionale e agrodolce - che si reinventa e rinasce. “Ti imas noc’ - You Have the Night” di Ivan Salatic (Montenegro, Serbia, Qatar). Un poema lirico sulla fine della classe operaia in un Europa che ancora resiste.
EVENTI SPECIALI Film d’apertura “Tumbbad” di Rahi Anil Barve e Adesh Prasad (India, Svezia). “Un fantasy visionario, ricco di invenzioni visive, effetti speciali e sangue, che gioca e dialoga con straordinaria inventiva fra modernità e tradizione, offrendosi come un'attendibile riflessione politica sui complessi rapporti fra il continente indiano, il mondo occidentale e le contraddizioni post-coloniali”. Film di chiusura “Dachra” di Abdelhamid Bouchnak (Tunisia). La rivelazione di un nuovo talento horror. Un regista tunisino che affronta a testa bassa le contraddizioni fra società rurale e modernità, alla luce dei contrasti che la rivoluzione non ha ancora risolto”. Più ampio spazio quest'anna dedicato ai cortometraggi da tutto il mondo.
I sette lungometraggi in concorso alla 33. Settimana Internazionale della Critica concorrono al Premio del pubblico, realizzato grazie al sostegno di Sun Film Group, e consistente in un premio di € 5.000. Inoltre, i film della sezione concorrono all’assegnazione dei seguenti riconoscimenti: Premio Circolo del Cinema di Verona Assegnato da una giuria composta da soci del Circolo di Verona e destinato al film più innovativo della sezione. Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico Sponsorizzato dall’Hotel Saturnia di Venezia e assegnato da un’apposita commissione di esperti. Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” I film della SIC, come tutte le opere prime di lungometraggio presentate nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), concorrono all’assegnazione del Leone del
Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Una Giuria Internazionale composta da un massimo di 5 personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi, tra i quali un produttore, assegnerà senza possibilità di exaequo un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore. La Settimana Internazionale della Critica si avvale anche in questa edizione del supporto di BNL Gruppo BNP Paribas, una banca da sempre attiva nel sostegno al cinema italiano e alle manifestazioni cinematografiche internazionali. La sezione è realizzata con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dopo la Mostra, i film della SIC saranno riproposti in diverse città in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La Settimana Internazionale della Critica
si avvale inoltre del prezioso sostegno di sponsor e partner importanti come Istituto Luce-Cinecittà, Sun Film Group, Circolo del Cinema di Verona, Agnus Dei - Tiziana Rocca Production, Hotel Saturnia, Frame by Frame, Stadion Video, Fondazione Fare Cinema - Bobbio Film Festival. Infine, la Settimana è felice di collaborare con i media partner FRED, web radio multilingue; Quinlan, rivista di critica cinematografica; Festival Scope, piattaforma online per professionisti dell’industria cinematografica; Centro Nazionale del Cortometraggio.

martedì 24 luglio 2018

La XV edizione delle Giornate degli Autori / Venice Days - nell'ambito della Mostra Internazionale di Venezia -, nel segno del cinema delle donne (6 film su 12) e da tutto il mondo. Premio Siae a Mario Martone

La XV edizione delle Giornate degli Autori – sempre nell’ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dal 29 agosto all'8 settembre 2018, si svolgerà quest’anno grazie al sostegno delle associazioni italiane degli autori (Anac e 100autori), all'impulso del Presidente Roberto Barzanti, alla collaborazione di istituzioni pubbliche (in primis MiBAC e SIAE) e soggetti privati (dal main sponsor BNL - Gruppo BNP Paribas al creative partner Miu Miu), al lavoro di una fantastica squadra di professionisti che negli anni ha saputo rinnovarsi e dare continuità al lavoro dei Delegati (Fabio Ferzetti e oggi Giorgio Gosetti) e del Vice direttore Sylvain Auzou. Le Giornate degli Autori sono una realtà vivace e feconda che porta al Lido il coraggio della creatività, le voci di autori da tutto il mondo, un modello indipendente e diverso di interpretare l'idea stessa del Festival.

