martedì 30 aprile 2019

Ancora un festival per i primi di Maggio: la 12.a edizione dei Tulipani di Seta Nera dedicato alla 'Diversità"

In partenza – dal 3 al 5 maggio 2019 a Roma – la 12.a edizione del Festival Tulipani di Seta Nera. La manifestazione, dedicata alla ‘Diversità’, istituita dall’associazione Università Cerca Lavoro con il sostegno di Regione Lazio e Roma Lazio Film Commission, avrà come madrina Lorella Cuccarini, uno dei personaggi più amati del mondo dello spettacolo. La showgirl riceverà il premio “Sorriso Diverso” assieme agli attori Elena Sofia Ricci e Alessio Boni. La cerimonia sarà l’evento-clou del festival durante la serata finale. Nelle prime due giornate, al cinema Barberini, il cartellone prevede la proiezione di cortometraggi, documentari e i videoclip finalisti, mentre durante la serata finale, il 5 maggio, al Brancaccio, avrà luogo il gala condotto da Metis Di Meo e Franco Di Mare, alla presenza di referenti istituzionali e ospiti del mondo della televisione, del cinema e dello spettacolo. La kermesse internazionale, che si ispira a tutte le sfumature della cosiddetta diversità, mette in palio, una rassegna di cortometraggi ideata 12 anni fa dal direttore artistico Paola Tassone e presieduta da Diego Righini, e ha proprio lo scopo di raccontare la diversità e valorizzarne le peculiarità attraverso il cinema, promuovendo i giovani autori e la loro creatività, e divulgandone le opere e il loro significato al grande pubblico attraverso la programmazione di alcuni dei corti nel palinsesto di Rai1. Il tema dunque è la diversità che nei lavori in gara ritroviamo in tutte le sue declinazioni: stereotipi, disabilità, discriminazione femminile, isolamento, pregiudizio, emarginazione, e persino pedofilia – che spesso viene ingiustamente confusa dalla maggioranza silenziosa con omosessualità - ed eutanasia.

Nelle prime due giornate alla Multisala Barberini, presentate da Metis Di Meo, verranno proiettati i cortometraggi e i videoclip finalisti, i cortometraggi fuori concorso “Sogni” di Angelo Longoni con Loretta e Daniela Goggi, “9 su 10” di Andrea Baroni, “Processo a Ricci Chinnici” di Marco Maria Correnti, “Per sempre” di Alessio Di Cosimo e “Farida” di Mohamed Zouaoui, e i lungomnetraggi “Free” di Fabrizio Maria Cortese con Sandra Milo, Enzo Salvi e Antonio Catania e “Dafne” di Federico Bondi con Carolina Raspanti; tra gli ospiti Pierdavide Carone e i Dear Jack che presenteranno “Caramelle”, la canzone sulla pedofilia non ammessa a Sanremo.
I premi saranno consegnati domenica 5 maggio al Teatro Brancaccio, un Gala in grande stile alla presenza di istituzioni e rappresentanti del mondo della televisione, del cinema e dello spettacolo in genere, condotto sempre da Di Meo ma assieme a Cataldo Calabretta, e le opere finaliste votate dalla Giuria di VariEtà presieduta da Janet De Nardis: il Premio al Miglior Corto, il Premio “Miglior Sorriso Nascente” all’opera prima scelta dalla Giuria tecnica presieduta da Caterina D’Amico, e tutti gli altri riconoscimenti, compreso il “Sorriso Diverso” Rai Cinema Channel “Sorriso” decretato dal pubblico del web con le sue visualizzazioni fra i 30 cortometraggi che hanno passato la prima selezione: tutto sul canale appositamente creato dalla Rai www.tulipanidisetanera.rai.it. Saranno inoltre assegnati i premi speciali “Sorriso Diverso” e i riconoscimenti speciali “Tulipano di Seta Nera” a personalità dello spettacolo che hanno dedicato o stanno dedicando la loro interpretazione artistica e la loro attività professionale al valore positivo della diversità: quest’anno toccherà alla stessa Lorella Cuccarini, e a Elena Sofia Ricci, Alessio Boni, Pino Insegno, Gigi e Ross, I Musicanti ed Enrico Nigiotti.
Tra le novità di questa edizione di Tulipani di Seta Nera la sezione dedicata aigià citati videoclip musicali (in finale ce ne saranno 8 scelti dal maestro Vince Tempera) cui sarà assegnato il Premio #SocialClip a sottolineare l’importanza della musica come strumento di comunicazione universale: il premio #SocialClip sarà condotto da Serena Gray (videointervista a fine articolo) affiancata da Mauro Coruzzi/Platinette, testimonial della serata, mentre la giuria è presieduta da Grazia Di Michele (videointervista a fine articolo). E ancora, il gemellaggio con ASL Roma 1 per la campagna Depressione post-partum: una diagnosi precoce per un intervento efficace.
E il lancio di #insiemeperilsociale, una challenge legata a Tik Tok, il social network più utilizzato dai millennials chiamati a spiegare in 30 secondi che cos’è per loro la diversità. Come per le precedenti edizioni anche quest’anno l’Ente Nazionale Sordi Onlus garantirà il servizio di interpretariato LIS per tutta la manifestazione. Le nostre videointerviste ai conduttori Metis De Meo, Cataldo Calabretta e Serena Gray, alla presidente di giuria #SocialClip Grazia Di Michele, all’ideatrice e direttrice artistica di Tulipani di Seta Nera Paola Tassone e alla presidente di giuria di VariEtà Janet De Nardis.

domenica 28 aprile 2019

Il Nordic Film Fest di Roma compie otto anni ma ne dimostra molti di più. Il cinema dei Paesi Scandinavi (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) continua a sorprendere

L’ottava edizione del Nordic Film Fest si tiene a Roma da giovedì 2 a domenica 5 maggio 2019. La rassegna che nasce con l’intento di promuovere la cinematografia e la cultura dei Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), a cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo, si svolgerà presso la Casa del Cinema di Villa Borhese a Roma, presenterà nuovi film in anteprima o inediti in Italia ed è realizzata anche in collaborazione con l’Ambasciata di Islanda di Parigi, i Film Institutes dei rispettivi paesi e con il patrocinio del Comune di Roma e della Regione Lazio.

