venerdì 30 novembre 2018

Al via - dal 5 al 9 dicembre - a Roma il 38° Fantafestival - Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico. Da "Suspiria" di Argento a "Star Crash" e, in anteprima, "I piccoli maghi di Oz" di Luigi Cozzi

Giunto alla XXXVIII edizione, torna il Fantafestival con una nuova direzione artistica e aspetta il suo pubblico con l’ormai consolidata ricca selezione di film e cortometraggi indipendenti italiani e internazionali e tante novità: il primo fan film italiano dedicato alla saga cinematografica dei Ghostbusters, i nuovi film di Ruggero Deodato e di Luigi Cozzi, un documentario sul cinema di Michele Soavi, un film maledetto e molto altro ancora.

Il Fantafestival, in collaborazione con Videa, dedica un focus speciale a” Suspiria” di Dario Argento con la proiezione del restauro curato da Luciano Tovoli, già autore della fotografia del film. Tovoli incontrerà il pubblico per presentare il lavoro di restauro e l'edizione in digipack distribuita da Videa. Al via dal 5 al 9 dicembre la 38.a edizione del Fantafestival (Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico), che vede per la prima volta al timone della kermesse romana i due nuovi direttori artistici Marcello Rossi e Luca Ruocco, già da anni presenti nello staff organizzativo del festival, che stanno preparando per il pubblico un’edizione ricca di incontri, proiezioni in anteprima, eventi speciali e retrospettive.
L’1 e il 2 dicembre il Fantafestival si apre al Cinema Trevi con una retrospettiva dedicata al regista Alfonso Brescia, uno dei registi dimenticati nel panorama della produzione fantascientifica italiana che, seguendo la tradizione di tanti altri suoi colleghi dell’epoca, spesso si firmava con lo pseudonimo di Al Bradley. Brescia è stato attivo in quei magici anni ’70 in cui il cinema italiano di genere era all’apice della sua produzione, spaziando dal ‘poliziottesco’ all’erotico, dal avventuroso alla ‘commediaccia’. E non poteva naturalmente mancare la fantascienza! Una vera saga sull’onda del successo di “Guerre stellari” con cinque film tutti proiettati in 35 mm: “Anno zero - Guerra nello spazio”, “Battaglie negli spazi stellari”, “La guerra dei robot”, “Sette uomini d’oro nello spazio” e “La bestia nello spazio”. Il My Citiplex Savoy si riconferma casa della kermesse e si prepara a ospitare nei cinque giorni di Fantafestival un programma ricco di ospiti, proiezioni, presentazioni ed eventi. Tanti gli incontri da non perdere! Luigi Cozzi (da “Star Crash - Scontri Stellari oltre la Terza Dimensione” a “Paganini Horror”) presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film: “I piccoli maghi di Oz”, liberamente ispirato al romanzo “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum – da cui il film “Il mago di Oz” - e interpretato da un gruppo di giovanissimi attori. Un’altra proiezione da non perdere, organizzata in collaborazione con Nel Blu Studios, è “Ballad in Blood”, ultimo lungometraggio di Ruggero Deodato (“Cannibal Holocaust”, “La casa sperduta nel parco”), un violento thriller ispirato alla tristemente nota vicenda di cronaca nera dell’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007.
