mercoledì 3 aprile 2019

Parte da Roma - da oggi 3 all'8 aprile 2019 - Rendez-Vous il Festival del Nuovo Cinema Francese

In partenza - dal 3 all’8 aprile 2019 -, Rendez-Vous, il Festival del Nuovo Cinema Francese che parte dalla capitale per poi toccare, con focus e artisti, le città di Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino. Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut Français Italia, co-organizzata con UniFrance, e con la collaborazione dell’Institut Français - Centre Saint-Louis. Il responsabile del progetto è Dragoslav Zachariev e la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini. Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, ha sottolineato il legame particolare tra il cinema francese e il cinema italiano e le coproduzioni in quest’ambito, ricordando come i ministri della Cultura francese e italiano abbiano evocato, a fine febbraio, una volontà comune di tornare all’”età d’oro” tra i nostri cinema, attraverso nuove cooperazioni e coproduzioni tra l’altro nell’ambito cinematografico e audiovisivo.

BNL Gruppo BNP Paribas, per il nono anno consecutivo, è sponsor principale della rassegna. Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea – di Brioni, dell’Hotel St Regis Rome, di Yves Rocher, di Groupama Assicurazioni e di France 24. Air France e Renault sono i vettori ufficiali. A Roma due sono le sedi che ospiteranno la manifestazione: il Cinema Nuovo Sacher e l’Institut Français - Centre Saint-Louis. Il festival, come ogni anno, porta in viaggio il cinema francese per il resto dell’Italia. Dopo la Capitale, gli eventi speciali di Rendez-vous saranno ospitati da: la Cineteca di Bologna, il Cinema Vittorio De Seta di Palermo, il Cinema Massimo di Torino, l’Anteo Palazzo del Cinema di Milano, l’Institut Français di Firenze e l’Institut Français di Napoli.
Italie, mon amour… La nona edizione di Rendez-vous apre i battenti su un’annata d’oro per il cinema francese in Italia, che diventa il primo mercato estero per il cinema d’Oltralpe, superando nel 2018 gli Stati Uniti, piazzandosi davanti al Canada. Passione testimoniata, anche quest’anno, dai numerosi titoli acquistati per il territorio e che trovano un lancio in sala proprio nell’ambito della principale manifestazione dedicata al cinema francese, e dalla presenza autorevole e varia di ospiti che verranno ad incontrare pubblico e stampa. Nel solco della tradizionale fisionomia della manifestazione, nata con l’intento di far scoprire il nuovo cinema francese e i suoi protagonisti, Rendez-vous presenta quest’anno 24 titoli, una ulteriore programmazione di 6 titoli nella sala virtuale, più di 12 ospiti, tre masterclass, tre focus speciali con una programmazione che si presenta varia, nelle voci e nei generi, e ampia nel delineare il contesto audiovisivo attuale, proponendo autori noti, molti esordienti, e una nutrita presenza di registe. Non dimentichiamo che in Francia, la quota delle registe con all’attivo titoli usciti in sala, secondo i dati del CNC, è del 23%, una percentuale molto alta rispetto agli altri Paesi europei e non solo. La metà dei film sostenuti da l’Avance sur recettes sono realizzati da donne. Un numero destinato ad aumentare alla luce delle misure attivate dal CNC nel 2018 in favore della parità uomo-donna.
Evento speciale | Masterclass con Alexandre Desplat | La musica come viaggio umano. Il celebre compositore francese sarà protagonista di una masterclass che si terrà il 4 aprile alle ore 10.30 a Palazzo Farnese moderata dal giornalista e critico musicale Gino Castaldo. Con mano da maestro riesce a mettere in musica le emozioni e i non detti nascosti in ogni film. La sua magica capacità di regalare melodie avvolgenti e temi cristallini, insieme alla cura della tessitura e delle orchestrazioni, lo rende unico nel panorama dei compositori contemporanei, amatissimo e prediletto dal cinema europeo ed hollywoodiano.