Oltre alle proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano o in inglese e ad ingresso libero (fino ad esaurimento posti), il programma prevede presentazioni e incontri con ospiti internazionali (registi, attori, produttori, sceneggiatori). Il tema della rassegna di quest’anno sarà “Borders / Confini”, non solo in senso geografico ma anche tra “mondi “, modi di essere e di pensare diversi.
Ad aprire ufficialmente il Nordic Film Fest 2019, con la presenza dell’attrice Alba August e del produttore Lars G. Lindström, il film biografico “Becoming Astrid”, sulla vita di Astrid Lindgren, una delle più importanti scrittrici della letteratura per l’infanzia del Novecento, autrice del best seller “Pippi Calzelunghe”, diverse volte portato sul grande e sul piccolo schermo. Il film narra di una giovane Astrid che decide di infrangere le rigide norme della società dei primi del ‘900 e seguire il suo cuore. Il film ha ricevuto 7 nomination ai Guldbagge Awards (il premio cinematografico più importante rilasciato in Svezia), tra cui miglior film e miglior attrice.
Prima dell’opening verrà proiettato il documentario finlandese ”Every Other Couple”, introdotto dalla regista Mia Halme, sulle storie di coppie divorziate, candidato come miglior documentario internazionale al Hot Docs Canadian International Documentary Festival.
Tra i tanti film del ricco programma vanno segnalati, venerdì 3 maggio alle 21:30 il finlandese ”Void” presentato dal regista Aleksi Salmenperä; commedia drammatica, tragica ed eccentrica sul prezzo del successo e la paura del fallimento, sull’incomprensibilità reciproca in un rapporto di coppia, film vincitore di 4 Jussi Awards (il premio cinematografico più importante della Finlandia), tra cui miglior film e miglior regia.
Sabato 4 maggio alle 19:00 lo svedese ”Border – Creature di Confine” di Ali Abbasi (da poco nelle sale italiane), presentato dal produttore Piodor Gustafsson, film sorprendente che inquieta e insieme meraviglia, incrociando atmosfera fantastica e cronaca sociale, candidato all’Oscar per il miglior trucco e acconciatura, miglior film a Un Certain Regard dell’ultimo Festival di Cannes, 4 candidature agli European Film Awards, vincitore del Noir in Festival, di 6 Guldbagge Awards, tra cui miglior film e miglior attrice; sempre sabato 4 maggio, alle 21:30, il norvegese ”What will People Say” presentato dalla regista Iram Haq, film autobiografico sulla vita di una sedicenne di origini pachistane, figlia di immigrati in Norvegia, che viene violentemente stravolta quando il padre la trova in compagnia di un coetaneo, e decide di rimandarla nella madrepatria, forzandola alla sottomissione; selezionato dalla Norvegia per gli Academy Awards 2018, vincitore di 4 Amanda Awards (il premio cinematografico più importante della Norvegia), tra cui miglior regia, miglior attore e migliore sceneggiatura.
Domenica 5 maggio alle 18:15 il danese ”A Fortunate Man”, il film più recente del regista Bille August, premio Oscar e due volte Palma d’Oro al Festival di Cannes, adattamento del romanzo ”Lykke-Per” del premio Nobel per la letteratura Henrik Pontoppidan. Sempre domenica, alle ore 21:30, film di chiusura del Nordic Film Fest 2019, l’islandese “Woman at War – la donna elettrica” diretto da Benedikt Erlingsson, presentato in anteprima mondiale alla Semaine de la Critique di Cannes e uscito in Italia qualche mese fa, vincitore del Premio Lux del Parlamento Europeo. “La donna elettrica” è una commedia fuori dagli schemi che unisce emozione, impegno e divertimento. La protagonista sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta da eco-terrorista contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Il film avrà presto un remake americano, diretto, prodotto e interpretato dall’impegnata e due volte premio Oscar Jodie Foster.
La manifestazione avrà anche quest’anno una sezione speciale interamente a cura del Circolo Scandinavo con proiezione di film e corti con ospiti nordici, sabato 4 maggio dalle 16 alle 20. Il lungometraggio presentato in questo spazio sarà “We are like oranges”, introdotto dalla regista e sceneggiatrice svedese Cecilia Gärding, film che affronta il tema del razzismo in Svezia in una sorta di saga ispirata ad “Alice nel paese delle meraviglie”, mentre alla proiezione dei corti sarà presente la regista finlandese Pia Andell.
Per la prima volta al Nordic Film Fest sbarca “Skam”, la web serie prodotta in Norvegia diventata rapidamente un fenomeno internazionale; nata dal canale NRK P3 è stata portata in Italia da TIMvision. Ci saranno due momenti durante il festival per conoscere la storia e il linguaggio social del “teen drama”: la mattina di sabato 4 maggio, dalle ore 10 alle ore 13, un incontro in collaborazione con Bam! Strategie Culturali, il Nordic Film Fest ospita NRK P3, produttore di “Skam Norvegia”, per un confronto con altri casi che hanno coinvolto il proprio pubblico con strumenti innovativi. All’incontro saranno presenti Marianne Furevold (SKAM NRK P3), Ludovico Bessegato (SKAM TIMvision), Prisca Cupellini (MAXXI) e Janet De Nardis (Rome Web Fest) con i moderatori di Bam! Strategie Culturali Federico Borreani e Francesca Lambertini; domenica 5 maggio alle ore 16, avrà luogo una “proiezione maratona” di “Skam” con quattro episodi norvegesi (proiettati per la prima volta al cinema in Italia) ed una sorpresa targata “Skam Italia”.
Come nelle precedenti edizioni ci sarà una sezione dedicata allo Storytelling, a cura della Writers Guild Italia. L’incontro con ospiti del Nordic Film Fest, rappresentanti dell’industria cinematografica dei Paesi Nordici e sceneggiatori italiani, affronterà il tema del “gender” della scrittura. L’incontro si terrà presso l’auditorium dell’Ambasciata di Finlandia, venerdì 3 maggio alle ore 10.
Nordic Film Fest si avvale anche quest’anno dell’importante partnership con IED (Istituto Europeo di Design) che ha realizzato la sigla originale. Media partner del Nordic Film Fest 2019 è Romeing, il principale magazine mensile di lingua inglese a Roma, che dal 2010 aiuta gli “expats” e i turisti a scoprire la scena culturale, gli eventi e gli stili di vita della capitale.