Sempre Deodato sarà protagonista della presentazione del volume edito da Edizioni NPE contenente il trattamento inedito del sequel di “Cannibal Holocaust”, illustrato per l’occasione da Miguel Ángel Martín. Claudio Lattanzi, regista di “Killing Birds”, presenterà in esclusiva il documentario “Aquarius Visionarius”, dedicato alla carriera cinematografica di Michele Soavi che Lattanzi ha avuto modo di seguire molto da vicino, essendo stato aiuto regista in due dei film cult de regista: “La Chiesa” e “Deliria”. Sempre in anteprima per il pubblico del Fantafestival, Lattanzi presenterà una clip esclusiva del suo ultimo lungometraggio ancora in lavorazione: l’horror “Everybloody’s End”, che vede nel cast Cinzia Monreale, Giovanni Lombardo Radice, Marina Loi e Veronica Urban. Il XXXVIII Fantafestival vedrà anche il debutto romano del fan film del club Ghostbusters Italia: una produzione indipendente che per qualità della storia e degli effetti speciali ha ben poco da invidiare alla saga a cui si ispira. Dopo il successo dello scorso anno, Andrea Marfori (“Il bosco 1”), torna ad essere orgoglioso protagonista delle proiezioni dedicate agli Z-Movies con il suo ultimo lavoro: “Quest of Fear”, horror di co-produzione italo-russa ambientato durante una notte di Halloween nella fredda Mosca. Una seduta spiritica organizzata per gioco si tramuta in un incubo senza fine, nel film di Marfori basato su fatti realmente accaduti, riportati all’interno di macabre leggende metropolitane moscovite.
Chi lo ha visto lo definisce “il film più letale mai realizzato” e sembra che, diversamente da tanti film che vantano una finta aura maledetta, “Antrum” abbia davvero al suo interno qualcosa di negativo e oscuro. Girato negli anni ’70 in California, il film ha avuto la sua unica proiezione pubblica nel 1988, a Budapest… una proiezione finita in tragedia, con il cinema distrutto da un incendio e numerose vittime. Nel corso degli anni ’80 altre morti misteriose hanno circondato il film, colpendo i pochi addetti ai lavori che lo avevano visto o che hanno tentato di programmarlo al cinema. Creduto distrutto per sempre, una copia del film è stata recuperata nel 2014 dai due registi Michael Laicini e David Amito, appassionati di cinema underground, i quali hanno deciso di riportarlo alla luce, confezionando un documentario di 15 minuti che accompagna il film. E per coloro che avranno il coraggio di guardarlo “Antrum” verrà proiettato per la prima volta
in Italia al Fantafestival. Partner ufficiale della XXXVIII edizione del Fantafestival è la casa editrice di fumetti Bugs Comics che, in collaborazione con la società P&Co, quest’anno ha prestato la matita e i pennelli di uno dei suoi autori di punta, Antonio Mlinaric, per la realizzazione della locandina ufficiale. Il Fantafestival in collaborazione con Videa dedicherà una proiezione evento di “Suspiria”, in occasione dell’uscita digipack in edizione limitata. A presentare per la prima volta a Roma questa nuova versione da lui restaurata sarà il direttore della fotografia Luciano Tovoli che, oltre ad accompagnare il pubblico in questa nuova visione del capolavoro di Dario Argento, presenterà anche il libro-intervista “Suspiria e dintorni!, a cura di Piercesare Stagni e Valentina Valente, pubblicato da Edizioni Artdigiland. Lo stesso editore ha curato per Videa i contenuti extra presenti nel digipack. Per consultare il programma completo http://www.fanta-festival.it/programma-2018/ Per informazioni info@fanta-festival.it www.fanta-festival.it

