lunedì 28 maggio 2018

A Bologna, dal 14 al 21 giugno 2018, torna il Biografilm Festival - International Celebrations of Lives con storie vere da tutto il mondo. Apertura col francese "Le Brio" di Yvan Attal con Camélia Jordana

Torna a Bologna dal 14 al 21 giugno 2018, Biografilm Festival - International Celebration of Lives, la rassegna che indaga le nuove tendenze del film e del documentario, in un periodo in cui il cinema dà sempre più spazio alle storie ispirate a fatti realmente accaduti e a persone/personaggi vissuti. Apertura con “Le Brio” di Yvan Attal (nelle sale italiane a novembre), una commedia intelligente che ha conquistato il pubblico francese. La protagonista, Camélia Jordana (“Due sotto il burqa”), premio César 2018 come miglior promessa femminile sarà ospite del festival. Accanto a lei nel film, il grande Daniel Auteuil, nel ruolo di un professore noto per le sue provocazioni e suoi modi bruschi della prestigiosa università di Panthéon-Assas a Parigi.

Il festival ha sempre riservato una particolare attenzione per i racconti di vita, e in questa quattordicesima edizione la biografia è protagonista più che mai, con tante attesissime anteprime di film capaci di ritrarre i più grandi protagonisti dell’arte e della cultura mondiali. “Jane Fonda in Five Acts” della pluripremiata regista Susan Lacy, “The Eyes of Orson Welles” di Mark Cousin; “The (Peter) Greenaway Alphabet” diretto dalla moglie Saskia Boddeke; “MacQueen”, sullo stilista Alexander, di Ian Bonhote; “Theatron. Romeo Castellucci” di Giulio Boato; “Renzo Piano: The Architect of Light” del maestro spagnolo Carlos Saura; “Manga Do. Igort e la via del manga” sul celebre fumettista; “Dreaming
Murakami” di Nitesh Anjaan, sull’artista Haruki; “Jean-Claude Izzo – Noir Mediterraneo” di Paolo Borraccetti; e poi i ritratti dei musicisti “Matangi / Maya / M.i.a.” di Stephen Loveridge, e “Chilly Gonzales, Shut Up and Play the Piano” di Phillip Jedicke. Ma Biografilm Festival si espande al di fuori degli spazi e dei tempi consueti della programmazione cinematografica: i film delle sezioni competitive saranno presentati in anteprima nel periodo che va dal 14 al 21 giugno, ma in avvicinamento a quel periodo si terranno altri appuntamenti targati Biografilm, tra cui l’appuntamento con BF Series – da “BadBanks” a “Gogol” -, la finestra che per il primo anno il festival apre sulla serialità televisiva, con serie tv in anteprima da tutto il mondo e una sezione competitiva, che si svolgerà dal 10 al 14 giugno.
Inoltre, dall’1 al 22 giugno torna l’appuntamento con Biografilm Park, tra cui “Bud Spencer Blues Explosion” (in apertura il 1°), “Colapesce” (domenica 3 giugno), “Coma_Cose (martedì 5), “Willie Peyote” (giovedì 7), Un dj de Lo Stato Sociale (martedì 12), “Giant Sand” (giovedì 14 per l’inaugurazione), “Lali Puna (venerdì 15) e, per la chiusura del 22 giugno, “Eugenio in via di Gioia”, per un evento musicale che darà spazio ad artisti dalle sonorità più sorprendenti. Tra le anteprime provenienti dall’ultimo Festival di Cannes, “Summer” di Kirill Serebrennikov, opera rock ambientata nella Russia anni ’80; e “Diamantino” di Gabriel Abrantes, vincitore della Semaine de la Critique. Attraverso le vicende di una superstar del calcio in stile Cristiano Ronaldo che vede improvvisamente svanire il proprio talento, tra visioni mistiche, barboncini giganti e figure pastello superkitsch, il film si
veste da commedia stravagante per giocare con intelligenza i conflitti della contemporaneità: dal culto della celebrità all’ascesa dell’estrema destra alla crisi dei rifugiati. Dalla Berlinale, l’Orso d’Oro “Touch Me Not” della romena Adina Pintilie, e l’Orso d’Argento “Mug” della polacca Malgorzata Szumoska. Dal Sundance Film Festival i documentari “On her Shoulders” di Alexandria Bombach (Miglior regia), sguardo esclusivo su una coraggiosa sopravvissuta al sedicente stato islamico; “The Cleaners” di Hans Block e Mortiz Riseweick, sconvolgente indagine sull’industria digitale e sulle dinamiche di censura e controllo dei contenuti di colossi del calibro di Facebook e Google.
Mentre “Oslo Diaries” di Mour Loushy e Daniel Sivan ci porta dietro le quinte delle tensioni fra Israele e Palestina, “Our New President” di Maxim Pozdorovkin racconta con piglio satirico la campagna elettorale delle presidenziali 2016 e il ruolo svolto dalla propaganda russa nella vittoria finale di Donald Trump. Da Sheffield Doc/Fest arriva “Out” di Denis Parrot, il racconto di ragazzi omosessuali, bisessuali e transessuali che hanno superato il momento del loro ‘coming out’ attraverso la rete. L’usuale omaggio che il Biografilm riserva ad altri importanti festival internazionali, quest’anno sarà dedicato al più antico festival di documentario del mondo, il DOK Leipzig che ha appena festeggiato la sua 16.a edizione.
Tra i titoli del concorso internazionale, “Amal” di Mohamed Siam; “Another Day of Life” di Raul de la Fuente e Damian Nenow; “Love is Potatoes” di Aliona van der Horst, “The Night” di Steffan Strandberg: Tra quelli del concorso Italia e Storie Italiane: “Gli ultimi butteri” di Walter Bencini (nelle sale dal 21 giugno); “Il toro del pallonetto” di Luigi Barletta; “Ceci n’est pas un cannolo” dell’attrice e artista Tea Falco; “Juventa” di Michele Cinque. Anteprima per “Nel nome di Antea – L’arte italiana al tempo della guerra” di Massimo Martella (nelle sale dall’8 giugno). Infine, Biografilm Europa e Worldwide.
Per la sua 14.a edizione Biografilm Festival attiva due nuove modalità di accesso, grazie alla creazione delle tessere biografilm Welcome e Biografilm Cinéphile, le prime destinate ai cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna, le seconde al pubblico dei cinema d’essai di tutta Italia. Le tessere sono gratuite e offrono uno sconto del 50% sui biglietti. Ingresso gratuito in sala per i rifugiati. www.biografilm.it info@biografilm.it