Tra i film in programma anche “I baci mai dati” di Roberta Torre, che ha aperto la sezione Controcampo Italia

Il film della Coppola, narra una storia non certo nuova ma da un punto di vista particolare, in cui la regista ha messo qualche episodio della sua adolescenza (due salti a casinò) e la sua esperienza in campo. Johnny Marco (lStephen Dorff) è una giovane star hollywoodiano, sempre centro d’attenzione dei giornali scandalistici: ha una Ferrari che ama più di altra cosa al mondo, e ragazze e pasticche sempre a disposizione per quando rimane a casa. Johnny passa i suoi giorni così, in questo beato torpore. Ma un giorno però la figlia undicenne Cleo (la sorprendente Elle Fanning), avuta da un matrimonio fallito, arriva inaspettatamente al suo lussuoso hotel costringendolo a guardare in faccia la realtà della sua vita. E tutto cambierà, anche la sua esistenza. Sempre delicato e al tempo stesso intenso, il film dell’autrice di “Lost in Translation” seduce ma, in parte, divide la critica.
Il lungometraggio della Torre narra, invece, di Manuela, tredicenne di Librino, un quartiere “modello”, periferico e degradato di Catania. L’adolescente un giorno si inventa di poter fare miracoli. La gente non desidera che crederle e lei, che vorrebbe solo ritagliare donne di carta per i suoi collage, andare al mare con il fidanzato

Incerti, come di consueto, si affida ad una storia originale, un amore particolare nella Napoli dove può accadere tutto e il contrario di tutto. Marino Pacileo, detto “Gorbaciof” a causa di una vistosa voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli. Schivo e silenzioso, Pacileo ha una sola passione: il gioco d’azzardo. Quando scopre che il padre di Lila, la giovane cinese di cui è innamorato, non può coprire un debito contratto al gioco, l’uomo sottrae i soldi dalla cassa del carcere per darli alla ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale non sarà più in grado di uscire.
“La Commedia” di Amos Poe – protagonista del cinema alternativo americano, underground si diceva allora anziché indipendente come accade oggi, fin dagli anni Settanta - si ispira al capolavoro letterario di Dante Alighieri e a “The Horse in Motion” di Edward Muybridge

“Volevo girare un film – confessa il regista -, ed ero alla ricerca di un buon scrittore. Ho immediatamente pensato a Dante. ‘La Commedia’ è cresciuta in modo organico a partire dalle mie letture della Divina Commedia, dal fascino evocato dalla riscoperta delle origini del cinema come flusso di immagini in movimento e come poesia, e grazie all'aiuto di migliaia di fan su Facebook. Mi auguro che lo spettatore sia rapito da ciò che accade sullo schermo e da ciò che verrà evocato in lui a livello emotivo. Credo che la magia del cinema stia proprio in questa interazione di universi narrativi, quello visivo e quello interiore”.
Un dramma più intimista quello del francese Cordier, su confusione e disagio, utopia esistenziale e amore. Due coppie sulla trentina si incontrano e s’innamorano perdutamente. Dormono assieme, passano le giornate assieme. Provano ad andare avanti assieme, senza regole e senza menzogne. Ma molto in fretta si perdono nella confusione. E faranno qualunque cosa per poter fuggire.
Versione contemporanea del capolavoro di Verga, il film di Scimeca lo immerge nella realtà di oggi, non meno dura di quella dell’originale. Ma, convinto che il cinema debba servire a qualcosa, non concede quasi niente allo spettacolo. Il suo cinema, sempre appassionato, viscerale e impegnato, conquista ma di certo non tutti.
Un giorno di un anno qualsiasi, agli albori del terzo millennio: ‘Ntoni Malavoglia assiste a uno sbarco di clandestini. Sulla nave c’è Alef, che approfittando della confusione riesce a scappare. ‘Ntoni l’aiuta; gli trova un lavoro nelle serre e una casa nel vicolo dove abita con la sua famiglia. I Malavoglia sono pescatori. Possiedono una barca, la Provvidenza, e una casa, che tutti chiamano “La casa del Nespolo”. La famiglia è composta dal nonno Padron ‘Ntoni, da Bastianazzo, dalla moglie Maruzza e dai figli ‘Ntoni, Mena, Alessi e Lia. ‘Ntoni ha vent’anni e gli altri sono tutti più piccoli. Sono ragazzi poveri, che a malapena hanno finito le scuole dell’obbligo. Una notte la Provvidenza fa naufragio e Bastianazzo muore. La famiglia inizia così a disgregarsi...
In serata la cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera a John Woo, seguita dalla proiezione in prima mondiale di “Jianyu” (Reign of Assassins), il film di Su Chao-Pin, prodotto da Terence Chang, di cui Woo firma la supervisione alla regia, “Jianyu”, vanta un cast molto variegato e composto, dalla regina del film d'azione asiatico Michelle Yeoh (presente al Lido) e dalla superstar coreana Jung Woo Sung, e dalle star cinesi e taiwanesi Barbie Hsu, Wang Xueqi, Kelly Lin e Angeles Woo.
José de Arcangelo