“Quando abbiamo cominciato nel 2004, con Citto Maselli, Emidio Greco, Roberto Barzanti - afferma il Delegato generale, Gosetti - avevamo meno di tre mesi davanti, zero budget, tante idee e una scommessa comune da vincere, in piena sintonia con la Biennale. Oggi crediamo di proporre un programma che va ben oltre la semplice vetrina dei film della selezione ufficiale, una luminosa finestra aperta sul lavoro degli autori, sulle loro sfide e sulle emergenze e le prospettive di un cinema in piena trasformazione». Undici film in concorso, una serie molto articolata di eventi speciali tra cui un omaggio speciale al Leone d'Oro Alexander Kluge e il programma speciale Women's Talesin collaborazione con il creative partner Miu Miu, un fitto programma di immagini e parole che animeranno le serate alla
Villa degli Autori, un riconoscimento al cinema al femminile delle Giornate presentato dal gruppo Hearst Italia, il Label di Europa Cinemas, il Premio SIAE per un autore italiano (Mario Martone) nel quadro di una collaborazione che ci accompagna per tutti i giorni di Venezia 75, il Premio del pubblico assegnato dagli spettatori nel segno di BNL, il Premio delle Giornate realizzato con il sostegno del Parlamento europeo (progetto "28 Times Cinema" per il LUX Prize) con la splendida e giovanissima giuria presieduta quest'anno da un regista italiano, Jonas Carpignano. Che volto avrà la selezione di quest'anno? La vitalità e la qualità delle proposte giunte quest'anno a Venezia (solo per la nostra sezione quasi
mille pellicole visionate) garantisce di un'annata davvero ricca di talenti, sia affermati che giovani o esordienti. Ed è un segno prepotente e incoraggiante per tutta la Mostra, per tutte le sue sezioni. Noi abbiamo scelto di dedicare l'apertura delle Giornate degli Autori a un grande maestro, a un cineasta come Rithy Panh che ha fatto della memoria e del pensiero sul passato la chiave per leggere il presente, convinti che la sua ricerca sia in totale sintonia con la nostra visione del valore del cinema nella società. E abbiamo affidato la nostra chiusura a una commedia, nella tradizione delle Giornate che hanno sempre aperto le loro porte ai generi, all'intrattenimento intelligente e provocatorio. Le opere prime non mancano nel programma (e ancor più numerose sono le opere seconde), ma non sono state la bussola della nostra ricerca che ha privilegiato il coraggio e il rinnovamento come dimostra il bellissimo, nuovo film di Joachim Lafosse, un moderno western al femminile, significativo fin dal titolo “… Continuer”.
E’ straordinariamente forte quest'anno la presenza femminile nella selezione: sei film su dodici (compresa la chiusura dell'8 settembre) sono firmati da autrici e in tutti i film i personaggi femminili giocano un ruolo cruciale, sintomo di un tempo in cui al centro della ricerca è sempre più spesso il nucleo originale della società: una famiglia scomposta, disgregata, riaggregata, messa in discussione dal ruolo che la donna porta con sé. Anche questa scelta è il risultato di una ricerca senza steccati e presupposti: abbiamo cercato il meglio (nell'ambito di ciò che potevamo scoprire e avere) e spesso lo abbiamo trovato nella sensibilità femminile. Il numero delle nazionalità rappresentate (oltre quindici) conferma del resto che le Giornate spaziano nelle cinematografie di tutto il mondo e che se costanti esistono, queste non hanno bandiera o limiti.
Un discorso a parte merita il cinema italiano che porta alle Giornate degli Autori un film in concorso (“Ricordi?” di Valerio Mieli) e un evento speciale come “Il bene mio” di Pippo Mezzapesa. Dopo l'ampia rappresentanza dello scorso anno si potrebbe pensare a un passo indietro dovuto anche alle difficili condizioni in cui autori e produttori hanno potuto operare in questi dodici mesi. Noi preferiamo sottolineare, invece, che ci ha colpito la varietà dei formati e delle idee di cinema che la difficoltà del mercato ha incentivato. Così troviamo molte finestre italiane aperte sul programma e siamo orgogliosi di aver dato spazio a formati diversi (per la prima volta c'è più di un cortometraggio, anche se ogni scelta in questo campo va ricondotta a una specificità di linguaggio) e con un'attenzione
particolare allo spazio del documentario, protagonista delle "Notti veneziane" alla Villa degli Autori. Se dovessimo scegliere un portabandiera di questo spazio, penseremmo a Stefano Savona cui affidiamo una "carta bianca" per scardinare il modello di un festival come puro spazio delle opere in vetrina e in anteprima. La Villa degli Autori avrà quindi - una volta di più - centralità assoluta nel nostro progetto di "festival nel festival". Sarà come sempre luogo di convivialità e di dialogo, momento di ospitalità degli autori italiani per quelli che invitiamo a Venezia. Sarà anche un luogo per interrogarci sul futuro, un'occasione per la riflessione e il confronto, grazie agli incontri che stiamo progettando con il Gruppo Hdrà. Ecco
perché, con la consueta complicità di Immagine & Strategia, abbiamo scelto per quest'edizione un'immagine doppia (un uomo e una donna), allegra e combattiva come i guantoni da boxe che vorremmo indossassero tutti quelli che saranno con noi, fin dalla serata di pre-apertura dedicata ai nuovi talenti di Bookciak, Azione!. E’ il nostro modo di ricordare un'altra stagione, cinquant'anni fa, in cui i giovani conquistarono il centro del ring e furono campioni; è il nostro modo di ricordare a noi stessi che il talento, la fantasia, la determinazione possono sfondare i muri delle convenzioni e dell'impossibile.
Nel momento in cui presentiamo un programma di cui siamo specialmente orgogliosi per come alterna innovazione e continuità, sentiamo di dovere un ringraziamento speciale alla Direzione Generale Cinema che sostiene noi come tutta la Mostra e che è il punto di riferimento di un cinema italiano che merita attenzione e fiducia, e alla Biennale di Venezia con cui abbiamo sempre sviluppato un rapporto di collaborazione e lealtà reciproca che dovrebbe essere il modello per tutti gli operatori di cultura nell'Italia di oggi.

"E' forse arrivato il momento non solo di fare film ma anche di occuparsi un pochino della città", parola di Gabriele Salvatores neo direttore del Milano Film Festival, dal 28 settembre al 7 ottobre 2018

Dopo l’estate, un festival che guarda ai giovani, che mantiene anche la sua vocazione sociale e che pensa al cinema come un crocevia di arti. Il Milano Film Festival - dal 28 settembre al 7 ottobre 2018 - giunge alla XXIII edizione con tante novità. A partire dal nuovo direttore artistico, Gabriele Salvatores nato a Napoli ma cresciuto artisticamente proprio a Milano. Una nuova sfida raccolta dal regista premio Oscar per “Mediterraneo” cresciuta anche all’amore per Milano, dove scrive e produce i suoi film. Ma non solo a questo è dovuta la sua scelta di dirigere il festival ancora ‘giovane’.