Da “La ragazza con l’orecchino di perla” (suo esordio a Hollywood del 2003) ad oggi, Desokat ha composto oltre 100 colonne sonore per il cinema, di ogni genere e importanza: “Il discorso del re”, “Philomena”, “The Tree of Life”, “Reality”, “Il racconto dei racconti”, passando per “Harry Potter e i doni della morte” e “Godzilla”, “The Imitation Game” e la serie tv “Marseille”. Oscar per le musiche di “The Grand Budapest Hotel” e “La forma dell’acqua - The Shape of Water”, candidato per ben otto volte (da “The Queen” e “Il curioso caso di Benjamin Button” a “L’isola dei cani”), vincitore di due Golden Globe, tre BAFTA e tre César, premiato con l’EFA per “L’uomo nell’ombra” di Roman Polanski (il suo cineasta preferito), Orso d’Argento nel 2005 per “Tutti i battiti del mio cuore” di Jacques Audiard, Desplat è innamorato del suo lavoro. “Scrivere per il cinema – ha raccontato – è un processo in divenire: è come avere davanti un tronco da intagliare ricavando a poco a poco una scultura”. Focus e Masterclass | Jacques Audiard. Ospite d’onore di questa edizione. Il pluripremiato e acclamato maestro del cinema francese sarà a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, per presentare “The Sisters Brothers” l “I fratelli Sisters” il 7 aprile e un focus speciale a lui dedicato, che chiuderà il festival l’8 aprile, con una masterclass moderata dal critico Federico Pontiggia.
La nona edizione di Rendez-vous vuole rendere il suo tributo al grande maestro, inventore di un cinema lirico e brutale, che ha saputo sublimare i generi con uno spiccato talento autoriale, dando vita a storie in cui l’anima è il corpo, e gli eroi sono uomini molto discreti che vagabondano senza meta, prima di incappare in incontri sorprendenti, violenti e rivoluzionari che permetteranno loro la rinascita. Per “I fratelli Sisters”, l’ottavo lungometraggio, al debutto in lingua inglese, Audiard sceglie il western, genere per antonomasia del cinema popolare americano, per sbriciolarne tutti i codici e trasformarlo in una saga picaresca sulla violenza dei padri fondatori e sulla fratellanza, imbevuta di humour, gusto per l’avventura e poesia. Servito dall’ottima partitura musicale del Premio Oscar Desplat e da un super cast (tra cui Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal), il film, premiato con il Leone d’Argento a Venezia 75, e quattro César, arriva nelle sale italiane il 2 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy. Focus e Masterclass | Cédric Kahn. Al cinema di Kahn il festival Rendez-vous dedica un focus itinerante che partirà da Roma per toccare poi la città di Napoli ed infine Palermo, dove il regista presenterà una selezione dei suoi lungometraggi e sarà protagonista di una masterclass al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Gusto del concreto, adesione al reale, subordinazione della forma al soggetto, priorità data agli attori, il cinema di Cédric Kahn, anima dolce e ribelle della cinematografia francese, non si limita alla denuncia, ma propone percorsi di apertura al mondo, ai sentimenti, e al tempo stesso di fuga dalla contemporaneità. L’obiettivo che persegue è quello di conservare l’illusione della semplicità, abbracciando i generi ma evitandone accuratamente i cliché. Al centro dell’omaggio del festival, l’ultimo titolo del cineasta: “La Prière”, presentato alla Berlinale 2018. Attraverso un percorso di lotta dolorosa e redentrice, Kahn con sguardo intenso e limpido, affronta il tema della fede e della sua dimensione irrazionale, della droga e delle dipendenze, in un film che turba e affascina, tra bellezza mistica e natura selvaggia. Ottima l’interpretazione del giovane protagonista Anthony Bajon, premiato con l’Orso d’Argento. Focus | Catherine Corsini. In un’edizione che dedica spazio alle cineaste francesi, non poteva mancare Catherine Corsini, veterana di un cinema realista che racconta la complessità dell’universo femminile e delle relazioni, la forza del desiderio, con una regia attenta e una messa in scena classica, precisa e sempre sincera, che riesce a filmare con la stessa energia che caratterizza le sue eroine. Al centro delle sue storie ci sono personaggi in rivolta, alla ricerca di un posto nel mondo, come la protagonista dell’epopea raccontata da “Un amour impossibile”, l’ultimo lungometraggio della regista che sarà presentato a Roma poi a Firenze, dove si svolgerà il focus a lei dedicato. Il film, tributo alla forza delle donne che affrontano la violenza degli uomini, nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Christine Angot. Corsini ci catapulta negli anni Cinquanta per narrare la lunga e tumultuosa relazione tra una modesta dattilografa (una travolgente Virginie Efira) e il rampollo di una ricca famiglia di medici (Niels Schneider). La storia si snoda nel tempo mostrando un complesso rapporto madre-figlia e l’orrore per una rivelazione che lo corrompe.