martedì 20 novembre 2018

Ultimi due giorni della 13.a edizione del Pitigliani Kolno'a Festival - Ebraismo e Israele nel Cinema a Roma

Ultimi due giorni di incontri e proiezioni, domani mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2018 alla Casa del Cinema di Roma, al Cinema Farnese e presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani - a entrata gratuita fino a esaurimento posti - del Pitigliani Kolno’a Festival - Ebraismo e Israele nel Cinema, giunto alla tredicesima edizione, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico. Prodotto dal Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani e diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash, il PKF2018 propone per la consueta sezione "Panorama sul nuovo cinema israeliano” opere che hanno riscosso successo sia in Israele che all’estero e che rappresentano la varietà e il multiculturalismo che compone la società israeliana di oggi. Il Premio alla Carriera 2018 è stato consegnato al regista Avi Nesher, uno tra i più fecondi autori israeliani, di cui il festival ha proiettato in anteprima italiana il suo ultimo “The Other Story”.

Il programma di domani, mercoledì 21 novembre al Cinema Farnese di Campo dè Fiori, alle ore 20:00, in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah, proiezione del documentario italiano “La razzia. Roma, 16 ottobre 1943”, di Ruggero Gabbai - che presenterà il film, realizzato con le testimonianze dei sopravvissuti al rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, quando le forze naziste arrestarono oltre 1250 ebrei deportandoli nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Giovedì 22 novembre presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani a Trastevere (Via Arco de' Tolomei, 1), alle ore 18:00, ultimo giorno del festival con le premiazioni della seconda edizione del Premio Emanuele (Lele) Luzzati, che sarà assegnato alla migliore opera considerata meritevole da una giuria composta da intellettuali e artisti di rilievo: Fabia Bettini, Carlo Brancaleoni, Sira Fatucci, Sergio Noberini e Antonio Urrata. Alle ore 20:30 il festival si chiude con la proiezione del cortometraggio “Across the Line”, di Nadav Shlomo Giladi, che racconta una rocambolesca avventura di un giovane ebreo religioso che, correndo a casa prima dello Shabbat, incontra un autosptoppista palestinese.
“C’è una continuità - sottolineano le direttrici artistiche - tra passato e presente nel programma di questa edizione del PKF. Dai documentari ai lungometraggi, dai cortometraggi alle serie Tv, proponiamo film molto diversi tra loro ed emerge un quadro di un cinema più vitale che mai. Le opere israeliane compongono non solo un ritratto della cinematografia, ma anche della società del Paese, in costante cambiamento. Abbiamo voluto celebrare questa tredicesima edizione del PKF consegnando il Premio alla Carriera ad Avi Nesher, un regista, tra i più grandi d’Israele, che ha osservato i mutamenti della società israeliana, raccontandone, attraverso una straordinaria capacità di narrare, i suoi molteplici aspetti e anche le contraddizioni. Alcune delle sue opere hanno scatenato accesi dibattiti all’interno della società israeliana: il suo è un cinema dentro la Storia e le vicende umane”.
Il PKF 2018 è realizzato con i contributi di: Mibac - Ministero per i beni e le attività culturali; Regione Lazio; UCEI; Ambasciata di Israele in Italia; Centro Peres per la Pace e l’Innovazione e con il sostegno di AcomeA e El Al. Il festival è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, ma è possibile prenotare scrivendo a eventi@pitigliani.it o telefonando al 327 5890801 Info Tel. 06 5800539 www.pitiglianikolnoafestival.it pkf@pitigliani.it

lunedì 19 novembre 2018

Chiusa con successo la 24.a edizione del MedFilm Festival. Premiati "Treasure Island" di Guillaume Brac, "The Swing" di Cyril Aris e "Dear Song" di Mohamed Ben Attia

Si è conclusa con successo la 24.a edizione del MedFilm Festival, suggellando nel migliore dei modi una delle edizioni più significative nella storia recente del festival. La rassegna internazionale, presieduta da Ginella Vocca e diretto per la prima volta da Giulio Casadei, si è tenuta presso il Cinema Savoy, il Macro Asilo - Museo di Arte Contemporanea di Roma e il Nuovo Cinema Aquila. Programma come di consueto imponente con 79 film provenienti da 34 paesi. Ad aprire il festival, in concorso, il film siriano “The Day I Lost My Shadow” di Soudade Kaadan, Leone del futuro a Venezia 75. A chiudere la kermesse, fuori concorso, il maestro israeliano Amos Gitai con “A Tramway in Jerusalem”, una commedia umana e politica che osserva, con tagliente ironia, momenti della vita quotidiana di alcuni passeggeri: un viaggio caleidoscopico nella Gerusalemme di oggi.