“Da una parte una questione di età – ha dichiarato – E’ forse arrivato il momento non solo di fare film ma anche di occuparsi un pochino della città che mi ha cresciuto e mi ha permesso di fare questo lavoro. E poi, come diceva Miles Davis: se non vuoi invecchiare, lavora sempre con gente più giovane di te. Ed è giusto” Il festival si svolgerà in diverse luoghi della metropoli e ha tante sezioni, dal concorso internazionale ai cortometraggi, e – come è giusto - prevede ospiti e retrospettive, come quella dedicata a Matteo Garrone. Ma affronterà anche tanti nuovi argomenti. “Dalle nuove tecnologie – prosegue l’autore dei recenti “Il ragazzo invisibili” 1 e 2 -, con la prima sala VR in cui proietteremo lunghi e cortometraggi, all’omaggio ad alcuni registi. E una serie di crossover tra il cinema e le altre forme di espressione: dalla moda all’editoria, all’arte, alla musica. E Milano in questo è la città più giusta”.
Tra le molte novità annunciate, anche una giornata dedicata a un tema attuale, l’Immigration Day, il 2 ottobre. Un tema che conferma appunto la vocazione civile del festival e della città, come ha confermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, presenta alla presentazione stampa della rassegna. “I temi vanno affrontati – ha affermato – Noi li affrontiamo cercando di dire le cose come stanno senza pretendere di avere sempre ragione ma anche evitando la massificazione del pensiero. Quando si mette insieme la riflessione e l’arte diventa più facile. E questa è un’ottima idea”.

domenica 22 luglio 2018

Al Giffoni Film Festival grande successo per l'anteprima italiana de "Gli incredibili 2", ma domani tocca ad "Ape Maia e le Olimpiadi del Miele" e il 26 luglio a "Zanna Bianca" e il regista Alexandre Espigares

Dopo l’anteprima italiana di “Ant-Man and the Wasp”, film d'apertura della 48.a edizione di Giffoni Film Festival - dal 20 al 28 luglio -, sull tema Aqua e alla presenza dei due protagonisti, Evangeline Lilly e Paul Rudd, ieri sera è toccato all'anteprima del nuovo lungometraggio Disney-Pixar “Gli Incredibili 2”. Tra musica, palloncini e allestimenti a tema, il water carpet di #Giffoni2018 si è trasformato in una grande festa che ha anticipato l’ingresso in sala per la prima delle due proiezioni speciali del film, dedicate rispettivamente ai giurati e al pubblico. “È con piacere che abbiamo rinnovato anche quest’anno la nostra collaborazione con il Giffoni Film Festival” - commenta Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia -, una manifestazione che gode della nostra simpatia e ammirazione sia per la sua matrice 'made in Italy', sia perché, nel corso degli anni, ha saputo qualificarsi sempre più come uno degli eventi cinematografici culturalmente

più significativi nel panorama giovanile, in Italia e nel mondo, facendo della multiculturalità un proprio tratto distintivo. Il nostro ringraziamento va alla direzione del Festival e a tutta la squadra dei suoi bravissimi collaboratori che, in perfetta sintonia con il team Disney, hanno creato, ancora una volta, un’atmosfera e delle esperienze indimenticabili per giurati e giffoners”. Il tema scelto per il Giffoni 2018, Aqua (grafica disegnata da Luca Apolito e Chiara Pepe, del team di Giffoni Experience), è il primo atto di una trilogia che si compirà con la 50.a edizione nel 2020. Il festival, unico evento cinematografico completamente dedicato al cinema per ragazzi, presenta 100 opere in concorso tra lunghi e corti, tra le 8 sezioni competitive, che affrontano argomenti e storie dedicati ai giovanissimi, puntando su temi caldi dell'attualità.
Sempre per quanto riguarda le anteprime, da segnalare dopo “Gli Incredibili 2” (proiezione speciale in lingua originale prima dell'arrivo in sala a settembre), domani 23 luglio, sarà presentato il film d'animazione “Ape Maia e le Olimpiadi del Miele” , il 26 “Zanna Bianca”, evento speciale con il regista Alexandre Espigares e il 27 “Hotel Transilavania 3”, che arriverà nei cinema dal 22 agosto. Tanti sono i protagonisti italiani presenti, tra nomi emergenti e talent affermati: il regista Marco Ponti e l’attrice Matilda de Angelis, protagonista di “Una vita spericolata” (23 luglio), Ilenia Pastorelli (25 luglio), Jasmine Trinca (23 luglio), Simona Cavallari (25 luglio), Rocco Papaleo (26 luglio), Alessandro Siani e Gianmarco Tognazzi (27 luglio), Ficarra e Picone (28 luglio) passando per Anna Valle (21 luglio), Frank Matano (22 luglio) Francesco Scianna e Fabio Troiano (22 luglio), Alessandro Avataneo (23 luglio), Maccio Capatonda (24 luglio), Sarah Felberbaum (26 luglio), Cristiano Caccamo e Mariasole Pollio (21 luglio), Francesca Chillemi, Diana Del Bufalo, Brando De Sica, Francesca Giordano, Jenny De Nucci (22 luglio), Luca Abete, Cosimo Terlizzi, Andrea Arcangeli, Luigi Catani, Javer Francia, Chiara Francia, Tiziano Francia, Marcela Citterio (24 luglio), Ludovica Coscione, Donato Carrisi, Dario Albertini, Diletta Leotta (27 luglio).
L'offerta musicale di questa edizione si arricchisce di tante novità che puntano a coinvolgere sempre più il pubblico del festival. Tra gli artisti attesi sul palco del Giffoni Music Concept: Max Gazzè, Ermal Meta, Ultimo, Annalisa, Fabrizio Moro, Benji & Fede, Vegas Jones, Enzo Avitabile, Lodovica Comello, Federica Abbate, Quentin 40, Luca Barbarossa, Il Pagante, Diodato, Livio Cori, Eva, Mirkoeilcane, Lorenzo Baglioni, Viito, Foja e Lello Tramma. Il programma musicale coniugherà live, un contest rap e tre tipi di masterclass: "Music", con gli artisti che si esibiranno in Piazza Fratelli Lumière la sera e si racconteranno ai giovani che compongono la sezione; "Talking about music", con esperti del settore musicale; "Radio", con esponenti del mondo radiofonico.
Tecnologia e ricerca sono state tra le protagoniste della prima giornata del Festival con un ospite d'eccezione: il robot umanoide Pepper nei panni di giurato come "giffoner 5601". Ha intrattenuto i ragazzi introducendo il concetto d'intelligenza artificiale (tema chiave di Next Generation, la rassegna d'innovazione interna al Giffoni) mostrando il proprio livello di autonomia e la possibilità di interagire in maniera naturale con il pubblico. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Giffoni Innovation Hub. Un momento pensato non solo per dare ufficialmente il via al conto alla rovescia che condurrà al Festival, ma anche per incontrare la cittadinanza e presentarle il tanto atteso programma dell’edizione 2018. Dopo i saluti del sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano e del presidente del Festival, Pietro Rinaldi, a raccontare l’inizio di questa nuova avventura è stato il direttore Claudio Gubitosi.
Web: www.giffonifilmfestival.it Email: comunicazione@giffoniff.it Via Aldo Moro, 4 - 84095 - Giffoni Valle Piana (SA)