Dal 2 all'8 maggio 2019 torna a Roma con la XII edizione il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano

Dal 2 all'8 maggio 2019 torna a Roma al Cinema Farnese di Campo de’ Fiori il Festival del Cinema Spagnolo, giunto alla sua dodicesima edizione. La manifestazione dedicata al cinema spagnolo e latinoamericano di qualità riflette la varietà di generi e di tematiche che da anni contraddistingue il cinema spagnolo: dallo sguardo sulla Storia e sul sociale, alle dittature latino-americane degli anni Settanta e Ottanta ai diritti LGBT e ai temi di più scottante attualità, con ampio spazio dedicato a opere prime e seconde e a registe donne.

L'inaugurazione della kermesse, giovedì 2 maggio alle ore 21:00, vedrà la proiezione in anteprima italiana di “Yuli”, lungometraggio di Icíar Bollaín (“Te doy mis ojos”; “También la lluvia”; “El olivo”), alla presenza della stessa regista. Il film, che sarà distribuito in autunno in Italia da Exit Media, ha vinto il premio come Miglior Sceneggiatura all’ultimo festival di San Sebastian per Paul Laverty. Arricchito da coreografie cariche di lirismo, “Yuli” ruota intorno all’incredibile parabola di Carlos Acosta, in arte Yuli, una leggenda vivente della danza che da piccolo si rifiutava di ballare. Obbligato dal padre che vuole dargli un’opportunità per lasciare una Cuba attanagliata da decenni di embargo, giunge al successo mondiale diventando un performer paragonato a miti quali Nureyev e Baryshnikov.
Venerdì 3 maggio, doppio evento speciale: alle ore 19:00 (con replica il 7 maggio h. 22:30) la proiezione di “Alberto-García Alix: La Línea de Sombra” (t.l. Linea d’ombra), esordio di Nicolás Combarro, presente a Roma con il produttore Miguel Ángel Delgado, che mette a nudo le origini e i processi creativi di Alberto García-Alix,uno dei più importanti fotografi del panorama artistico europeo, testimone e catalizzatore della Movida madrilena, conosciuto come il Pedro Almodóvar della fotografia.
Alle ore 21:00, altro grande ospite del festival, la regista Arantxa Echeverria presenterà il suo esordio, “Carmen y Lola”, fresco vincitore di due Premi Goya come Miglior Opera Prima e come Miglior attrice non protagonista (Carolina Yuste). Presentato e applauditissimo alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2018, il film racconta la storia di Carmen, una ragazza che appartiene a una comunità di gitani nei sobborghi di Madrid. Destinata a riprodurre uno schema che si ripete di generazione in generazione, e quindi sposarsi presto e crescere il maggior numero di bambini possibile, incontra un giorno Lola, gitana come lei, ma per nulla rassegnata a quel destino... Nel fine settimana, il programma è arricchito dalla presenza di altri ospiti di spicco: sabato 4 maggio (h. 20:15) Gustavo Salmerón, accompagnato dalla madre Julita, vero e proprio personaggio cult in patria, presenterà la sua esilarante opera prima: “Muchos Hijos, un Mono y un Castillo (t.l. Molti figli, una scimmia e un castello), Premio Goya 2018 come Miglior Documentario, vincitore anche al Karlovy Vary Film Festival, campione d’incassi in patria e amato da Almodóvar.
Domenica 5 maggio (con replica mercoledì 9 h. 19:00) sarà la volta di Rodrigo Sorogoyen, regista del momento, trionfatore con “El reino a los ultimos” (t.l. Il regno agli ultimi), ben 7 Premi Goya, tra cui Miglior Regia, Sceneggiatura e Attore protagonista (Antonio de la Torre). Un thriller ad alta tensione che racconta il tema della corruzione nelle alte sfere della politica spagnola. La storia di un dirigente regionale di partito che, coinvolto in un giro di mazzette, sarà espulso dal 'regno' e diverrà bersaglio dell’opinione pubblica, tradito da amici e compagni di partito. Il film sarà distribuito in Italia da Movies Inspired dal 4 luglio.
Tra gli eventi speciali, l’omaggio a Pepe Mujica (martedì 7 maggio h. 20:15), ex militante Tupamaro divenuto Presidente dell'Uruguay, famoso nel mondo per la rettitudine della propria condotta politica. A lui e i suoi anni di detenzione in carcere si ispira il film di denuncia “La noche de 12 años”, di Alvaro Brechner, Premio Goya 2018 come Miglior Adattamento cinematografico. La sezione Latinoamericana è completata dal film colombiano “Matar a Jesús” (t.l. Uccidere Gesù), opera seconda di Laura Mora, osannata al Festival di San Sebastián; e dal cult cubano del 1968, “Memorias del subdesarrollo” (t.l. Memorie del sottosviluppo) di Tomás Gutiérrez Alea, che verrà presentato nella sua versione appena restaurata.
Chiude l’edizione romana mercoledì 8 maggio alle h. 21:30, “Goodbye Ringo”, film di Pere Marzo, che ripercorre l’epoca dorata degli ‘Spaghetti Western’, quando i paesaggi della Spagna divennero lo scenario privilegiato per ricreare la magia del Far West americano. Premiato a Sitges 2018 come Miglior Documentario, si avvale della voce narrante del regista Enzo G. Castellari e del materiale d’archivio storico dell’Istituto Luce. L’evento, dedicato alla memoria di Giorgio Capitani, sarà moderato da Marco Giusti, e vedrà la presenza dello stesso regista Castellari e del collega Romolo Guerrieri. La manifestazione, che da sempre si è connotata come itinerante, farà quindi tappa in diverse città d’Italia, a partire da Treviso e dal Salone del Libro di Torino,dedicato quest'anno proprio alla lingua spagnola, per proseguire a Trento, Senigallia, Campobasso, Napoli, Messina, Verona, Genova, Matera, Padova, Trieste, Perugia, Bergamo, Cagliari, Bari, Bologna, Milano e Reggio Calabria.
L'immagine ufficiale del Festival è opera di Esteban Villalta Marzi, artista italo-spagnolo di fama internazionale che negli anni Ottanta diventa un membro attivo del movimento artistico “Movida Madrileña”, confermandosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea. Il Festival, organizzato e curato da Exit Media riceve il sostegno dell'Ambasciata di Spagna in Italia, la Regione Lazio, AC/E (il corrispondente spagnolo del Mibact), la Reale Accademia di Spagna a Roma e l’Instituto Cervantes, e come di consueto la Rai come media partner. Tutte le proiezioni del Festival del Cinema Spagnolo sono in versione originale con sottotitoli in italiano. Prezzi 7 € intero / 5 € ridotto per studenti e over 65 Film di apertura biglietto unico 10 € Abbonamento: 5 film a 20 € (eccetto film di apertura e di chiusura) Per informazioni: www.cinemaspagna.org festival@cinemaspagna.org www.facebook.com/CinemaSpagna https://twitter.com/exitmedia www.instagram.com/cinemaspagna_festival/ tel. (+39) 3805908856 / (+39) 3405529271

