
Un caloroso omaggio e un amorevole ricordo della prima e unica mattatrice della commedia italiana, scoperta gi
ovanissima da Sergio Tofano – è lei stessa che lo ricorda -, quando era ancora all’Accademia; approdata sul grande schermo grazie a Michelangelo Antonioni e ai suoi drammi sull’incomunicabilità, perché per gli altri il suo volto era troppo moderno e spigoloso, poco italiano e con un naso ‘da rifare’, e una voce ‘arrugginita’. Invece la bellezza e

“Ero tutta sbagliata per il cinema di quegli anni – dice. Ero bionda, alta, secca, il seno non ce l’avevo, avevo la vita larga, e questa voce qui. Era sbagliato il mio naso, la mia faccia non era italiana: fisicamente ero un personaggio che non corrispondeva a nessun canone di allora”.
Il volume è una ricca e accurata raccolta di scritti, dichiarazioni ed interventi di chi l’ha conosciuta e ammirata nella vita privata e nel lavoro, dal marito Roberto Russo – che ha concesso foto e scritti dell’attrice – ai registi (da Dino Risi a Ettore Scola) che l’hanno diretta,

Ne viene fuori il ritratto di un’attrice completa, di una donna intelligente e impegnata, (auto) ironica e inimitabile.

Tanti auguri cara, dolce Monica. Grazie per averci regalato tante emozioni e altrettante risate!
José de Arcangelo