Film di apertura | “Les Invisibles | Le invisibili” di Louis-Julien Petit. Il festival aprirà mercoledì 3 aprile alle 19.00 al Cinema Nuovo Sacher con Les “Le invisibili”, alla presenza del regista Louis-Julien Petit. Il film che sta appassionando i francesi, campione d’incassi in patria con oltre 10 milioni di euro al box office, è una commedia corale al femminile che vede protagoniste le assistenti sociali di un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: reinserire nel mondo del lavoro - costi quel che costi - le donne di cui si prendono cura. Un film che sprizza vitalità, ma soprattutto un tributo ai più fragili e a tutti quegli assistenti sociali e volontarie impegnate a combattere per un mondo migliore. Il cast vanta oltre a nomi celebri come Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, molte attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada. Il film sarà in sala dal 18 aprile con Teodora Film. LA SELEZIONE | Gli autori “L’Homme fidèle | L’uomo fedele” di e con Louis Garrel (in sala dall’11 aprile con Europictures.); “Amanda” di Mikhaël Hers (in sala dal 9 maggio con Officine Ubu); “Les Confins du monde” di Guillaume Nicloux; “I Feel Good” di Benoît Delépine e Gustave Kervern; “Maya” di Mia Hansen-Løve;
LA SELEZIONE | Esordi scintillanti “C'est ça l'amour” di Claire Burger; “Edmond | Cyrano mon amour” di Alexis Michalik (in sala da 18 aprile con Officine Ubu); “Pupille” di Jeanne Henry (prossimamente in sala con Lucky Red); “Tout ce qu’il me reste de la révolution” di Judith Davis, l’exploit della stagione in Francia, arriverà in sala con Wanted; “Le Chant du loup” di Antonin Baudry (in sala con Adler Entertainment); “Marche ou crève” di Margaux Bonhomme. Rendez-vous | Yves Rocher: Lo sguardo delle donne Per il secondo anno, Yves Rocher collabora con Rendez-Vous promuovendo una sezione speciale all’interno del festival. « Attraverso il cinema, continuiamo a tenere alta l’attenzione sui temi che la nostra azienda sostiene: impegno, responsabilità ambientale e sociale, rispetto e fiducia. Valori necessari a preservare l’ambiente e il mondo in cui viviamo. Quest’anno abbiamo scelto, nella ricca selezione della manifestazione, tre titoli molto diversi che riflettono la forte personalità di tre registe. Si tratta di tre sguardi di donne che mettono al centro del loro lavoro creativo personaggi femminili che, immersi nel loro tempo, propongono un cambiamento e s’impegnano a determinarlo. Accanto ad una grande regista francese come Catherine Corsini, che ha fatto del cinema delle donne una bandiera d’impegno e di ricerca, siamo lieti di promuovere due giovani esordienti: Margaux Bonhomme e Judith Davis che, al loro primo lungometraggio, già mostrano la stoffa di autrici originali e coraggiose ». I tre titoli promossi da Yves Rocher per la IX edizione di Rendez-vous sono: “Marche ou Crève” di Margaux Bonhomme, “Tout ce qu’il me reste de la révolution” di Judith Davis, “Un amour impossibile” di Catherine Corsini.
Per il quarto anno, France 24, il canale di informazione internazionale, celebra la sua missione di testata di informazione che sostiene la diversità e il confronto dei punti di vista, con un premio dedicato al cinema dell’impegno e delle storie, in collaborazione con il festival Rendez-vous. Il premio quest’anno va a “Les invisibles | Le invisibili” di Louis-Julien Petit per la forza del suo racconto, ben ancorato nella contemporaneità, una luminosa ode ai valori della comunità sociale.