lunedì 15 aprile 2019

A maggio, alla Casa del Cinema di Roma, la prima edizione della "Muestra de Cinema Mexicano". In anteprima europea il film "Silencio" prodotto, scritto e diretto da Lorena Villarreal

A Roma, dal 17 al 19 maggio 2019 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - presso la Casa del Cinema, la prima edizione della “Muestra de Cine Mexicano”. Fondato e diretto da Cecilia Romo Pelayo, il festival nasce dal desiderio e dalla volontà di creare uno spazio alternativo e internazionale per il cinema messicano.

“In questa prima edizione – nelle parole della direttrice artistica - si presenterà un programma audace, con una scelta di film che raccontano storie insolite, sconvolgenti e commoventi, insomma, difficili da dimenticare!”. Una scelta che unisce i lavori contemporanei dei registi messicani ai grandi classici. In programma, l'anteprima europea di “Silencio”, scritto, diretto e prodotto da Lorena Villarreal, che sarà ospite del festival. Il film, prodotto anche da Denisse Chapa e interpretato da Rupert Graves, John Noble e Melina Matthews, racconta di Ana, donna single e psichiatra di successo che conduce una vita tranquilla occupandosi di suo figlio e del nonno, il dottor James White, uno scienziato riconosciuto a livello mondiale, che ora
lotta contro la demenza. Costui nel passato aveva scoperto – e nascosto per non farla cadere in mani sbagliate - una pietra dai poteri incredibili, nella Zona del Silencio, un luogo misterioso in cui succedono fatti inspiegabili, conosciuta come il “Triangolo delle Bermuda” del Messico. La vita di Ana viene sconvolta quando qualcuno viene a conoscenza dei poteri della pietra e lei si vede costretta a trovarla per salvare suo figlio. Già regista di “Las Lloronas”, uno dei successi più sorprendenti della stagione 2004 in Messico, Lorena Villareal è stata produttrice associata del film “Acusada”, di Gonzalo Tobal e produttrice esecutiva del film “Allá en el rancho”, di prossima uscita. Presidente di una delle principali agenzie di marketing e pubblicità messicane, ha una lunga carriera di successo nel settore finanziario messicano.
La preziosa cinematografia messicana del passato sarà esaltata quindi dalla proiezione de “La Trilogía de la Revolución” di Fernando De Fuentes, che rappresenta il cinema messicano degli anni Trenta, dell'epoca pre-industriale. “Grazie al virtuosismo, alla sensibilità e all’ingegno dei suoi registi – continua la direttrice artistica – il Messico dimostra sempre più al Mondo la propria tenacia, abilità e passione per la Settima Arte, premiato da riconoscimenti a livello internazionale che aprono la strada a nuovi e brillanti cineasti messicani”.

giovedì 11 aprile 2019

Parte oggi - 11 aprile 2019 - la quarta edizione di Aqua Film Festival, il primo di cinema internazionale con cortometraggi, incontri, workshop, eventi speciali dedicati al tema dell'acqua in tutte le sue forme

A Roma dall’11 al 13 aprile si tiene la quarta edizione di Aqua Film Festival, il primo festival di cinema internazionale con cortometraggi, incontri e workshop, eventi speciali dedicati al tema dell’acqua in tutte le sue forme. Ideato e diretto da Eleonora Vallone, attrice, giornalista ed esperta di metodiche d’acqua, il festival intende - fin dalla sua prima edizione - valorizzare l'acqua non solo in chiave artistica e legata alla sua bellezza, ma anche sollecitare i registi, come si propone una nuova sezione del festival, a denunciare i disastri legati alla poca attenzione al mondo dell'acqua, i problemi legati ai dissesti idrogeologici e all'inquinamento di mari, oceani e corsi d'acqua. Oltre duecento i film arrivati in selezione, provenienti da tutto il mondo, da paesi quali Italia, Iran, Venezuela, Irlanda, Spagna, Svizzera, Portogallo, Brasile, Francia, Messico, Nepal, Cile, Perù, Colombia, Russia e Sud Africa. Di questi, saranno proiettati al festival 20 film nella sezione Corti, 6 nella sezione Cortini e 5 nella sezione Cortini Aqua&Students, dedicata esclusivamente agli studenti. Inoltre, il festival presenterà due Lungometraggi sul tema dell’acqua, due Anteprime assolute, quattro film di denuncia per la sezione fuori concorso Fratello Mare, Amico Lago, Caro Fiume e due video musicali sul tema dell’acqua, “Arabian Nights” di Alessandro Orlandi e “Floating Concert” di Anna Scalfati.