Tra le presenze internazionali al festival sono arrivati, tra gli altri, Meryem Benm'barek – Marocco, Ali Mosaffa – Iran, Mónica Garcia – Spagna, Cagla Zencirci, Guillaume Giovanetti – Turchia, Mohamed Ben Attia, Chiraz Laatiri, Azza Chaabouni, Latifa Doghri, Salem Trabelsi – Tunisia, Wolfgang Fischer – Germania, Stefan Kruse – Danimarca, Stefano Savona. Tanti critici, giornalisti e scrittori italiani hanno partecipato alle proiezioni presentando film e moderando i dibattiti con gli ospiti: Mario Sesti, Federico Pontiggia, Giona A. Nazzaro, Angela Prudenzi, Katia Ippaso, Tiziana Lo Porto, Luca Biscontini, Francesca Bellino, Monica Stambrini, Giovanni Spagnoletti e Daria Pomponio. Il Medfilm Festival ha consegnato due Premi alla Carriera, alla regista Liliana Cavani, “per aver sempre inseguito la libertà e il dialogo, per il suo impegno intellettuale e morale contro la banalità e contro gli stereotipi femminili” e alla produttrice Dora Bouchoucha, “aver usato il suo talento e il suo coraggio al servizio del cinema e di tutte le donne, da produttrice innovativa e inarrestabile in un settore in prevalenza maschile”. Ilaria Cucchi ha quindi consegnato il Premio Koiné 2018 a Amnesty International, “per la capacità di intervenire in modo innovativo in situazioni di emarginazione e grave disagio, ponendosi il duplice obiettivo della tutela dei diritti e della formazione dei più giovani, stimolando la curiosità alla diversità culturale e sociale. In un contesto come quello attuale, attraversato da profonde crisi, la capacità progettuale e di lavoro di rete di Amnesty International è un esempio di impegno e tenacia, per continuare a credere profondamente nella dignità dell’essere umano e a combattere per i diritti di tutti”.
Concorso Amore e Psiche La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Anna Bonaiuto, Valia Santella, Patrizio Nissirio, Babak Karimi e Jacopo Quadri ha decretato: Premio Amore e Psiche per il Miglior Film a: “Treasure Island” di Guillaume Brac “Un film che spinge a guardare la vita nel suo svolgersi. Uno sguardo partecipato ma privo di giudizio su uno spazio ricreativo che diventa teatro di un'umanità ricca e plurale. La periferia francese raccontata al di là degli stereotipi, ma senza tacerne i conflitti e le contraddizioni. Il regista Guillaume Brac si conferma come una delle voci più interessanti del cinema francese contemporaneo”.
Premio Speciale della Giuria a: “The Swing” di Cyril Aris “Il regista Cyril Aris filma i silenzi, il non detto, l'amore degli anziani nonni e realizza un film struggente e doloroso, capace di riflessioni profonde sulla vecchiaia e sull'approssimarsi della morte. La condizione umana raccontata con dolcezza all'interno di poche stanze e un balcone che guarda Beirut”. Premio Espressione Artistica a: “Dear Son” di Mohamed Ben Attia “Il dramma di una famiglia tunisina, dove la democrazia si confronta con le tentazioni del fondamentalismo, si incarna nell'interpretazione di Mohamed Dhrif, intenso e commovente nella disperata ricerca del figlio”. Concorso Methexis La Giuria – composta dagli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema di: Algeria, Tunisia, Marocco, Libano, Albania, Francia, Spagna e Italia, ha decretato: Premio Methesis per il Miglior Cortometraggio a: “Brotherhood” di Meryam Joobeur “Un film che ha la capacita di esprimere tramite un linguaggio di sguardi e silenzi un conflitto generazionale. Attraverso un approccio multi soggettivo il film riesce ad avvicinarci ai suoi personaggi rendendoci partecipi delle loro tensioni”.
