sabato 8 marzo 2014

Al Bergamo Film Meeting, dall'8 al 16 marzo 2014, anche una retrospettiva dedicata alla regista italiana Antonietta De Lillo

Il Bergamo Film Meeting - 8/16 marzo - si conferma un punto di riferimento nella ricognizione della produzione indipendente più originale del cinema europeo. Un luogo di incontro e di confronto con gli autori che negli anni ha visto susseguirsi retrospettive dedicate a personalità insignite dei più importanti riconoscimenti internazionali come Robert Guédiguian, Fernando León de Aranoa, Regina Pessoa, Claire Denis, Jan Svêrák, Julio Médem, Roy Andersson, Béla Tarr e molti altri. Un viaggio quest'anno declinato tutto al femminile con uno spazio dedicato a mettere in luce la produzione di tre tra le più interessanti registe del panorama contemporaneo: l’islandese Solveig Anspach, l’austriaca Jessica Hausner e l’italiana Antonietta De Lillo. La retrospettiva su Antonietta De Lillo comprende la quasi totalità della sua produzione, 15 titoli rappresentativi del suo fare cinema che negli anni ha spaziato tra linguaggi e generi, dalla finzione al documentario a forme ibride tra cui il videoritratto e il film partecipato di cui è stata in Italia una pioniera. Esordisce nel 1986 insieme a Giorgio Magliulo con il film Una casa in bilico, candidato ai David di Donatello e vincitore del Nastro d’Argento come migliore opera prima. Da allora la sua produzione artistica ha spaziato continuamente tra i generi e i linguaggi, sempre mossa da un’urgenza espressiva a cui si è affiancata una costante ricerca formale. Una sperimentazione linguistica che nasce e si manifesta in un rapporto talmente intimo con la narrazione e le tematiche che affronta nei suoi film, da diventare inscindibile, quasi invisibile. Regista di avanguardia, attenta e curiosa verso le innovazioni tecnologiche e le nuove frontiere del fare cinema. Si muove tra la finzione, il documentario e forme ibride, è stata pioniera del genere del videoritratto di cui già "Promessi Sposi" è premiato all’11° edizione del Torino Film Festival. Il suo ultimo film di finzione "Il Resto di Niente" è un'opera sorprendente, un viaggio intenso e commovente nel tempo e nell’anima, evento speciale alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore di prestigiosi riconoscimenti. Un’opera che avrebbe potuto segnare un punto di arrivo e che invece porta la regista a spingersi ancora più in là, a mettersi di nuovo in gioco con marechiarofilm nel progetto sperimentale e ambizioso da lei ideato del film partecipato. Antonietta De Lillo è un’artista controcorrente, audace ed elegante, conosciuta e apprezzata, eppure ancora oggi un caso esemplare di invisibilità che il pubblico merita di riscoprire. "Non ho scelto deliberatamente di fare questo mestiere - confessa Antonietta De Lillo -, in qualche modo mi sono lasciata trasportare dagli eventi, dalle combinazioni della vita... e mi sono ritrovata a fare forse il più bel lavoro possibile, quello di immaginare mondi diversi, cercando di dar loro una forma e un senso. Il cinema non è la mia vita e non pretende di esserne un surrogato, è solo un mezzo che mi è necessario per tentare di interpretare ciò che mi circonda, ciò che è dentro di me. Il bello di questo lavoro forse è proprio quello di trovare un punto d’incontro tra ciò che è dentro di noi e ciò che fuori". Per coloro che non potranno essere presenti i film saranno proiettati in free streaming su MYmovies e su marechiarofilm.it in contemporanea con il festival