La giuria che premierà i cortometraggi in concorso è composta dallo scrittore e sceneggiatore Antonio Manzini, l'attore Beppe Convertini, il saggista, scrittore e regista Luca Raffaelli, l'attrice Chiara Francini, il regista Mimmo Calopresti, l'esploratore e fotografo subacqueo Alberto Luca Recchi, l'attore Lorenzo Flaherty, l'imprenditore e designer Marco Colasanti, vice Presidente per l’Italia della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, lo psicologo, criminologo e scrittore Ruben Sharif De Luca, l'artista Cristiana Pedersoli, Hélène El Missouri,della Fondazione Prince Albert II de Monaco e Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. La Giuria assegnerà il PREMIO SORELLA AQUA per il Miglior Corto e il PREMIO SORELLA AQUA per il Miglior Cortino. Sono, inoltre, previste cinque Menzioni Speciali Trasversali che andranno ai corti o cortini girati anche da smartphone che meglio interpretano alcuni sottotemi del Festival.
Inoltre, da quest'anno inizia una collaborazione con Medicinema Italia Onlus che proporrà, presso le sale cinema dell'Ospedale Niguarda di Milano e del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, una selezione dei corti ad una Giuria speciale composta da pazienti, medici, infermieri e volontari che esprimerà la propria preferenza al corto che riterrà più meritevole. Accomunati da un utilizzo del cinema per una comune mission sociale, AFF4 e Medicinema Italia Onlus stringono quindi una partnership allargando la fruizione del Festival anche ai pazienti di ospedali, per continuare il programma che Medicinema porta avanti: utilizzare il cinema come terapia di sollievo. Tra le anteprime assolute, la presentazione, sabato 13 aprile, di un breve film che racconta, con interviste agli autori e ai creativi, il film di animazione “Daniel Dolphin and the Guardians of Ocean”, produzione Canada/Usa di Buck Productions e Silverlight Entertainment, alla presenza di Claudio Monnini, Ambassador Italia delle produzioni. Il film, realizzato sotto la direzione creativa di Kyle Jefferson (già direttore creativo della Dreamworks) e che uscirà nelle sale nel 2020, è un remake - primo film di animazione latinoamericano ripreso da una major americana - di un film indipendente peruviano del 2009, basato sul romanzo best-seller di Sergio Bambarèn. Si tratta anche del primo film di animazione a livello mondiale dedicato a un delfino e racconta di solidarietà, amicizia e fiducia attraverso la storia di Daniel Dolphin, figlio del mitico guardiano dell'oceano, destinato a succedergli. Nonostante il rifiuto a indossare i panni del guardiano, per vivere la propria vita e navigare libero, un giorno dovrà dimostrare il proprio valore, accettando la pericolosa missione di rubare il Corno del Drago del Mare ai potenti Guardiani dell’Oceano. Daniel è accompagnato nell’avventura da un delfino orfano e dalla sua spalla inseparabile, Carl il calamaro. Altra anteprima assoluta “Ma che musica, Maestro!” cortometraggio di Giorgio Molfini (già nominato al David di Donatello per “Gatta Cenerentola”) e Daniela Riccardi (“Bill de Blasio. Un sindaco in Comune”; “La fabbrica fantasma”), una produzione Fabula Ventis e Mercatino Franchising, che sarà presentato dai registi e da Sebastiano Marinaccio, Presidente nazionale Mercatino Franchising. Un film che, cullato dalla musica di Eugenio Bennato, traduce in fiction i dati scientifici legati al consumo di acqua e che omaggia Peppe Vessicchio.
Tra i lungometraggi, “Aquaman”, diretto da James Wan e interpretato da Jason Momoa, Amber Heard, Willem Dafoe, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Yahya Abdul-Mateen Ii e Nicole Kidman, distribuito in Italia da Warner Bros. Basato sui personaggi DC, “Aquaman” è un'avventura visivamente mozzafiato nel mondo sommerso dei Sette Mari, che rivela la storia delle origini di Arthur Curry, metà umano e metà atlantideo e lo accompagna nel viaggio della sua vita per scoprire se è degno di essere ciò per cui è nato… un Re. Altro lungometraggio proposto, “Troppa grazia”, commedia surreale di Gianni Zanasi, con Alba Rohrwacher, Elio Germano e Giuseppe Battiston, distribuito da Bim. La storia di Lucia, geometra incaricata dal comune di un controllo su un terreno dove deve sorgere una grande opera architettonica aspettata da tutti. Durante i controlli, si accorge che le mappe ufficiali sono sbagliate e piene di manipolazioni per coprire probabili rischi geologici...
Fuori concorso, la sezione Fratello Mare, Amico Lago, Caro Fiume organizzata a scopo benefico dai volontari dell’Associazione Culturale no profit Universi Aqua e aperta a filmati corti o cortini realizzati con smartphone che denuncino, con reportage anche di pochi secondi o minuti, qualsiasi tipo di attività irresponsabile che provoca inquinamento del mare, dei fiumi o dei laghi. In questa nuova sezione saranno presentati: il reportage di denuncia di Assonautica sulle condizioni del Ponte romano della Via Ostiense sul Fosso di Vallerano, a cura dell’ambasciatore culturale di Assonautica Italiana, Piero Orlando; il corto “Finché c’è acqua c’è speranza” di Massimo Bevacqua sull’indifferenza dell’uomo davanti al 'mare' di plastica; il documentario sul “Progetto di pulizia dei fondali marini” di Dario Vassallo, che sarà presente al festival, fratello del sindaco-pescatore di Acciaroli, Angelo Vassallo, ucciso nel 2010 e a cui la Rai ha dedicato la fiction con Sergio Castellitto “Il Sindaco Pescatore”; il documentario di denuncia di Lisa Camillo “Balentes” che, durante il suo viaggio in Sardegna, scopre i bombardamenti segreti della NATO che hanno avuto conseguenze devastanti sulla popolazione umana e animale locale.
Ma il festival è anche formazione, grazie a “Filmare con lo smartphone”, workshop intensivo gratuito di due giorni, giovedì 11 e venerdì 12 aprile dalle 15:30 alle 19:30, su come realizzare film con un cellulare, che sarà tenuto dal regista Francesco Crispino, docente di Filmmaking all'Università Roma Tre. I due giorni di workshop si divideranno in una prima parte teorica dedicata all’inquadratura (formato, composizione, distanza, angolazione etc) e in una seconda di natura prettamente laboratoriale, dedicata al montaggio (riflettendo sul rapporto tra le inquadrature e tra l’aspetto visivo e quello sonoro) all’interno delle quali saranno i partecipanti a cimentarsi nella realizzazione di brevi prodotti audiovisivi.
La nuova sezione 'Cinema e Scienza: la parola all'esperto' prevede quindi gli interventi di Luca Lucentini, ricercatore dell'istituto Superiore di Sanità e di Mario Tozzi, geologo dell'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche e conduttore tv. Il progetto beneficia del sostegno della Fondazione Prince Albert II de Monaco e dell'Associazione italiana della Fondazione Prince Albert II de Monaco Onlus. Con il Patrocinio di: Unesco - Commissione Nazionale Italiana, WWAP Risorse idriche mondiali, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, C.O.N.I. - Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Consolato Onorario del Principato di Monaco a Firenze, Unimed – Mediterranean Universities Union, Medicinema Italia Onlus, Nuovo Imaie. Con il supporto di Roma Lazio Film Commission. Main Sponsor: Damast. Sponsor: Acqua Filette, Centro Sperimentale di Cinematografia. Partner: Michelangelo Gioielli, Ancim – Associazione nazionale comuni isole minori, Acquasmart srl, Marina Corazziari. Technical Partner: Aquaniene, Artemare. Media Partner: Coming Soon, Freetime Excellence Lifestyle, Canale Energia. Sostenitori: Marevivo, Fondazione Sorella Natura, Assonautica Italiana, Assonautica Acque interne Lazio e Tevere, Ostia Autumn School - VI Edizione. Per maggiori informazioni: www.aquafilmfestival.org aff@aquafilmfestival.org festival@aquafilmfestival.org www.facebook.com/www.aquafilmfestival.org/?fref=ts https://it.linkedin.com/in/aqua-film-festival-252b5085 twitter AquaFilmFestival

