sabato 28 luglio 2012

Amicizia e rapporti, musica e guerra sul grande schermo del Fiuggi Family Festival

FIUGGI, 27 - Al Terzo giorno del Fiuggi Family Fest ben tre film in

concorso, con argomenti più drammatici, anzi tragici, per tre drammi di diversa provenienza e spessore. Apertura in mattinata con "Wunderkinder" di Markus Rosenmuller, un tragico e toccante dramma fra amicizia, musica e guerra. In Ucrania nasce l'amicizia fra tre ragazzini progidio, la tedesca Hanna - figlia del proprietario di una fabbrica di birra - e due bambini ebrei, Larissa e Abrasha, uniti dalla passione per la musica e allievi della combattiva e determinata Irina (Gudrun Landgrebe), ma divisi assurdamente da una guerra che non riescono a capire. Infatti, l'esercito nazzista - rompendo l'accordo con Stalin - invade il territorio ucraino e raggiunge la addormentata Poltawa, dove ancora sono apparentemente uguali. Ennesimo episodio dell'olocausto, dove un piccolo e generoso 'Schlinder' cerca di salvare - senza riuscirci - i suoi amici e vicini ebrei, impegnati professionalmente col governo sovietico, il padre di Larissa è medico, quello di Abrasha e lo zio nell'Armata Rossa. Sua figlia Hanna, scioccata dalla tragedia non riuscirà a parlare, però Larissa non riuscirà a suonare per la festa del Fuhrer condannando la sua famiglia e se stessa, mentre Abrasha sopravvivrà grazie alla 'perfezione' della sua esecuzione ma non eviterà il campo di lavoro. Anche ne "La fille du puisatier" (La figlia dello scavatore di pozzi), che segna il debutto nella regia del grande attore Daniel Auteuil (anche protagonista), siamo dalle parti del melodramma, però misurato e commovente, che evita gli eccessi sentimentali e le cadute nel grottesco.
Tratto da un romanzo del drammaturgo, sceneggiatore e regista Marcel Pagnol, e con un grande cast che comprende anche Sabine Azéma, Jean-Pierre Darroussin, Kad Merad (Felipe) e i giovani Astrid Bergès-Frisbey (Patricia) e Nicolas Duvauchelle (Jacques), il film ricrea le atmosfere semplici e quotidiane, coerenti con la filosofia dell'autore di "Manon delle sorgenti" e "Jean de Florette", ma anche con il cinema del 'fronte popolare' di allora. 1939. Patricia, la prima figlia diciottenne dello scavatore di pozzi Pascal Amoretti (Auteuil) - che di figlie ne ha altre cinque -, si innamora, forse ricambiata, dell'aviatore Jacques Mazel, ricco del benestante proprietario dell'emporio del paese, a cui appartengono anche le terre su cui lavora il padre. Ma il giovane è costretto a partire all'improvviso per il fronte senza sapere che la bella ragazza - cresciuta a Parigi - è incinta, e inoltre la sua ultima lettera non le sarà mai recapitata... Nel pomeriggio il discusso film americano "October Baby" di Andrew e Jon Erwin, che in patria ha scatenato una serie di polemiche
perché considerato 'antiabortista'. In realtà, l'aborto c'entra parecchio, ma si tratta di un caso estremo, perché un 'intervento' illegale tanto allora come oggi: al sesto mese di gravidanza. Infatti, narra la vicenda della diciannovenne Hannah che scopre una terribile verità: lei non sarebbe mai dovuta nascere. E' frutto di un aborto non riuscito e, una volta venuta alla luce, è stata adottata da una coppia che aveva perso i loro gemelli al quarto mese. Però la scoperta