Inaugura domani a Nettuno, la 16.a edizione del Guerre & Pace FilmFest, dedicato al cinema di guerra e di pace e quest'ano sul tema "Dentro la guerra". Omaggi a Ermanno Olmi e Folco Quilici

Apre domani, lunedì 23 giugno, a Nettuno (Roma) e andrà avanti fino al 29 luglio 2018 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il suggestivo complesso di Forte Sangallo, la 16.a edizione del Guerre & Pace FilmFest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari in collaborazione con Cinecittà Luce, ma anche presentazioni di libri. Il tema di questa edizione è “Dentro la Guerra”, con protagonisti film, documentari e libri per intraprendere un viaggio dentro la guerra attraverso le storie di uomini, donne, soldati coinvolti e travolti dalla

crudeltà dei conflitti. Un percorso tra le visioni degli autori più interessanti nel panorama cinematografico nazionale ed internazionale, per rivivere con i loro occhi gli orrori dei conflitti e per riflettere sul dramma delle guerre e su come il cinema l’ha rappresentata e continua a rappresentarla sugli schermi, raccontandoci le sue complessità e le sue contraddizioni, ma soprattutto gli effetti devastanti che provoca su chi la fa e su chi la subisce. Quest'anno si aprirà ricordando il centenario della fine della Grande Guerra e tra i documentari presentati, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, si proietterà “Il milite ignoto di Leonardo Tiberi”, l’eroe senza nome e senza medaglie che onora tutti i caduti della Grande Guerra, e “Come vincere la guerra” di Roland Seiko. In rassegna anche “Animali nella grande guerra” del rimpianto maestro Folco Quilici che Guerre & Pace FilmFest ha avuto l’onore di avere ospite e “My war is not over” di Bruno Bigoni.
Come avevamo già anticipato, tra i film in rassegna si parte con un omaggio al Maestro Ermanno Olmi con la presentazione del suo capolavoro “Il mestiere delle armi”. In programma “Insyriated” di Philippe Van Leeuw, “Lebanon” di Samuel Maoz, “Land Of Mine” di Martin Zandvliet, “The Water Diviner” di Russel Crowe, “La Battaglia di Hacksaw Ridge” di Mel Gibson. Grandi film in cui il cinema diventa strumento di riflessione e di discussione, di confronto con la Storia e con il presente. Tra i libri presentati “Alle porte di Damasco. Viaggio nella Siria che resiste”, di Sebastiano Caputo (Edizioni Circolo Proudhon), che racconta cronistoria e intrecci geopolitici del conflitto in Siria, crocevia tra Europa, Asia e Africa, civiltà millenaria, terra contesa fin dall'antichità, che è tornata al centro del dibattito politico mediorientale a causa di una guerra totale che si protrae da più di quattro anni.
L’ Ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte, con il suo “Guerra e Mare. Conflitti, politica e diritto marittimo” (Ugo Mursia editore) affronta, invece, la storia del diritto marittimo internazionale, raccontando la genesi delle norme e mettendo in luce tutte le zone d'ombra e le lacune che l'attuale evolversi della situazione geopolitica internazionale sta evidenziando. Oggi, come nel passato, le distese marine sono il confine su cui si giocano la Pace e il benessere dei popoli, perché la storia insegna che chi controlla il Mare controlla la Terra. Chiude il programma delle presentazioni “Perché ci attaccano - Al Qaeda, l’Islamic State e il terrorismo ‘Fai da te’, di Laura Quadrella Sanfelice di Monteforte (Aracne editrice). Il terrorismo ‘fai da te’ in un’analisi - corredata da una ricca documentazione fotografica - che spazia dalla propaganda jihadista agli attentati che homegrown terrorist e foreign fighter di ritorno mettono in pratica in Occidente.
Il Festival si propone di stimolare l’interesse del pubblico, specie quello giovanile, offrendo spunti per riflettere e sensibilizzare. Se è vero, infatti, che il cinema da sempre ha raccontato il dramma della guerra, indagato sulla pace e denunciato le tensioni sociali con forza e intensità superiori a quelle di ogni altro media, è altrettanto vero che grazie alle parole di chi la guerra l’ha vista, o all’impatto emotivo che un’opera d’arte può suscitare, la rassegna può davvero regalare allo spettatore un’esperienza unica di consapevolezza e riflessione. Patrocinato fin dalle sue prime edizioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e anche dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e premiato nel 2005 dalla Presidenza della Repubblica per l’alto
valore culturale e artistico, Guerre & Pace FilmFest è un'iniziativa realizzata con: patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo; contributo della Regione Lazio – Assesorato alla Cultura e Politiche Giovanili; il patrocinio e il contributo del Comune di Nettuno; Supporto e collaborazione di Istituto Luce Cinecittà. In questa edizione Guerre & Pace FilmFest si avvale anche della preziosa partecipazione della Nato - Public Diplomacy Division che con il Comitato Atlantico Italiano presieduto dal Prof. Fabrizio Luciolli, saranno presenti alla rassegna. Una partnership molto prestigiosa che porta il Guerre & Pace FilmFest oltre i confini nazionali. Sponsor Ciprari Legnami, iltuobanner.it, Trattoria Romolo. Media partner Il Quotidiano del Lazio e Romait.