mercoledì 3 aprile 2019

Dal 4 al 7 aprile 2019, torna alla Fiera di Roma, la XXV edizione (primaverile) di Romics, l'atteso appuntamento internazionale sul fumetto, l'animazione, i game, il cinema e l'entertainment

Dal 4 al 7 aprile 2019, alla Fiera di Roma, la XXV edizione di Romics, il grande appuntamento internazionale sul fumetto, l’animazione, i games, il cinema e l’entertainment che si tiene due volte l’anno a Roma con oltre 400.000 visitatori annui. I Romics d’Oro di questa edizione Reki Kawahara, Ryan Ottley, Alessandro Bilotta, George Hull e Willem Dafoe, i grandi Maestri del fumetto, illustrazione, cinema e animazione internazionale si alterneranno sul palco di Romics per raccontare la loro straordinaria carriera artistica e per illustrare le basi tecniche e

teoriche delle loro creazioni. Le celebrazioni mondiali dell'80° Anniversario di Batman avranno la loro prima tappa ufficiale in Italia a Romics. Warner Bros. Entertainment Italia, DC Comics, RW Edizioni e Romics ospitano nel Movie Village una mostra di tavole originali. Fumetto in diretta, workshop, tavole rotonde per incontrare i grandi protagonisti del fumetto italiano ed internazionale. Visitando i numerosissimi stand all’interno dei padiglioni della Fiera, si potranno trovare tutte le novità editoriali. Per la sua capacità di fungere da trait d’union tra le generazioni, Romics è riconosciuta dalle istituzioni e dall’industria del settore come un uno spazio privilegiato.
Prosegue la collaborazione con la Regione Lazio, Unioncamere Lazio, Camera di Commercio di Roma per valorizzare le numerose industrie culturali creative presenti sul territorio e le molteplici misure a supporto della loro crescita. Si consolida la collaborazione istituzionale col Centro per il Libro e la Lettura e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che ha condotto dall’anno scorso all’istituzione nell’ambito del Concorso Romics dei Libri a Fumetti del Premio Nuovi Talenti e che in questa edizione potrà contare sulla gentile collaborazione del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol che assicurerà agli autori vincitori una dotazione di libri. La Giuria di qualità della diciottesima edizione del concorso è composta da personalità del mondo del fumetto, della cultura e dell’arte: Romano Montroni, presidente del Cepell, Enrico Fornaroli, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna e Valeria Arnaldi, giornalista professionista e scrittrice.
L’impegno sui temi della promozione del libro e della lettura si consolida sempre più come asse d’intervento preferenziale con la Campagna Nazionale Piùlibriascuola promossa da Romics a cui hanno già aderito le principali case editrici, con l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle biblioteche scolastiche. Il Concorso Nazionale I Linguaggi dell’Immaginario per la Scuola realizzato in collaborazione col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca giunge quest’anno alla terza edizione e riscuote sempre più apprezzamento e successo tra le scuole. Gli oltre 500 elaborati raccolti testimoniano, ancora una volta, quanto i linguaggi del fumetto, dell’illustrazione, dell’animazione e dei games siano un supporto innovativo alla didattica e all’espressione della creatività degli studenti. Romics ha aderito alla Campagna promossa dal Maeci e dalla Fao inserendo tra le tematiche del bando la tematica #FameZero. Assoluta novità di quest’anno Romics_Camp: una call rivolta a singoli o a team di innovatori e creativi con l’obiettivo di individuare idee innovative, con potenziale di mercato, nei segmenti new media & entertainment.
L’iniziativa è promossa da Romics in collaborazione con partner autorevolissimi: Sapienza Università di Roma, Saperi&Co, Centro di ricerca e servizi Sapienza dedicato alla ricerca e all’innovazione, e Nesta Italia, fondazione che opera nel campo dell’innovazione e che nasce dalla collaborazione tra Nesta UK e Compagnia di San Paolo, una delle maggiori e più antiche fondazioni filantropiche italiane. 2 “Stiamo vivendo un anno simbolo per l’immaginario fantascientifico e distopico: “Blade Runner” di Ridley Scott è ambientato nel 2019 ed anche il grande cult “Akira” di Otomo immagina la sua neo Tokyo in questo anno. E, allo stesso tempo – racconta Sabrina Perucca, Direttore Artistico di Romics - nel 2019 si celebra il 50mo anniversario dello sbarco sulla Luna. Un’epoca, insomma, che vive nelle suggestioni tra l’immaginato/immaginario e il reale, dal presente al prossimo futuro, e in cui la tecnologia che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza è divenuta di uso comune. E la narrazione distopica ci porta in scenari futuribili incredibilmente realistici, fumetti come “V for Vendetta”, gli scenari de “L’uomo nell’alto castello” di Dick, contribuiscono con grande forza alla riflessione sulla nostra contemporaneità.
A Romics 2019 il pubblico si immergerà in questi mondi, dal fumetto, al cinema, alla narrativa, al disegno live. Un unico grande spettacolo per portarci nei meandri della fantasia e nelle possibilità del nostro prossimo futuro. Un programma ricchissimo per questa XXV edizione, attesissimi i grandi Maestri internazionali che verranno insigniti del Romics d’Oro: Reki Kawahara, Ryan Ottley, Alessandro Bilotta, George Hull e Willem Dafoe. Ad attendere il pubblico la celebrazione ufficiale dell'80mo Anniversario di Batman e una straordinaria Mostra di Originali del Maestro Giorgio Cavazzano”.

