domenica 17 agosto 2008

Locarno. Un Pardo d'oro messicano: il toccante "Parque Via". Premio a Ilaria Occhini ("Mar Nero")

LOCARNO, 16 – E finalmente i premiati al 61° Festival del Film di Locarno, consacrati in Piazza Grande. La giuria ufficiale del premio internazionale - composta dall’attrice Rachida Brani (Francia), dal regista Masahiro Kobayashi (Giappone), dall’attore Liron Levo (Israele), dal regista-attore Dani Levy (Svizzera), dalla produttrice Bertha Navarro (Messico) e dai registi Goran Paskaljevic (Serbia) e Paolo Sorrentino (Italia) – ha deciso di assegnare i seguenti premi:

Pardo d’oro, Gran Premio del Festival, della Città e della Regione di Locarno (90mila franchi svizzeri suddivisi in parti uguali tra regista e produttore) al miglior film a “Parque Via” di Enrique Rivero (Messico).

Premio Speciale della Giuria, Premio dei Comuni di Ascona e Losone (30mila franchi svizzeri sempre suddivisi in parti uguali tra regista e produttore) al secondo miglior film, a “33 sceny z zycia” (33 Scenes from Life) di Malgoska Szumowska (Polonia/Germania).

Premio per la miglior regia, Premio della città e della Regione di Locarno (30mila franchi svizzeri) a Denis Coté per “Elle veut le chaos” (Canada). Pardo di Bronso per la migliore interpretazione femminile all’attrice Ilaria Occhini per “Mar Nero” di Federico Bondi (Italia/Romania/Francia) che si è aggiudicato poi, il terzo premio (2.000 franchi svizzeri) della Giuria dei Giovani, offerto dal Dipartimento Cantonale del territorio.

Pardo di bronzo per la migliore interpretazione maschile all’attore Tayanç Ayaydin per “The Market – A Tale of Trade” di Ben Hopkins (Germania/GB/Turchia/Kazakhstan. Infine, Menzioni speciali per il cinese “Liu mang de sheng yan” (Feast of Villains) di Pan Jianlin e per “Daytime Drinking” del coreano Noh Young-Seok.

La giuria del concorso “Cineasti del presente”, composta dal regista, compositore e scrittore francese Bertrand Bonello, dal regista e scrittore ungherese Benedek Fliegauf, dal regista e videoartista brasiliano Cao Guimaraes, dall’attore-regista italiano Corso Salani e dal musicista e compositore svizzero Franz Treichler, ha assegnato i seguenti premi: Pardo d’oro Cineasti del presente, offerto dalla casa di moda C.P. Company, del valore di 30mila franchi a “La forteresse” di Fernand Melgar (Svizzera). Premio Speciale della Giuria Ciné Cinéma Cineasti del presente (l’acquisto del film per 30mila franchi e la messa in onda su Ciné Cinéma) ad “Alicia en el paìs” di Esteban Larrain (Cile). Menzione speciale per “Prince of Broadway”. Niente per gli italiani in concorso in questa sezione, né per quello che sembrava uno dei favoriti cioè “Beket” – anche questo premiato dalla Critica indipendente come il film più significativo - né per “Napoli Piazza Municipio”, nonostante siano sta ben accolti anche dal pubblico. Segno che la giuria non si è trovata d’accordo o non ama (troppo) un certo tipo di sperimentazione, perché comunque i vincitori sono due documentari, anche se realizzati in modo non convenzionale né tradizionale.

Il Pardo per la migliore opera prima, Premio della Città e della Regione di Locarno (sempre 30mila franchi svizzeri suddivisi tra regista e produttore), assegnato dalla giuria composta dalle registe Albertina Carri (Argentina) e Cristi Puiu (Romania) e dalla produttrice Marianne Slot (Francia/Danimarca), è andato all’austriaco “Marz” (Marzo) di Haendl Klaus, presentato nel concorso internazionale. Un dramma che racconta, in modo sobrio, una quotidianità segnata dalla mediocrità, la vita di un paese che, attraverso i silenzi, condivide la stessa tragedia. Però il film non aveva del tutto convinto troppo né il pubblico né la critica, forse, perché ricordava troppo il capolavoro di Atom Egoyan “Il dolce domani”, e il confronto gli nuoce.

I Pardi di domani, riservato ai cortometraggi, e assegnati dalla giuria composta dai registi Fulvio Bernasconi (Svizzera) ed Eran Kolirin (Israele), dal responsabile com per TV5 Monde (Francia), del regista e produttore Dick Rijneke (Olanda) e dall’attrice Orsi Toth (Ungheria), sono i seguenti: Pardino d’oro, Premio SRG SSR idée suisse per il concorso internazionale del valore di 10mila franchi svizzeri a “Dez Elefantes” di Eva Randolph (Brasile); Pardino d’argento, Premio Eastman Kodak Company per il concorso internazionale, sotto forma di pellicola cinematografica offerta da Eastman Kodak per un valore di 12mila franchi, a “Kaupunkilaisia” (Citizens) di Juho Kuosmanen (Finlandia); Premio Film e Video per il sottotitolaggio, offerto dalla società Film und Video Untertitelung Gerhard Lehmann AG, sotto forma di sottotitolaggio in tre lingue dell’Europa Centrale, a “Babin” di Isamu Hirabayashi (Giappone). Menzione speciale per “Resolution” di Pavel Oreshnikov (Russia).