giovedì 19 luglio 2018

Domani sera chiude la 64.a edizione del Taormina FilmFest con Matthew Modine & Richard Dreyfuss

Ultima giornata, domani 20 luglio 2018, per la 64.a edizione del Taormina FilmFest. Alle ore 21:00 al Teatro Antico di Taormina, l'Etna sullo sfondo e il mare in primo piano, la cerimonia di premiazione – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti -, presentata dal conduttore e giornalista tv Salvo La Rosa, con un parterre internazionale che prevede la presenza, tra gli altri, di Matthew Modine, Michele Placido, Richard Dreyfuss, Rupert Everett, Maurizio Millenotti, Maria Grazia Cucinotta, Sebastiano Somma, Tony Sperandeo, Monica Guerritore e tanti altri.

Il programma della giornata prevede, in sala A, alle ore 16:00, il cortometraggio "Le piccole cose", di Emiliano Galigani, ambientato in una notte d'estate in Toscana. Giorgia, una bambina di dodici anni, sta aspettando il suo maldestro amico Fulvio: Giorgia ha la missione di sabotare e danneggiare segretamente un'auto. Tutto sembra essere perfettamente pianificato, ma tutto a un tratto le cose si trasformano in un disastro completo. Alle 16:30, la regista Angelica Zollo sarà in sala per presentare al pubblico il suo lungometraggio fuori concorso in anteprima internazionale "Trauma is a Time Machine". La storia di una giovane in fuga da una famiglia violenta, finché si ritrova costretta ad affrontarli, ma viene violentata dal proprio fidanzato. In sala B, alle ore 10:00 il giovane produttore Alessandro Giuggioli presenta il film sul precariato "In bici senza sella", sette giovani personaggi affrontano le miserie del quotidiano nella loro battaglia per il futuro. Tra falsi suicidi e veri miracoli, si snoda l'acrobatica e irriverente ricerca per la stabilità economica in un dissacrante autoritratto di una generazione. Alle ore 12:00 il documentario "La storia dimenticata di Camp Monticello", di Matteo Borgart, il racconto di un capitolo dimenticato della Seconda Guerra Mondiale e del rapporto tra
Italia e Usa: il Campo di Prigionia di Monticello, in Arkansas, operativo dall'agosto 1943 all'ottobre 1945, in cui migliaia di prigionieri di guerra italiani furono internati fino alla fine della guerra. Per molti di loro un periodo felice... Alle ore 15:00 il regista e attore Massimiliano Varrese presenta in anteprima mondiale "Mikael", docufilm non convenzionale da lui stesso diretto, di spunto autobiografico, che Varrese così descrive: "Quando sei alla ricerca di te stesso e quando tutto sembra perso, ricordati che c’è sempre una forza che ti guida. In cammino verso i luoghi sacri di San Michele Arcangelo, un luogo e figura di culto nel mondo. Mi Ka El... Chi Come Dio? Chi siamo? Cosa vogliamo".
Alle ore 16:00, il regista e produttore Luca Vullo presenta il suo doc "Ccà semu", girato interamente a Lampedusa e frutto di una ricerca socio-antropologica volta ad analizzare gli effetti dell’emigrazione sui lampedusani e sull’isola di Lampedusa, diventata il centro simbolico dell'attuale crisi migratoria mediterranea. Il progetto è prodotto dalla Ondemotive Productions Ltd con i fondi dell'Università UCL di Londra. Alle ore 17:00 la masterclass per il pubblico dell'attore statunitense Matthew Modine, celebre interprete di "Full Metal Jacket" di Stanley Kubrick e di "Mary", di Abel Ferrara, una carriera costellata di interpetazioni per registi del calibro di Alan Parker, Robert Altman, Jonathan Demme, Mike Figgis, Oliver Stone, James Ivory, ma anche Stefano Sollima, nel suo ultimo film, "Soldado" e la serie tv "Stranger Things". Nella filmografia dell'attore californiano, anche la parte da protagonista di "La Partita", film in costume del 1988 diretto dal rimpianto Carlo Vanzina.
Il Taormina FilmFest è diretto da Silvia Bizio e Gianvito Casadonte e l'organizzazione è guidata da Videobank, con il general manager Lino Chiechio e l'amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. Nel programma, un fitto numero di première italiane e internazionali, ospiti d’eccellenza, documentari, corti e masterclass. Fra gli oltre 50 film presentati, 14 anteprime mondiali, 12 anteprime europee e oltre 10 anteprime italiane, tra documentari e cortometraggi. Per maggiori informazioni www.taorminafilmfest.it