Parte da Roma - da oggi 3 all'8 aprile 2019 - Rendez-Vous il Festival del Nuovo Cinema Francese

In partenza - dal 3 all’8 aprile 2019 -, Rendez-Vous, il Festival del Nuovo Cinema Francese che parte dalla capitale per poi toccare, con focus e artisti, le città di Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino. Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut Français Italia, co-organizzata con UniFrance, e con la collaborazione dell’Institut Français - Centre Saint-Louis. Il responsabile del progetto è Dragoslav Zachariev e la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini. Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, ha sottolineato il legame particolare tra il cinema francese e il cinema italiano e le coproduzioni in quest’ambito, ricordando come i ministri della Cultura francese e italiano abbiano evocato, a fine febbraio, una volontà comune di tornare all’”età d’oro” tra i nostri cinema, attraverso nuove cooperazioni e coproduzioni tra l’altro nell’ambito cinematografico e audiovisivo.

BNL Gruppo BNP Paribas, per il nono anno consecutivo, è sponsor principale della rassegna. Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea – di Brioni, dell’Hotel St Regis Rome, di Yves Rocher, di Groupama Assicurazioni e di France 24. Air France e Renault sono i vettori ufficiali. A Roma due sono le sedi che ospiteranno la manifestazione: il Cinema Nuovo Sacher e l’Institut Français - Centre Saint-Louis. Il festival, come ogni anno, porta in viaggio il cinema francese per il resto dell’Italia. Dopo la Capitale, gli eventi speciali di Rendez-vous saranno ospitati da: la Cineteca di Bologna, il Cinema Vittorio De Seta di Palermo, il Cinema Massimo di Torino, l’Anteo Palazzo del Cinema di Milano, l’Institut Français di Firenze e l’Institut Français di Napoli.
Italie, mon amour… La nona edizione di Rendez-vous apre i battenti su un’annata d’oro per il cinema francese in Italia, che diventa il primo mercato estero per il cinema d’Oltralpe, superando nel 2018 gli Stati Uniti, piazzandosi davanti al Canada. Passione testimoniata, anche quest’anno, dai numerosi titoli acquistati per il territorio e che trovano un lancio in sala proprio nell’ambito della principale manifestazione dedicata al cinema francese, e dalla presenza autorevole e varia di ospiti che verranno ad incontrare pubblico e stampa. Nel solco della tradizionale fisionomia della manifestazione, nata con l’intento di far scoprire il nuovo cinema francese e i suoi protagonisti, Rendez-vous presenta quest’anno 24 titoli, una ulteriore programmazione di 6 titoli nella sala virtuale, più di 12 ospiti, tre masterclass, tre focus speciali con una programmazione che si presenta varia, nelle voci e nei generi, e ampia nel delineare il contesto audiovisivo attuale, proponendo autori noti, molti esordienti, e una nutrita presenza di registe. Non dimentichiamo che in Francia, la quota delle registe con all’attivo titoli usciti in sala, secondo i dati del CNC, è del 23%, una percentuale molto alta rispetto agli altri Paesi europei e non solo. La metà dei film sostenuti da l’Avance sur recettes sono realizzati da donne. Un numero destinato ad aumentare alla luce delle misure attivate dal CNC nel 2018 in favore della parità uomo-donna.
Evento speciale | Masterclass con Alexandre Desplat | La musica come viaggio umano. Il celebre compositore francese sarà protagonista di una masterclass che si terrà il 4 aprile alle ore 10.30 a Palazzo Farnese moderata dal giornalista e critico musicale Gino Castaldo. Con mano da maestro riesce a mettere in musica le emozioni e i non detti nascosti in ogni film. La sua magica capacità di regalare melodie avvolgenti e temi cristallini, insieme alla cura della tessitura e delle orchestrazioni, lo rende unico nel panorama dei compositori contemporanei, amatissimo e prediletto dal cinema europeo ed hollywoodiano.
Da “La ragazza con l’orecchino di perla” (suo esordio a Hollywood del 2003) ad oggi, Desokat ha composto oltre 100 colonne sonore per il cinema, di ogni genere e importanza: “Il discorso del re”, “Philomena”, “The Tree of Life”, “Reality”, “Il racconto dei racconti”, passando per “Harry Potter e i doni della morte” e “Godzilla”, “The Imitation Game” e la serie tv “Marseille”. Oscar per le musiche di “The Grand Budapest Hotel” e “La forma dell’acqua - The Shape of Water”, candidato per ben otto volte (da “The Queen” e “Il curioso caso di Benjamin Button” a “L’isola dei cani”), vincitore di due Golden Globe, tre BAFTA e tre César, premiato con l’EFA per “L’uomo nell’ombra” di Roman Polanski (il suo cineasta preferito), Orso d’Argento nel 2005 per “Tutti i battiti del mio cuore” di Jacques Audiard, Desplat è innamorato del suo lavoro. “Scrivere per il cinema – ha raccontato – è un processo in divenire: è come avere davanti un tronco da intagliare ricavando a poco a poco una scultura”. Focus e Masterclass | Jacques Audiard. Ospite d’onore di questa edizione. Il pluripremiato e acclamato maestro del cinema francese sarà a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, per presentare “The Sisters Brothers” l “I fratelli Sisters” il 7 aprile e un focus speciale a lui dedicato, che chiuderà il festival l’8 aprile, con una masterclass moderata dal critico Federico Pontiggia.