sconvolge la vita di questa ragazza, spingendola a cercare a tutti i costi la sua madre biologica. Alla ricerca disperata di un'identità che la salvi ancora una volta, attraverso l'amore (dei genitori 'veri', quelli che l'hanno cresciuta, e del suo amico d'infanzia) e il perdono per tutti, anche per se stessa. Oggi è toccato a Donatella Bianchi - condutrice di "Linea Blu" - presentare il suo libro "Le 100 perle del mare", edito da Eri-Rizzoli. "Volevo condividere l'esperienza del viaggio - esordisce l'autrice -, recuperando il sorriso e l'entusiasmo. 'Linea blu' c'entra perché attraverso questo lavoro ho scoperto luoghi molti distanti, risorse su cui sappiamo ben poco. Da 19 anni affrontiamo tante tematiche senza strillare, con entusiasmo e professionalità, perciò ho voluto dedicare il libro ai miei figli. Volevo soprattutto fissare l'attenzione del pubblico su alcune perle del nostro paese. Le '100' sono stati imposte perché più non si potevano fare, in realtà sono migliaia, il nostro è un paese bellissimo e queste 100 aiutano un po' ad entrare
in questa avventura. E' stato difficile perché sono molte di più, a cominciare dal Salento. Ho seguito dei criteri di diversificazione privilegiando alcune zone sommerse, alcuni luoghi pregiati dal punto di vista paesaggistico, attraverso 8mila kim di costa, da Millemiglia a Ustica e ritorno per finire a Trieste". "Per fortuna - prosegue - è incredibile come questo nostro mare riesca a rigenerarsi perché forza e biodiversità glielo consentono. E nel libro ci sono quasi tutte le regioni d'Italia, incluse Sardegna e Sicilia, una realtà costiera importante e sensibile, e alcuni luogi e realtà che rischiano di scomparire. Ma le dobbiamo considerare come i nostri gioielli di famiglia, da seguire con grande attenzione. Dalla Calabria ho scoperto Pentedattilo che è stato messo in sicurezza, le località ferrose di Amalfi, perché non racconto quello già conosciuto, ma descrivo la valle dei Mulini, i sentieri delle ferriee dove ho scoperto esemplari di felci gigantesche, una vera rivelazione. Tutto grazie ai tanti fratelli e sorelle che ho conosciuto in questi quasi vent'anni di trasmissione e che mi accolgono sempre con grande disponibilità, si mettono addirittura in ferie, i pescatori che mi aspettano mettendo a rischio il pescato. E ne
sono orgogliosa perché è un format Rai, dal costo bassissimo perché realizzato totalmente con risorse interne. Credevo fortemente in questo lavoro come missione e mi dicevo 'sono la Rai, dove certe cose non si devono fare per rispetto al pubblico". "Ci sono nuove regole sull'uso scorretto del mare - prosegue -, ma molto dipende dal lavoro delle amministrazioni locali. Ci vuole rispetto integrità e divieti sulla velocità degli scooter d'acqua, sulla pesca illimitata e altro. In questi 19 anni credo che le cose siano cambiate in meglio, tanto che nella tutela e nel rispetto delle regole in certe zone oggi la pesca si è moltiplicata del 100 per cento, pescano il doppio di prima. Perciò io consiglio a chi viaggia di andare nei parchi nazionali perché avranno delle sorprese bellissime. Siamo cambiati soprattutto noi,
uomini e donne con una coscienza ambientale, purtroppo non c'è abbastanza attenzione politica e amministrativa". Ora la Bianchi già sta pensando ad una nuova pubblicazione ma non abbandona la sua trasmissione che conta con 3milioni di telespettatori. Ieri pomeriggio avevamo visto anche, il bel documentario "Pitts, la figura del padre", un'inedito ed emozionante ritratto del grande costruttore di aerei e maestro del volo acrobatico Giorgio Marangoni - scomparso da pochi anni -, raccontato dalla moglie e dai figli. Un marito e un padre che è riuscito a condividere la passione di una vita con la famiglia, coinvolgendola senza costrizioni nel suo mondo, lavorando fra loro, insieme a loro, persino sul tavolo di cucina. Oggi invece sono stati presentati in anteprima alucni estratti del lungometraggio di animazione "I gladiatori di Roma" di Iginio Straffi, quello delle "Twinx" per intenderci, che ha realizzato un colossal ispirato alle gesta dei migliori combattenti dell'antica Roma. Dal 19 ottobre al cinema. José de Arcangelo