giovedì 3 novembre 2011

Per l'ottantesimo compleanno dell'inimitabile Monica CinecittàLuce ha presentato il libro "La Dolce Vìtti" al Festival Internazionale del Film di Roma

Per celebrare Monica Vitti nel giorno del suo ottantesimo compleanno, presentato oggi 3 novembre al Festival Internazionale del Film di Roma – al Lancia Café -, il libro “La Dolce Vitti”, a cura di Stefano Stefanutto Rosa ed edito da CinecittàLuce, con il contributo del Centro Sperimentale di Cinematografia e il MiBac – Direzione Generale per il Cinema, come omaggio alla grande attrice, costretta a ritirarsi quasi vent’anni fa dalla terribile malattia.
Un caloroso omaggio e un amorevole ricordo della prima e unica mattatrice della commedia italiana, scoperta gi
ovanissima da Sergio Tofano – è lei stessa che lo ricorda -, quando era ancora all’Accademia; approdata sul grande schermo grazie a Michelangelo Antonioni e ai suoi drammi sull’incomunicabilità, perché per gli altri il suo volto era troppo moderno e spigoloso, poco italiano e con un naso ‘da rifare’, e una voce ‘arrugginita’. Invece la bellezza e la forza della Vitti donna e attrice stava proprio in quel suo viso sì particolare ma espressivo, moderno ma non anonimo, anzi universale.
“Ero tutta sbagliata per il cinema di quegli anni – dice. Ero bionda, alta, secca, il seno non ce l’avevo, avevo la vita larga, e questa voce qui. Era sbagliato il mio naso, la mia faccia non era italiana: fisicamente ero un personaggio che non corrispondeva a nessun canone di allora”.
Il volume è una ricca e accurata raccolta di scritti, dichiarazioni ed interventi di chi l’ha conosciuta e ammirata nella vita privata e nel lavoro, dal marito Roberto Russo – che ha concesso foto e scritti dell’attrice – ai registi (da Dino Risi a Ettore Scola) che l’hanno diretta, dai colleghi (da Alberto Sordi a Giancarlo Giannini) e giornalisti (da Enrico Lucherini a Laura Delli Colli) che l’hanno incontrata o intervistata lungo la sua carriera, dagli anni Cinquanta ai Novanta.
Ne viene fuori il ritratto di un’attrice completa, di una donna intelligente e impegnata, (auto) ironica e inimitabile. Insostituibile, ancora oggi, in cui la commedia tenta e sembra decollare, anche se qualche ereditiera cerca di farsi strada. Chi non ricorda “La ragazza con la pistola” la pellicola-lancio per la Vitti comica diretta da Mario Monicelli o “Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola alzi la mano…
Tanti auguri cara, dolce Monica. Grazie per averci regalato tante emozioni e altrettante risate!

José de Arcangelo