La nona edizione di Rendez-vous vuole rendere il suo tributo al grande maestro, inventore di un cinema lirico e brutale, che ha saputo sublimare i generi con uno spiccato talento autoriale, dando vita a storie in cui l’anima è il corpo, e gli eroi sono uomini molto discreti che vagabondano senza meta, prima di incappare in incontri sorprendenti, violenti e rivoluzionari che permetteranno loro la rinascita. Per “I fratelli Sisters”, l’ottavo lungometraggio, al debutto in lingua inglese, Audiard sceglie il western, genere per antonomasia del cinema popolare americano, per sbriciolarne tutti i codici e trasformarlo in una saga picaresca sulla violenza dei padri fondatori e sulla fratellanza, imbevuta di humour, gusto per l’avventura e poesia. Servito dall’ottima partitura musicale del Premio Oscar Desplat e da un super cast (tra cui Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal), il film, premiato con il Leone d’Argento a Venezia 75, e quattro César, arriva nelle sale italiane il 2 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy. Focus e Masterclass | Cédric Kahn. Al cinema di Kahn il festival Rendez-vous dedica un focus itinerante che partirà da Roma per toccare poi la città di Napoli ed infine Palermo, dove il regista presenterà una selezione dei suoi lungometraggi e sarà protagonista di una masterclass al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Gusto del concreto, adesione al reale, subordinazione della forma al soggetto, priorità data agli attori, il cinema di Cédric Kahn, anima dolce e ribelle della cinematografia francese, non si limita alla denuncia, ma propone percorsi di apertura al mondo, ai sentimenti, e al tempo stesso di fuga dalla contemporaneità. L’obiettivo che persegue è quello di conservare l’illusione della semplicità, abbracciando i generi ma evitandone accuratamente i cliché. Al centro dell’omaggio del festival, l’ultimo titolo del cineasta: “La Prière”, presentato alla Berlinale 2018. Attraverso un percorso di lotta dolorosa e redentrice, Kahn con sguardo intenso e limpido, affronta il tema della fede e della sua dimensione irrazionale, della droga e delle dipendenze, in un film che turba e affascina, tra bellezza mistica e natura selvaggia. Ottima l’interpretazione del giovane protagonista Anthony Bajon, premiato con l’Orso d’Argento. Focus | Catherine Corsini. In un’edizione che dedica spazio alle cineaste francesi, non poteva mancare Catherine Corsini, veterana di un cinema realista che racconta la complessità dell’universo femminile e delle relazioni, la forza del desiderio, con una regia attenta e una messa in scena classica, precisa e sempre sincera, che riesce a filmare con la stessa energia che caratterizza le sue eroine. Al centro delle sue storie ci sono personaggi in rivolta, alla ricerca di un posto nel mondo, come la protagonista dell’epopea raccontata da “Un amour impossibile”, l’ultimo lungometraggio della regista che sarà presentato a Roma poi a Firenze, dove si svolgerà il focus a lei dedicato. Il film, tributo alla forza delle donne che affrontano la violenza degli uomini, nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Christine Angot. Corsini ci catapulta negli anni Cinquanta per narrare la lunga e tumultuosa relazione tra una modesta dattilografa (una travolgente Virginie Efira) e il rampollo di una ricca famiglia di medici (Niels Schneider). La storia si snoda nel tempo mostrando un complesso rapporto madre-figlia e l’orrore per una rivelazione che lo corrompe.
Film di apertura | “Les Invisibles | Le invisibili” di Louis-Julien Petit. Il festival aprirà mercoledì 3 aprile alle 19.00 al Cinema Nuovo Sacher con Les “Le invisibili”, alla presenza del regista Louis-Julien Petit. Il film che sta appassionando i francesi, campione d’incassi in patria con oltre 10 milioni di euro al box office, è una commedia corale al femminile che vede protagoniste le assistenti sociali di un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: reinserire nel mondo del lavoro - costi quel che costi - le donne di cui si prendono cura. Un film che sprizza vitalità, ma soprattutto un tributo ai più fragili e a tutti quegli assistenti sociali e volontarie impegnate a combattere per un mondo migliore. Il cast vanta oltre a nomi celebri come Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, molte attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada. Il film sarà in sala dal 18 aprile con Teodora Film. LA SELEZIONE | Gli autori “L’Homme fidèle | L’uomo fedele” di e con Louis Garrel (in sala dall’11 aprile con Europictures.); “Amanda” di Mikhaël Hers (in sala dal 9 maggio con Officine Ubu); “Les Confins du monde” di Guillaume Nicloux; “I Feel Good” di Benoît Delépine e Gustave Kervern; “Maya” di Mia Hansen-Løve;
LA SELEZIONE | Esordi scintillanti “C'est ça l'amour” di Claire Burger; “Edmond | Cyrano mon amour” di Alexis Michalik (in sala da 18 aprile con Officine Ubu); “Pupille” di Jeanne Henry (prossimamente in sala con Lucky Red); “Tout ce qu’il me reste de la révolution” di Judith Davis, l’exploit della stagione in Francia, arriverà in sala con Wanted; “Le Chant du loup” di Antonin Baudry (in sala con Adler Entertainment); “Marche ou crève” di Margaux Bonhomme. Rendez-vous | Yves Rocher: Lo sguardo delle donne Per il secondo anno, Yves Rocher collabora con Rendez-Vous promuovendo una sezione speciale all’interno del festival. « Attraverso il cinema, continuiamo a tenere alta l’attenzione sui temi che la nostra azienda sostiene: impegno, responsabilità ambientale e sociale, rispetto e fiducia. Valori necessari a preservare l’ambiente e il mondo in cui viviamo. Quest’anno abbiamo scelto, nella ricca selezione della manifestazione, tre titoli molto diversi che riflettono la forte personalità di tre registe. Si tratta di tre sguardi di donne che mettono al centro del loro lavoro creativo personaggi femminili che, immersi nel loro tempo, propongono un cambiamento e s’impegnano a determinarlo. Accanto ad una grande regista francese come Catherine Corsini, che ha fatto del cinema delle donne una bandiera d’impegno e di ricerca, siamo lieti di promuovere due giovani esordienti: Margaux Bonhomme e Judith Davis che, al loro primo lungometraggio, già mostrano la stoffa di autrici originali e coraggiose ». I tre titoli promossi da Yves Rocher per la IX edizione di Rendez-vous sono: “Marche ou Crève” di Margaux Bonhomme, “Tout ce qu’il me reste de la révolution” di Judith Davis, “Un amour impossibile” di Catherine Corsini.
Per il quarto anno, France 24, il canale di informazione internazionale, celebra la sua missione di testata di informazione che sostiene la diversità e il confronto dei punti di vista, con un premio dedicato al cinema dell’impegno e delle storie, in collaborazione con il festival Rendez-vous. Il premio quest’anno va a “Les invisibles | Le invisibili” di Louis-Julien Petit per la forza del suo racconto, ben ancorato nella contemporaneità, una luminosa ode ai valori della comunità sociale.