Premio Cervantes Roma al cortometraggio più creativo: “Deer Boy” di Katarzyna Gondek “L’eterno conflitto del protagonista con la sua doppia natura uomo – animale e il senso di repressione del diverso, provato da un padre che non riconosce il proprio figlio, sfociano in immagini di inusuale atrocità. La fotografia, la scenografia e il ritmo sincopato del montaggio sono tutt’uno con la storia, arricchendo una regia di contrasti che racconta una trasformazione: uno spirito, oppresso dalla nascita, diventerà un cacciatore di oppressori”. Menzione Speciale: “Aurore” di Mael Le Mée “È un film liberatorio, un invito alla scoperta del piacere. All'interno dei personaggi il racconto di formazione e l'erotismo abbracciano il fantastico. Come la protagonista entra nei corpi alimentandone il piacere, così il film penetra lo spettatore, toccandolo”. Premi Collaterali del 24° MedFilm Festival Premio Piuculture Organizzato con il giornale online PiuCulture e assegnato da Amir Khanpoor (Iran), Benedicta Djumpah (Italia), Ngouedi Marocko (Gabon), Sarra Rejeb (Marocco): “Yomeddine” di Abu Brakr Shawky
“Per la chiave poetica in cui affronta i temi della diversità, della discriminazione e dello stigma sociale, ma allo stesso tempo perché è in grado di descrivere la possibilità di uscire dall'isolamento grazie alla costruzione di legami affettivi. L'incontro tra due esclusi, un malato di lebbra e un orfano nubiano, diviene un luogo di conoscenza e crescita personale che ci porta alla scoperta del mondo. Questo è un viaggio che ci racconta il territorio e le profonde contraddizioni di un Paese”. Premi delle Giurie Universitarie Gli studenti delle Università La Sapienza (Dipartimento Istituto italiano di studi orientali, Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia Patrimonio Culturale Formazione e Società), Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo) John Cabot University e della Scuola d’Arte cinematografica Gian Maria Volontè, hanno deciso di assegnare i seguenti premi:
Miglior Film: “Sibel” di Cagla Zencirci e Guillaume Giovanetti “Il film si avvale di una carica filosofica e di un impianto stilistico di indubbia sensibilità e professionalità. Azzeccato il plot (il linguaggio incomprensibile e allo stesso tempo universale della protagonista muta, un antieroe a tutti gli effetti), efficace nella scenografia dove non solo si nota un forte attaccamento agli usi e costumi locali del paese di produzione (ottima capacità di rappresentazione del tessuto sociale di quella realtà turca) ma anche una consapevolezza di messa in scena perfettamente in linea con le esigenze di spettacolo e di attrazione della cinematografia internazionale del nostro decennio”.
Menzione Speciale: “Treasure Island” di Guillaume Brac “È una commedia corale tesa e molto variegata, capace di fondere aspetti scenici divertenti e carichi di pathos nonché riflessione esistenzialista (il personaggio dell'uomo anziano su tutti). Un film sulla condizione umana nel free-time, seppure a scartamento ridotto”. Miglior Cortometraggio: “Deer Boy” di Katarzyna Gobdek “La giuria universitaria ha scelto all'unanimità il cortometraggio di Katarzyna Gobdek per la capacità di rappresentare attraverso un linguaggio metaforico l'universalità del dramma dell'essere diversi”. Menzione Speciale: “Brotherhood” di Meryam Joobeur “Per la sensibilità con cui è rappresentata una tragedia familiare segnata dalla dialettica tra due inconciliabili concezioni del giusto”.
MedFilmFestival INFO Via Mantova 4 – 00198 Roma Tel. +39 06 85354814 www.medfilmfestival.org info@medfilmfestival.org