sabato 14 luglio 2018

Chiude domani a Pergola, la terza edizione di Animavì, l'unico festival al mondo specificamente dedicato all'animazione poetica e d'autore. Bronzi Dorati per Manfredi, Wenders, Herlitzka, Gabriadze e Arminio

E’ iniziato l'11 e chiude domani, 15 luglio 2018, a Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino, la terza edizione di Animavì, l’unico festival al mondo specificamente dedicato all’animazione poetica e d’autore. Diretto da Simone Massi, figura chiave nel panorama dell’animazione contemporanea (i suoi lavori sono stati presentati, e spesso premiati, nel festival di tutto il mondo), Animavì si conferma anche quest’anno come un punto di riferimento per gli appassionati, che potranno scoprire opere provenienti da ogni latitudine – 16 i titoli del Concorso internazionale, in corsa per il Bronzo dorato, premio ispirato al gruppo scultoreo di epoca romana simbolo della città di Pergola – e incontrare

i loro autori (tra le presenze già confermate: l’egiziana May Hassan, l’iraniana Shiva Sadeghasai, il polacco Tomasz Siwinski, il canadese Thomas Corriveau, il russo Andrew Katsuba e la belga Jasmijn Cedèe). Al concorso internazionale si affianca il Concorso Scuola del libro di Urbino dedicato ad autori emergenti che il festival Animavì propone tutti gli anni, alternando il coinvolgimento delle sezioni Animazione e Fumetto della scuola del libro di Urbino. 8 i ragazzi in gara che concorrono per un premio speciale. La giuria che decreterà il vincitore sia del concorso scuola che di quello internazionale, come tutti gli anni, è formata da personalità del mondo dell’animazione, del cinema e della poesia: l'attrice Alba Rohrwacher, il maestro dell'animazione italiana Manfredo Manfredi (disegnatore della sigla dell’indimenticabile Carosello, candidato all'Oscar per il cortometraggio “Dedalo”); e lo scrittore e poeta Franco Arminio, direttore artistico del Festival della paesologia "La Luna e i Calanchi" di Aliano.
Ma Animavì non è solo animazione: come ogni anno, il festival vuole ringraziare e premiare, alcune personalità che con la loro opera hanno segnato il nostro immaginario: nasce così l’idea dei 4 Bronzi Dorati per l’arte Animata (al già citato Manfredo Manfredi, che ha voluto anche onorare il festival disegnandone il manifesto 2018), l’arte Teatrale (al “tesoro nazionale georgiano” Rezo Gabriadze, “straordinario artista-artigiano, magistrale architetto di un teatro di marionette letteralmente meraviglioso”), l’arte della Recitazione (a Roberto Herlitzka, “per la poesia attraverso la parola, arte particolare che l’ha contraddistinto ed elevato fra i più grandi attori del teatro e del cinema italiano”) e l’arte Poetica (assegnato a Franco Arminio, “cantore dei piccoli paesi sperduti e dello sparuto gruppo di persone, animali e cose che ancora si ostinano ad abitarli”).
A questi si aggiunge lo speciale Bronzo Dorato alla Carriera, riconoscimento assegnato in passato a Emir Kusturica e Aleksandr Sokurov, che a settembre, nel corso di una serata speciale, sarà consegnato a Wim Wenders, “universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi del nostro tempo, un poeta del cinema che, con la sua opera, ci accarezza il capo e sussurra parole di speranza”. Tra gli altri ospiti speciali del festival, ricordiamo almeno Goffredo Fofi, protagonista di un incontro che non poteva avere titolo diverso: “Il sognatore resistente”; e Neri Marcorè, che l’8 luglio sarà protagonista di una sorta di “preludio” per raccontare un festival che – come spiega Simone Massi – “sta crescendo di anno in anno come un piccolo miracolo che prende corpo” E ancora: concerti, spettacoli teatrali, incontri, workshop e presentazioni di libri: il programma completo è disponibile sul sito www.animavi.org
I film del Concorso internazionale: “Among the Black Waves” di Anna Budanova (Russia) Ispirato all’antica leggenda scandinava secondo la quale le anime delle persone annegate si trasformano in animali marini, il film segue un cacciatore che ruba la pelle di una ragazza-foca impedendole di tornare allo stato animale. “Toer” di Jasmijn Cedée (Belgio/Olanda) Una spensierata e astratta animazione dipinta a mano piena di energia. Una dedica alla corsa ciclistica su pista, dedicata a “Kuipke”, una pista in legno indoor di Ghent, Belgio, dove sin dal 1922 si tiene una gara della durata di sei giorni. “Folly” di Thomas Corriveau (Canada) Da un adattamento della pièce teatrale "Pour un oui ou pour un non" di Nathalie Sarraute: due personaggi si incontrano e si scontrano in una battaglia senza pietà. La storia si svela attraverso una profusione di disegni in bianco e nero, che richiamano alla mente un’incisione in movimento perpetuo. Dei brevi gesti vengono ripetuti in loop fino alla nausea. Ossessivo ed ipnotico. “My Heart is not Here di Pieter Coudyzer (Belgio) "Il mio cuore non è qui" fa parte di una serie di brevi film dipinti che vogliono visualizzare concetti semplici. In questo film in particolare vediamo un uomo che dorme passare da un mondo all’altro. La colonna sonora è firmata dal celebre compositore estone Arvo Part.
