Per celebrare Monica Vitti nel giorno del suo ottantesimo compleanno, presentato oggi 3 novembre al Festival Internazionale del Film di Roma – al Lancia Café -, il libro “La Dolce Vitti”, a cura di Stefano Stefanutto Rosa ed edito da CinecittàLuce, con il contributo del Centro Sperimentale di Cinematografia e il MiBac – Direzione Generale per il Cinema, come omaggio alla grande attrice, costretta a ritirarsi quasi vent’anni fa dalla terribile malattia.
Un caloroso omaggio e un amorevole ricordo della prima e unica mattatrice della commedia italiana, scoperta gi
ovanissima da Sergio Tofano – è lei stessa che lo ricorda -, quando era ancora all’Accademia; approdata sul grande schermo grazie a Michelangelo Antonioni e ai suoi drammi sull’incomunicabilità, perché per gli altri il suo volto era troppo moderno e spigoloso, poco italiano e con un naso ‘da rifare’, e una voce ‘arrugginita’. Invece la bellezza e la forza della Vitti donna e attrice stava proprio in quel suo viso sì particolare ma espressivo, moderno ma non anonimo, anzi universale.
“Ero tutta sbagliata per il cinema di quegli anni – dice. Ero bionda, alta, secca, il seno non ce l’avevo, avevo la vita larga, e questa voce qui. Era sbagliato il mio naso, la mia faccia non era italiana: fisicamente ero un personaggio che non corrispondeva a nessun canone di allora”.
Il volume è una ricca e accurata raccolta di scritti, dichiarazioni ed interventi di chi l’ha conosciuta e ammirata nella vita privata e nel lavoro, dal marito Roberto Russo – che ha concesso foto e scritti dell’attrice – ai registi (da Dino Risi a Ettore Scola) che l’hanno diretta, dai colleghi (da Alberto Sordi a Giancarlo Giannini) e giornalisti (da Enrico Lucherini a Laura Delli Colli) che l’hanno incontrata o intervistata lungo la sua carriera, dagli anni Cinquanta ai Novanta.
Ne viene fuori il ritratto di un’attrice completa, di una donna intelligente e impegnata, (auto) ironica e inimitabile. Insostituibile, ancora oggi, in cui la commedia tenta e sembra decollare, anche se qualche ereditiera cerca di farsi strada. Chi non ricorda “La ragazza con la pistola” la pellicola-lancio per la Vitti comica diretta da Mario Monicelli o “Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola alzi la mano…
Tanti auguri cara, dolce Monica. Grazie per averci regalato tante emozioni e altrettante risate!
José de Arcangelo