giovedì 28 marzo 2019

Arriva a Roma - dal 16 al 18 aprile 2019 - la prima edizione del Festival della Cultura Catalana con libri e film

Ecco a Roma la prima edizione del Festival della Cultura Catalana – in programma dal 16 al 18 aprile 2019 -. L’inaugurazione il 16 stesso alle ore 18,00 presso la Casa delle Letterature, in Piazza dell’Orologio a Roma, dove sarà presentato “Il romanzo di San Jordi” in collaborazione con la casa editrice Marcos y Marcos alla presenza dell’autore Màrius Serra. Il libro, che uscirà il 17 Aprile edito da Marcos y Marcos, si svolge proprio durante la famosa festa e racconta la storia di un assassino letterario, un uomo che vuole uccidere gli autori di best sellers e che si aggira nell’atmosfera festosa di Barcellona. A poco a poco gli scrittori campioni di autografi saranno uccisi e pian piano ci addentreremo in un thriller satirico e meta letterario sul mondo dei libri con le sue piaghe e le sue delizie.

L’incontro con l’autore sarà tenuto dal critico e traduttore specializzato in cultura ispanica Matteo Lefèvre e sarà preceduto alle 16,30, nello stesso luogo, da una lezione di introduzione alla lingua catalana tenuta da Isabell Turull, insegnante di lingua catalana all’Università La Sapienza di Roma dal 1987, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Studi Catalani (AISC). Durante la prima giornata, al Cinema Farnese, nella piazza Campo de’ Fiori, dalle ore 19,00 saranno proiettati i film “Estate 1993” di Carla Simon e, alla presenza del regista Pau Durà, il film “Formentera Lady”. Le due opere cinematografiche saranno introdotte dal giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia. Il primo narra la storia di Frida, una bambina di sei anni, che dopo la morte dei genitori si troverà ad affrontare la prima estate (quella del 1993, appunto) con la sua nuova famiglia adottiva nella provincia catalana. L’opera prima della Simon è stata premiata alla Berlinale 2017 come miglior film d’esordio ed è uscita nelle sale italiane nella scorsa stagione.
Il secondo lungometraggio si svolge a nella nota Formentera, nelle Baleari, e racconta le vicende di un uomo di nome Samuel che vive su quell’isola sin dagli anni Settanta, in piena epoca hippie. La sua vita tranquilla sarà sconvolta dall’arrivo della figlia che lo costringerà a prendersi cura del nipote che non aveva mai visto né conosciuto. Il 17 aprile, sempre al Cinema Farnese, alle ore 19 sarà presentato “Incerta gloria” di Joan Sales in collaborazione con la casa editrice Nottetempo. All’incontro moderato dallo scrittore Davide Orecchio parteciperà la traduttrice Amaranta Sbardella. Il libro è considerato uno dei più grandi romanzi della letteratura catalana del XX secolo e accompagna il lettore riflettendo sulla gioventù, sulla morte, sulla spiritualità e sul bisogno di fede e poesia. Un meraviglioso ritratto dell’animo umano che si svolge durante la guerra civile spagnola, per la precisione nel giugno del 1937.
Nella storia i ribelli di Franco hanno attaccato la Seconda Repubblica da quasi un anno, e tutta la Spagna è chiamata alle armi in una lotta tra fraticida destinata alla rovina. Nella retroguardia di Castel de Olivo, sul fronte di Aragona, il tenente Lluís de Brocà ritrova un vecchio amico del periodo universitario, l’eccentrico Juli Soleràs, e si innamora della Carlana, l’enigmatica vedova del signorotto locale. A Barcellona, però, Lluís ha lasciato una compagna e un figlio piccolo. Non appena questi lo raggiungeranno sul fronte, le tensioni e le passioni tra i tre giovani amici si acuiranno sino a deflagrare. Dopo la presentazione del libro “Incerta gloria”, si terrà un rinfresco per i partecipanti e a seguire la proiezione dell’omonimo film di Agustì Villaroga che racconta sempre la storia di un giovane ufficiale che incontra una vedova enigmatica dalla quale rimane affascinato e che si svolge durante la guerra civile spagnola. Anche questa pellicola sarà introdotta da Federico Pontiggia. In programma nell’ambito letterario, ci sarà anche un incontro con l’autrice CoiaValls (“Il mercante di stoffe” e “Amore proibito”) che si terrà alla Feltrinelli in collaborazione con la casa editrice Sperling & Kupfer presso la Galleria Alberto Sordi, il 18 Aprile alle ore 18,00. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista de ‘Il fatto quotidiano’ Alessia Grossi. Nella serata conclusiva del Festival sarà protagonista la musica catalana con il concerto del gruppo di jazz Eva Fernàndez Trio. Eva Fernàndez è una sassofonista e cantante, una giovane promessa del jazz catalano e dopo il debutto con That darkness, in formato quintetto, ora presenta un nuovo album: una selezione di poesie di Pizarnik, Storni, Costafreda e dell’argentino Cortàzar, composto e musicato dalla cantante, dal chitarrista Josep Munar e dal batterista Enric Fuster. Un jazz fresco, contemporaneo ed elegante.
“Con questo Festival, la Catalogna intende comunicare la propria realtà all’Italia, un paese con il quale ha un grande legame storico e culturale – spiega Luca Bellizzi, Capo della Delegazione italiana del governo della Catalogna – Josep Pla, uno dei grandi scrittori in lingua catalana del XX secolo, definiva infatti la Catalogna come ‘la regione più occidentale d’Italia’ e questo suo pensiero sintetizza perfettamente la stretta relazione che unisce da secoli queste due culture. Si pensi che la prima traduzione in altra lingua della Divina Commedia vide la luce in catalano e che nel lontano 1429 il poeta catalano Andreu Ferrer tradusse l’opera di Dante in terzine rigorosamente rimate. Lo stesso Dante si riferisce alla Catalogna in uno dei canti del Paradiso e il catalano era la lingua di corte più parlata a Roma durante i pontificati di Calisto III e Alessandro VI. Tanto che ancora oggi ad Alghero, città del nord ovest della Sardegna, si parla il catalano. Questi sono solo alcuni dei tanti legami che uniscono l’Italia e la Catalogna e con questo Festival, alla sua prima edizione, si vuole rafforzare ancora di più questa lunga relazione”. Ed è proprio con questo intento che Bellizzi, insieme al suo staff, ha deciso di far nascere il Festival della Cultura Catalana a Roma.
La data è stata scelta in occasione della Festa di Sant Jordi (San Giorgio), patrono della Catalogna che, sconfiggendo il drago, raccolse dal cespuglio germogliato dal sangue del mostro una rosa da donare a Sabra, la principessa. Una tradizione festeggiata con grande entusiasmo e allegria dai catalani. Durante questa festività le strade si popolano di bancarelle piene di libri e rose e di gente pronta a comprarli per regalarli alle persone amate. Ed è per questo che, al termine degli eventi del Festival, l’Associazione “Catalans a Roma” renderà omaggio alle signore e signorine presenti donando, come la tradizione del Sant Jordi vuole, una rosa rossa.