“A Story of Refugee” di May Hassan (Egitto) Sostenuta dalla voce fuori campo di un rifugiato siriano, una breve e toccante animazione disegnata a mano, caratterizzata da un tratto essenziale, giallo su fondo scuro, e repentini cambi di prospettiva. “Inner Light” di Andrew Katsuba (Russia) In un mondo di luce il bimbo non sembra avere un posto, perché per lui questa luce significa sofferenza e dolore. Il ragazzo viene costretto a lasciare la sua casa di nuovo. Nel mondo della luce lui è come un'ombra, cerca disperatamente di evitarla perché questa luce per lui è dolore. Nonostante tutto non può evitarla – i ragazzini brillanti che giocano a palla lì vicino lo notano... “Nothing Happens” di Uri Kranot, Michelle Kranot (Danimarca/Francia) Il film esplora un diverso tipo di narrativa, è un'esperienza cinematografica e di realtà virtuale che invita lo spettatore a partecipare e a scegliere la propria prospettiva, fino ad essere assorbito in un singolare universo fatto di neve, uccelli neri, poesia. “The Umbrella” di Xin Li (Cina) Non è mai facile per un padre dire addio alla propria figlia. Il giorno del suo matrimonio lui cede sua figlia con la sua protezione... Realizzata con la complessa tecnica della pittura a olio su vetro. “Airport” di Michaela Müller (Croazia/Svizzera) Michaela Müller dipinge su vetro con l’acquerello, una pittura che si presta a metamorfosi ardite e ad un utilizzo sorprendente del colore. Lo sguardo in soggettiva fa immergere lo spettatore nella massa anonima e oscura di persone e carrelli, da cui vengono presi solo volti occasionali. Le figure si mutano perfettamente negli oggetti e viceversa. Quindi tutto sembra scorrere e ci trascina in un flusso oscuro che ci lascia senza fiato, un po’ come i passeggeri che hanno appena preso il volo. “And the Moon Stands Still” di Yulia Ruditskaya (Bielorussia/Germania/Usa) Liberamente ispirato alla fiaba di Aleksey Tolstoy “The Witcher”. Un cortometraggio cupo, inquieto e privo di dialoghi: la presenza della luna influenza tutti quanti con il suo bagliore. Il film esplora il ciclo lunare e le energie invocate dalla sua radiosità. “Maned e Macho” di Shiva Sadegh Assadi (Iran) Gli istinti e le emozioni represse di una giovane ragazza si incarnano in animali che escono dai suoi sogni. Nessuno dei suoi familiari, però, si accorge di questi animali. “Moczarski’s case” di Tomasz Siwinski (Polonia) La storia di Kazimierz Moczarski – un famoso giornalista polacco, un ufficiale della Resistenza nella Polonia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale, autore del libro "Conversazioni con un boia”. Il film racconta in modo metaforico la storia della sua vita e il suo incontro con un generale nazista - Jurgen Stroop – il liquidatore del ghetto di Varsavia. “My Mum’s Bonkers” di Naomi Van Niekerk (Sud Africa) Il film racconta la perdita della madre e la relazione imperfetta tra una figlia e un bambino. Ispirato al poema eponimo di Goosen, recitato dalla celebre attrice sudafricana Eliza Cawood, sull’aria ‘O mio babbino caro’ dell’opera “Gianni Schicchi” di Puccini, nella leggendaria performance di Maria Callas del 1955. “Untamed” di Juliette Viger (Danimarca) Sally, una quindicenne introversa, vive e sostiene il suo padre-lupo nella città di New York dove il Lupo scivola sempre di più nel suo mondo selvaggio. Sally si ricorda l’uomo che suo padre era, un brillante e talentuoso trombettista. Dove è finito suo padre? Lo si può ancora trovare all’interno del Lupo? “A Daybreaker” di Luan Xing Quan (Cina) Su un autobus un vecchio, sorprendentemente, incontra se stesso da giovane. L’amarezza dell’uno fa da contraltare allo smarrimento dell’altro, fino al sorgere del sole, quando i sogni svaniscono ed è un nuovo inizio. “Oh Mother!” di Paulina Ziolkowaska (Polonia) Una madre e un figlio si scambiano continuamente di ruolo e di posto: in certi momenti la madre è un’adulta, in altri il figlio cresce e si prende cura di una madre divenuta improvvisamente infantile. Note Generali Animavì primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, vanta il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte, insieme a contadini, minatori, partigiani: Pierino Amedano, Franco Armino, Andrea Bajani, Luca Bergia, Valentina Carnelutti, Max Casacci, Dilo Ceccarelli, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Gang, Valeria Golino, Nastassja Kinski, Emir Kusturica, La Macina, Neri Marcoré, Mau Mau, Laura Morante, Marco Paolini, Lyudmila Petrushevskaya, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Francesco Scarabicchi, Silvio Soldini, Oreste Tagnani, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Massimo Zamboni, Aleksandr Sokurov e Ninetto Davoli.
Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae, con la collaborazione della Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Unione Montana del Catria e Nerone, Fondazione Marche Cultura, SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e Accademia del Cinema Italiano Premio David di Donatello. Con il patrocinio del MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Asifa Italia, del Comune di Pergola, del Comune di San Lorenzo. Il festival ha ricevuto per due anni consecutivi dal Presidente della Repubblica la Medaglia al Merito per il valore culturale dell’iniziativa. Biglietti Acquistabili su www.liveticket.it www.animavi.org