mercoledì 7 novembre 2018

Dal 9 al 18 novembre 2018, al Cinema Savoy di Roma, la 24.a edizione del MedFilm Festival. Premio Koiné ad Amnesty International Italia e Premio alla Carriera per Liliana Cavani

Dal 9 al 18 novembre 2018, presso il Cinema Savoy, il Macro Asilo, il Nuovo Cinema Aquila e l’Apollo 11 di Roma, si terrà la 24° edizione del MedFilm Festival, il più antico festival cinematografico della Capitale. Ad aprire la manifestazione, in concorso, il film siriano “The Day I Lost My Shadow” (t.l. Il giorno in cui ho perso la mia ombra) di Soudade Kaadan, Leone del Futuro alla 75.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nell’ambito della Cerimonia di Apertura, il 9 novembre presso il Cinema Savoy dalle ore 20:00, verranno conferiti il Premio alla Carriera a Liliana Cavani ed il Premio Koiné ad Amnesty International Italia. La cerimonia di premiazione del festival si terrà il 16 novembre sempre presso il Cinema Savoy alle ore 20:00.

Il Premio Koiné ad Amnesty International verrà conferito alle ore 21.00 con la seguente motivazione: “Per la forte determinazione nel chiedere ai leader europei di riformare il sistema di asilo in maniera equa ed efficiente e per la capacità di intervenire in modo innovativo in situazioni di emarginazione e grave disagio, ponendosi il duplice obiettivo della tutela dei diritti e della formazione dei più giovani, stimolando la curiosità alla diversità culturale e sociale. In un contesto come quello attuale, attraversato da profonde crisi, la capacità progettuale e di lavoro di rete di Amnesty International è un esempio di impegno e tenacia, per continuare a credere profondamente nella dignità dell’essere umano e a combattere per i diritti di tutti.”
Secondo Amnesty International Italia “Il premio Koinè è un riconoscimento che Amnesty International apprezza particolarmente, così come il contesto nel quale viene conferito, il MedFilm Festival: il Mediterraneo come luogo d’incontro e non solo di sciagura, ambiente ricco di produzione di cultura, le cui sponde non solo ospitano dolore ma fervono di attivismo e di aspettative”. Sarà Ilaria Cucchi - coraggiosa e determinata protagonista in prima persona della battaglia per il diritto alla verità sulla tragica vicenda di suo fratello Stefano - a consegnare il premio, durante la cerimonia inaugurale del 24° MedFilm Festival. “Esprimo un sincero sentimento di gratitudine umana e professionale a Ilaria Cucchi per aver accettato il nostro invito – dice Ginella Vocca, presidente del MedFilm Festival, - Ilaria Cucchi è l’Antigone dei nostri giorni. E ci ricorda che la cultura non può fare a meno di confrontarsi con le vicende umane che la realtà impone alla creazione artistica”.
L'iniziativa è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2018 promossa da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE. Con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” . MedFilm Festival Onlus Via Mantova, 4 00198 – Roma, tel. 06.85354814 festival@medfilmfestival.org www.medfilmfestival.org Facebook page: MedFilm Festival

martedì 6 novembre 2018

Dal 17 al 22 novembre 2018 torna a Roma il Pitigliani Kolno'a Festival - Ebraismo e Israele nel cinema

Torna dal 17 al 22 novembre 2018 alla Casa del Cinema di Roma, al Cinema Farnese e presso il Centro Ebraico Italiano il Pitigliani - a ingresso libero fino a esaurimento posti - il Pitigliani Kolno’a Festival - Ebraismo e Israele nel cinema, giunto alla tredicesima edizione, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico.

Prodotto dal Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani e diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash, il PKF2018 propone per la consueta sezione "Panorama sul nuovo cinema israeliano” opere che hanno riscosso successo sia in Israele che all’estero e che rappresentano la varietà e il multiculturalismo che compone la società israeliana di oggi. Il Premio alla Carriera 2018 sarà consegnato al regista Avi Nesher, uno tra i più fecondi autori israeliani, di cui il festival proietterà il suo ultimo “The Other Story” e “Rage and Glory”, capolavoro del 1984, recentemente restaurato, che all’epoca della sua uscita fece molto discutere.
Oltre a lungometraggi e documentari, al PKF torna la serie televisiva, con tre titoli, tra cui “When Heroes Fly” di Omri Givon, che ha vinto il premio Miglior Serie alla recente, prima edizione di Canneseries. La storia segue quattro amici, veterani di guerra di un’unità delle forze speciali, riuniti per una missione finale: trovare Yaeli, l’ex amante di uno di loro e sorella di un altro. Sulle serie tv il Festival ospiterà una tavola rotonda tra produttori e registi israeliani e italiani. Grande spazio anche all'animazione, con un focus, a cura del regista e autore Hanan Kaminski, che propone un programma di corti composto da astri nascenti del cartoon israeliano. Durante la kermesse si svolgerà la seconda edizione del Premio Emanuele (Lele) Luzzati, che premierà la migliore opera considerata meritevole da una giuria composta da intellettuali e artisti di rilievo.
Info Tel. 06 5800539 www.pitiglianikolnoafestival.it pkf@pitigliani.it