Per il Concorso Nazionale, Pardino d’oro – Premio Ikea del valore di 10mila franchi svizzeri, è andato a “La délogeuse” di Julien Rouyet. Pardino d’argento, Premio Eastman Kodak Company, per il Concorso Nazionale Pardi di domani – sotto forma di pellicola cinetografica per un valore di seimila franchi, a “Un dia y nada” dello svizzero Lorenz Merz. Prix Action Light per la miglior speranza svizzera, sotto forma di buoni in prestazioni tecniche del valore di 40mila franchi svizzeri, offerto da Action-Light, Avant-première, Cinétec, Film Demnachst, Fujifilm, Schwarz Film, Sound Design Studio, Swiss Effects e Titra Film, per “Au Café Romand” di Richard Szotyori. Menzione speciale per “In Wendekreis des Baren” di Ciril Braem (Germania).

Premio Cinema e Gioventù 2008 – Pardi di domani. La giuria, composta da Giovanna Albonico, Pietro Dionisio, Nicola Fiori, Valérie Cognita, Eleonora Guzzi, Jonas Kupferschmid, Sascha Panepinto, Giada Scannapieco, ha assegnato i seguenti premi offerti dal Dipartimento dell’istruzione, della cultura e dello sport del Canton Ticino, del valore complessivo di 3mila franchi svizzeri, da suddividersi tra un film del concorso nazionale e un film del concorso internazionale: Miglior cortometraggio per il concorso internazionale Pardi di domani a “Babin” di Isamu Hirabayashi (Giappone); Menzione speciale per “Ciobanul Zburator” di Catalin Musat (Romania). Per il Concorso nazionale Miglior corto ancora “Au Café Romand”, mentre la Menzione Speciale è andata a “La délogeuse” di Julien Rouyet, già premio Ikea.

Premio Giura dei Giovani, designata tra i partecipanti all’iniziativa “Cinema e Gioventù” e composta da Giulia Baldoni, Beatrice Gatti, Jenna Hasse, Saskia Jarrell, Jamine Leoni, Douglas Mandry, Iréna Pandazis, Alice Pontiggia e Sophie Ruc, per il russo Kirill serebrennikov per il film “Yuriev Den” (Yuri’s Day). Il primo premio, offerto dal Dipartimento cantonale dell’educazione, della cultura e dello sport del Canton Ticino, è del valore di 6mila franchi svizzeri. Il secondo premio (4mila franchi svizzeri) è andato alla polacca Malgoska Szumowska per “33 Scenes from Life”. Il terzo (2mila franchi) all’italiano Federico Bondi per “Mar Nero”.

Premio “L’ambiente è qualità di vita” (3mila franchi), offerto dal Dipartimento cantonale del territorio al lungometraggio che meglio interpreta il concetto, al sorprendente “Sleep Furiously” di Gideon Koppel (GB) che, forse, meritava di più, anche se i documentari presentati nei due concorsi erano tutti di ottimo livello, sia per contenuto sia per qualità artistica. Menzioni speciali per “Elle veut le chaos” di Denis Cote e per “Het zusjevan Katia” (Katia’s Sister) di Mijke de Jong (Olanda), altro dimenticato dalla giuria internazionale.

Prix du Public UBS (20mila franchi), ovvero il premio assegnato al miglior film presentato in Piazza Grande è andato a “Son of Rambow” (Il figlio di Rambo) di Garth Jennings (GB/Francia/Germania), una divertente e, quasi, fumettistica “commedia d’azione” su, per e con ragazzi.

Infine, il Variety Piazza Grande Award, assegnato dalla giuria composta dai critici della celebre rivista americana Derek Elley, Ronnie Scheib e Jay Weissberg a un film in prima mondiale o internazionale presentato in piazza è andato a “Back Soon” dell’islandese Solveig Anspach (Islanda/Francia). Una commedia demenzial-surreale, originale e divertentissima, interpretata da un’attrice tanto brava quanto scatenata: Didda Jonsdòttir, presente al festival insieme ai colleghi del cast internazionale e alla regista. Il premio di Variety si propone di ricompensare film che si distinguono sia per le qualità artistiche che per un potenziale commerciale nell’intento di favorirne la carriera internazionale.

Gli altri premi paralleli: Premio Netpac (per la promozione del cinema asiatico) a “Daytime Drinking” di Noh Young-seok (Coreal del Sud). Premio Fipresci (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) al già vincitore del Pardo d’oro, cioè a “Parque Via” del messicano Enrique Rivero. Premio della Giuria Ecumenica, del valore di 20mila franchi svizzeri, messo a disposizione dalle chiese evangelico e cattolico-romana della Svizzera e legato alla distribuzione di un film in patria, a “Mar Nero” di Federico Biondi, che così ha avuto la sua rivincita con un terzetto di premi cosiddetti “minori”. Menzione speciale per “Yuriev Den” di Kirill Serebrennikov (Russia/Germania) che si è aggiudicato invece il Premio FICC / IFFS (Federazione Internazionale dei Cineclub). Premio Arte & Essai Cicae (Confederazione Internazionale dei Cinema d’Arte & d’Essai) a “Sonbahar” (Autunno) di Ozcan Alper (Turchia/Germania). Premio SRG SSR idée suisse / Settimana della Critica, del valore di 8mila franchi, a “Latawce” (Kites) di Beata Dzianowicz (Polonia).

La Critica indipendente presente al 61° Festival del Film di Locarno ha premiato anche con Prix Boccalino d’oro 2008 il regista serbo Goran Paskaljevic (“La polveriera”) perché “oltre ad essere un grande regista, lui è un coerente oppositore dei regimi. Per il suo cinema: sempre attento alla realtà senza mai cadere nel realismo, perché cerca lo straordinario nella realtà di ogni giorno. Un cinema pieno di ironia, dove lo sguardo privilegia sempre la coralità”. La migliore sezione, secondo la critica indipendente, è stata “La settimana della critica”.

Però per il bilancio dell’intera kermesse e per una vera riflessione rimandiamo a domani.

José de Arcangelo