giovedì 12 luglio 2018

Al Taormina Film Fest - dal 14 al 20 luglio - nuovi ospiti, da Marion Cotillard a Matthew Modine, e un omaggio a Carlo Vanzina con i suoi grandi successi

Svelati tutti gli ospiti della 64.a edizione del Taormina FilmFest, Marion Cotillard, Rupert Everett, Richard Dreyfuss, Matthew Modine, Terry Gilliam, Maurizio Millenotti, Michele Placido, Sabina Guzzanti, Monica Guerritore e tanti altri. La manifestazione - che si svolgerà dal 14 al 20 luglio 2018 -, vede nelle vesti di direttori artistici Silvia Bizio e Gianvito Casadonte e con l'organizzazione, guidata da Videobank, grazie al general manager Lino Chiechio e all'amministratore unico Maria Guardia Pappalardo offre un nutrito programma fitto di première italiane e internazionali, ospiti d’eccellenza, documentari, corti e masterclass.

Le proiezioni e le masterclass del festival si terranno presso le sale del Palazzo dei Congressi. Fra gli oltre50 film presentati, 14 anteprime mondiali, 12 anteprime europee e oltre 10 anteprime italiane, tra documentari e cortometraggi. La cerimonia di apertura del festival si tiene a Messina, sabato 14 luglio e sarà dedicata a Carlo Vanzina, scomparso lo scorso 8 luglio, con la proiezione del film Il cielo in una stanza. Con oltre 70 film e serie tv, il celebre regista e produttore ha descritto i cambiamenti della società italiana, da “Sapore di Sale” e “Vacanze di Natale” – capostipite di un filone in auge finora - al recente “Caccia al Tesoro”.
La giuria al femminile del festival sarà diretta dalla produttrice Martha de Laurentiis e include l'attrice, regista e produttrice Maria Grazia Cucinotta, la produttrice Donatella Palermo, la produttrice Eleonora Granata, e la produttrice Adriana Chiesa Di Palma. Il prestigioso Premio Tauro D'Oro, così come i Taormina Arte Awards, saranno consegnati durante la cerimonia di chiusura del festival, venerdì 20 luglio in una serata presentata dal conduttore e giornalista Salvo La Rosa che si terrà nello splendido Teatro Antico di Taormina. La giuria assegnerà inoltre 5 premi per i film in concorso, per le categorie Miglior Regista, Miglior Produttore, Miglior Attore, Miglior Attrice e Miglior Sceneggiatura. “Il festival – dichiarano Bizio e Casadonte - quest’anno privilegia film diretti da donne e film con forti temi sociali, dall’immigrazione, alla violenza contro le donne, ai rifugiati. Anche per questo abbiamo voluto scegliere una giuria composta solo di donne, produttrici e attrici”. Nei giorni del festival, sarannno ospiti a Taormina numerose star internazionali e italiane, tra cui Marion Cotillard, Rupert Everett, Richard Dreyfuss, Matthew Modine, Terry Gilliam, Maurizio Millenotti, Michele Placido, Sabina Guzzanti, Monica Guerritore, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Beppe Cino, Tony Sperandeo, Pietro Valsecchi, Michela Andreozzi, Martha de Laurentiis, Maria Grazia Cucinotta, Adriana Chiesa Di Palma, Donatella Palermo, Eleonora Granata, Paola Ferrari de Benedetti, Dr. Pietro Bartolo e Maria Sole Tognazzi, Sabrina Paravicini, Rossella Brescia, Nick Mancuso e tanti altri.
Tra i film in concorso, in anteprima mondiale, “Be Kind”, di Sabrina Paravicini e Nino Monteleone, con Roberto Saviano, Fortunato Cerlino e Samantha Cristoforetti, che racconta il viaggio da piccolo regista di una persona 'diversa' all’interno della diversità, intesa non come differenza, ma come ricchezza nella varietà. L’idea del film nasce da una domanda della madre: “Ti andrebbe di raccontarti?". Lui ha accettato. La mamma, l’attrice e regista Sabrina Paravicini, lo accompagna in un percorso fisico, ma soprattutto emotivo, attraverso la condivisione delle loro storie. Tra i numerosi eventi, il 17 luglio alle ore 10:00, “A Scuola di Cinema”, con Il Centro Sperimentale di Palermo, a cura di Ivan Scinardo.
Silvia Bizio, co-direttrice artistica, che in passato aveva già collaborato con il festival in qualità di Consulente dagli Stati Uniti, aggiunge: “In pochi giorni siamo riusciti a creare un festival con una lineup di altissimo livello, che descrive al meglio la bellezza di questo festival storico. Dopo due anni di incertezze, siamo pronti per la sessantaquattresima edizione e ci impegneremo sempre più per portare al Taormina FilmFest un futuro radioso”.